La tecnologia è al servizio dell'uomo?
Inviato: 23/12/2016, 16:05
Finché la tecnologia è servita a migliorare le condizioni di vita dell'uomo (inteso come comunità umana) sicuramente sì. L'invenzione della ruota, dell'agricoltura, dell'aratro, ..degli antibiotici... fino alla TAC e alla PET sono tutte invenzioni che hanno migliorato la condizione umana.
Dall'altra parte l'esasperazione della tecnologia (robot industriali) ha fortemente ridotto il bisogno di manodopera nelle fabbriche: la popolazione aumenta, i posti di lavoro diminuiscono.
C'è anche un terzo aspetto.
Oggi la tecnologia migliora (anche troppo) la condizione di alcuni uomini (singoli individui) come Bill Gates o David Filo e Jerry Yang, ecc. e ciò che entra nelle tasche di pochi esce, spesso inconsapevolmente, dalle tasche dei molti. A fronte della possibilità di comunicare facilmente (che è un bene) c'è un danno: la de_evoluzione culturale generalizzata e peggio ancora, l'impossibilità di distinguere il "vero" dal "falso".
Un aneddoto. Agli albori dell'era informatica c'erano IBM e Microsoft.
IBM non rilasciava nessuna informazione sui propri prodotti: di qualsiasi cosa si avesse bisogno si doveva chiamare l'assistenza IBM e pagare.
Microsoft aveva (ed ha) una politica diametralmente opposta: tutto a disposizione di tutti. Hai un problema con Word? cerca in internet! risultato cinque milioni di pagine tra le quali, sicuramente, c'è anche la risposta al tuo problema (ma quando le leggi 5 milioni di pagine?).
Questo per dire che ci sono quattro modi per accrescere l'ignoranza:
- non dare informazioni
- dare informazioni sbagliate
- dare troppe informazioni
- impedire di discernere le informazioni giuste da quelle sbagliate.
Oggi viviamo in un'epoca dove le informazioni sono troppe e non si hanno i criteri per distinguere le informazioni giuste da quelle farlocche.
Da tutto ciò se ne esce solo formando il proprio senso critico ma questo richiede voglia e tempo per studiare (sui libri).
Questo vale anche per l'HiFi. A volte penso che di certi dispositivi se ne dovrebbe occupare il CICAP.
Dall'altra parte l'esasperazione della tecnologia (robot industriali) ha fortemente ridotto il bisogno di manodopera nelle fabbriche: la popolazione aumenta, i posti di lavoro diminuiscono.
C'è anche un terzo aspetto.
Oggi la tecnologia migliora (anche troppo) la condizione di alcuni uomini (singoli individui) come Bill Gates o David Filo e Jerry Yang, ecc. e ciò che entra nelle tasche di pochi esce, spesso inconsapevolmente, dalle tasche dei molti. A fronte della possibilità di comunicare facilmente (che è un bene) c'è un danno: la de_evoluzione culturale generalizzata e peggio ancora, l'impossibilità di distinguere il "vero" dal "falso".
Un aneddoto. Agli albori dell'era informatica c'erano IBM e Microsoft.
IBM non rilasciava nessuna informazione sui propri prodotti: di qualsiasi cosa si avesse bisogno si doveva chiamare l'assistenza IBM e pagare.
Microsoft aveva (ed ha) una politica diametralmente opposta: tutto a disposizione di tutti. Hai un problema con Word? cerca in internet! risultato cinque milioni di pagine tra le quali, sicuramente, c'è anche la risposta al tuo problema (ma quando le leggi 5 milioni di pagine?).
Questo per dire che ci sono quattro modi per accrescere l'ignoranza:
- non dare informazioni
- dare informazioni sbagliate
- dare troppe informazioni
- impedire di discernere le informazioni giuste da quelle sbagliate.
Oggi viviamo in un'epoca dove le informazioni sono troppe e non si hanno i criteri per distinguere le informazioni giuste da quelle farlocche.
Da tutto ciò se ne esce solo formando il proprio senso critico ma questo richiede voglia e tempo per studiare (sui libri).
Questo vale anche per l'HiFi. A volte penso che di certi dispositivi se ne dovrebbe occupare il CICAP.