Fabrizio Calabrese mostra le misure di un suo woofer in un thread intitolato "Progettiamo un diffusore serio":
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... 5&start=80
- Già così come appaiono le misure mostrate non mi sembrano un gran che, ma..
- Viene utilizzato uno smoothing 1/3 di ottava che "liscia" moltissimo il grafico e non adeguato a capire cosa accade alle basse frequenze
- Non ci sono informazioni su dove sia posizionato il microfono
Contento lui contenti tutti (i suoi fans)
Flavio
Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperienza
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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Re: Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperi
Applicando uno smoothing di una ottava il grafico veniva ancora meglio...
Comunque l'ambiente dove il Sig. Calabrese esegue le misure ha delle caratteristiche uniche. Per esempio con il microfono a un metro e quaranta dal diffusore si otterrebbe la stessa risposta misurata in camera anecoica. Tutto ciò senza bisogno di correzione acustica. L'altra particolarità è che i modi normali sono quasi assenti (tranne uno attorno a 30 Hz). Senza dubbio una situazione unica. Ma proprio perchè unica è escluso che le prestazioni che il Sig. Calabrese rileva nel suo ambiente possano essere replicate in altri ambienti.
Comunque l'ambiente dove il Sig. Calabrese esegue le misure ha delle caratteristiche uniche. Per esempio con il microfono a un metro e quaranta dal diffusore si otterrebbe la stessa risposta misurata in camera anecoica. Tutto ciò senza bisogno di correzione acustica. L'altra particolarità è che i modi normali sono quasi assenti (tranne uno attorno a 30 Hz). Senza dubbio una situazione unica. Ma proprio perchè unica è escluso che le prestazioni che il Sig. Calabrese rileva nel suo ambiente possano essere replicate in altri ambienti.
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L'espediente di Fabrizio Calabrese
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Re: L'espediente di Fabrizio Calabrese
L'espediente non è del Sig. Calabrese ma di H. Olson. Comunque un woofer del genere mi pacerebbe vederlo. Rendimento del 25% (rendimento massimo teorico in cassa chiusa) risposta perfettamente piatta ed insensibile rispetto al posizionamento. Ma perchè il Sig. Calabrese ha usato un bicono da 7" con sub woofer se aveva a disposizione una tale meraviglia?
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Re: Calabrese e un espediente frutto di tanti anni di esperi
Se i due altoarlanti sono in parallelo il rendimento rimane lo stesso perchè la potenza acustica raddoppia ma l'impedenza si dimezza quindi raddoppia anche la potenza di pilotaggio.Fabrizio Calabrese ha scritto:Uno degli errori tipici dei software di simulazione è appunto quello di ignorare questo meccanismo... Provate a pensarci, se affiancate due woofer con il 5% di rendimento, otterrete un aumento MAI doppio, come invece mostrerebbe il programmino...!
Se invece i due woofer sono in serie l'impedenza raddoppia e la potenza acustica emessa rimane la stessa ma solo alle frequenze più basse dove il fattore di direttività del sistema rimane pari a uno e poi diminuisce alle frequenze più alte. In sostanza siminuisce la potenza elettrica ma si dimezza la banda passante. Ne segue che il prodotto Potenza per banda_passante rimane lo stesso e anch il rendimeno rimane lo stesso.
Per esere più chiari: supponiamo che un woofer abbia banda passante da 20 a 1000 Hz (è solo un esempio!). Ne colleghiamo due in serie e la banda passante si riduce a 500 Hz. Ora per coprire la banda da 500 a 1000 si dovrà aggiungere un ulteriore altoparlante che inevitabilmente consumerà potenza. Tra 20 e 500 Hz e tra 500 e 1000 Hz (per fattore di direttività pari a 1) c'è la stessa potenza acustica. Quindi la potenza necessaria raddoppia segno che l'efficienza dei due woofer in serie è rimasta la stessa del woofer singolo.
Il concetto di rendimento non può essere valutato a prescindere dalla banda passante.
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