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conta più il cavo di alimentazione che i chilometri....

Inviato: 24/12/2016, 12:08
da MarioBon
conta più il cavo di alimentazione che i chilometri di cavo che ci collegano alla centrale elettrica?

Il cavo di alimentazione rappresenta gli ultimi due metri di una lunga linea che, partendo dalla centrale elettrica, raggiunge le cabine di distribuzione e quindi le abitazioni. Dai contatori, attraverso altre decine di metri di cavo, la corrente elettrica arriva finalmente alla presa a muro dove colleghiamo il cavo di alimentazione. Possibile che questo sia così importante? e cosa lo rende così importante?

I cavi percorsi da corrente alternata (il cavo di alimentazione, i cavi di segnale, i cavi di potenza che collegano i diffusori acustici, tutti i cavi...) sono circondati dal campo elettromagnetico generato dalla corrente che trasportano. Il campo elettromagnetico prodotto da un cavo può indurre dei disturbi nei cavi vicini. Tanto più la corrente che attraversa il cavo è intensa e tanto più il campo generato è forte. Tanto più la corrente nel cavo è debole e tanto più alto è il rischio che ossa essere "inquinata" a causa della vicinanza degli altri cavi.

Il cavo di alimentazione è importante perché quel breve tratto di filo è molti vicino ai cavi di segnale. Quindi non ha importanza se la centrale elettrica è a 100 Km di distanza... quello che può dare fastidio sono quegli ultimi 2 metri di cavo di alimentazione.

Come si può fare per impedire che il gatto mangi il criceto? ci sono tre sistemi:
- si chiudono il gatto ed il criceto in gabbie separate
- si chiude in gabbia il gatto e si lascia libero il criceto
- si chiude in gabbia il criceto e si lascia libero il gatto.
La prima soluzione è la migliore.
Il criceto è il campo irradiato dal cavo di segnale, il gatto è il campo irradiato dal cavo di alimentazione. Come si fa a impedire che un campo interagisca con l'altro (inducendo disturbi indesiderati)?
- si chiudono il cavo di segnale e il cavo di alimentazione in gabbie separate
- si chiude in gabbia il cavo di alimentazione e si ascia libero il cavo di segnale
- si chiude in gabbia il cavo di segnale e si lascia libero il cavo di alimentazione.

Chiudere in gabbia un cavo significa dotarlo di uno schermo (cavo schermato). Lo schermo impedisce al campo generato dalla corrente nel cavo di uscire ma anche ai campi esterni di entrare.
Quindi la soluzione migliore è "mettere in gabbia" tutti i cavi ma è sufficiente schermare bene il cavo più sensibile (quello di segnale). Schemare bene significa schermare al 100%

Immagine
Questo è un esempio di cavo schermato al 100% si distinguono due calze metalliche molto fitte e due nastri continui di alluminio.

Re: conta più il cavo di alimentazione che i chilometri....

Inviato: 06/03/2022, 23:18
da ing.daniele
Buonasera dott. Bon,
Si potrebbe ricaricare l’immagine che è sparita ?

Grazie

D.P.

Re: conta più il cavo di alimentazione che i chilometri....

Inviato: 07/03/2022, 19:43
da MarioBon
fatto...

Re: conta più il cavo di alimentazione che i chilometri....

Inviato: 30/11/2022, 14:05
da stanzani
grazie della spiegazione: in sostanza l'unico eventuale effetto del cavo di alimentazione sull'ascolto e' la emissione di disturbi verso i cavi o apparecchiature circostanti.
La domanda e': chi genera questi disturbi?
Sono infine udibili all'ascolto o riguardano solo l'ambito strumentale?
Sicuramente schermare costa poco e nel dubbio lo faccio.

Cari saluti

Re: conta più il cavo di alimentazione che i chilometri....

Inviato: 30/11/2022, 17:04
da Interference
Una questione importante che andrebbe affrontata è che i "disturbi" si accoppiano in modi diversi.

Le schermature sono efficaci contro i disturbi a radiofrequenza (RFI), ma la tensione di rete non è RF e si accoppia per lo più per via magnetica.

Per i campi magnetici non c'è cavo schermato che tenga, ma esistono soluzioni come ad esempio la geometria star quad che garantisce che i disturbi indotti magneticamente risultino in segnali di modo comune. Dovrebbe essere logico a quel punto usare collegamenti bilanciati.

Si potrebbe poi argomentare che le distorsioni della forma d'onda o dell'assorbimento di corrente possono introdurre componenti armoniche spurie nell'alimentazione, che a quel punto irradiano dal cavo.