Audio_Italia

NomeUtente ha scritto:Dovreste fare una sezione in cui inserire queste sinossi comprensive di files, descrizioni d'utilizzo, ecc., in modo che siano facilmente reperibili.

Appena trovo il tempo lo inserisco in "test e confronti".

Accade una cosa strana, se continuo a scendere con la frequenza nel momento in cui cambia il canale sento una diminuzione del volume riprodotto poi quando cambia di nuovo il canale il volume ritorna come prima
Con altre frequenze non lo fa, che io abbia sbagliato i livelli del segnale tra il canale destro e sinistro? eppure ad occhio sono uguali

Più probabilmente stai eccitando un modo normale dell'ambiente che ha un tempo di salita percepibile (Q alto)
i modi normali possono avere Q (fottore di merito) maggiori di 20. Più è alto più tempo ci vuole perchè raggiunga lo stato stazionario.

MarioBon ha scritto:Più probabilmente stai eccitando un modo normale dell'ambiente che ha un tempo di salita percepibile (Q alto)
i modi normali possono avere Q (fottore di merito) maggiori di 20. Più è alto più tempo ci vuole perchè raggiunga lo stato stazionario.

Ammetto di non aver capito, per colpa della mia ignoranza quello che ha gentilmente spiegato

MarioBon ha scritto:Più probabilmente stai eccitando un modo normale dell'ambiente che ha un tempo di salita percepibile (Q alto)
i modi normali possono avere Q (fottore di merito) maggiori di 20. Più è alto più tempo ci vuole perchè raggiunga lo stato stazionario.

Ammetto di non aver capito, per colpa della mia ignoranza quello che ha gentilmente spiegato

Tra due pareti parallele di un ambiente il suono rimbalza avanti e indietro e, con le condizioni giuste, si forma un'onda stazionaria (come quelle che si formano sulla corda di una chtarra o nella canna di un organo). In pratica l'onda riflessa si somma all'onda incidende e questo la mantiene "viva" a lungo.
Questa è la ragione delle "code sonore" a bassa frequenza e di gran parte delle irregolarità e problemi che si riscontrano in ambiente.

Nella figura le onde rossa e verde viaggiano in direzioni opposte mente quella nera è la loro somma.
Mentre il masimo dell'onda verde e rossa di sposta, il massimo (e il minimo)) dell'onda nera rimane sempre nello stesso posto (per quello si chiama stazionaria).
Quando il punto di ascolto è posto nel punto di minimo dell'onda stazionaria non si sente nulla. Quando è in corrispondenza del massimo si sente un picco.

MarioBon ha scritto:Tra due pareti parallele di un ambiente il suono rimbalza avanti e indietro e, con le condizioni giuste, si forma un'onda stazionaria (come quelle che si formano sulla corda di una chtarra o nella canna di un organo). In pratica l'onda riflessa si somma all'onda incidende e questo la mantiene "viva" a lungo.
Questa è la ragione delle "code sonore" a bassa frequenza e di gran parte delle irregolarità e problemi che si riscontrano in ambiente.

Nella figura le onde rossa e verde viaggiano in direzioni opposte mente quella nera è la loro somma.
Mentre il masimo dell'onda verde e rossa di sposta, il massimo (e il minimo)) dell'onda nera rimane sempre nello stesso posto (per quello si chiama stazionaria).
Quando il punto di ascolto è posto nel punto di minimo dell'onda stazionaria non si sente nulla. Quando è in corrispondenza del massimo si sente un picco.

Vediamo se ho capito
Se il punto d'ascolto fosse posizionato tra il massimo e il minimo della stazionaria potrei sentire un canale attenuato di un tot di decibel oppure esaltato, e che dipende da come si posiziona l'onda che viaggia in direzione opposta ?

Se mi dici a quale frequenza hai notato la differenza facciamo un altro (ulteriore) esempio.
Di certo, relativamente alla posizione d'ascolto, si otterrà in ambiente un punto in cui la SPL viene esaltata (quando l'onda diretta + riflessa si posizionano in fase, e con la stessa energia, si ottengono +6dB teorici) e un punto in cui (quando l'onda si posiziona con fase opposta teoricamente si cancella il segnale) viene attenuata.

Ho scritto attenuata poichè in ambiente riverberante (come l'acustica chiusa delle nostre case) rimane sempre presente (stazionarie) una parte di segnale.
Dunque, intrinsecamente è possibile ottenere sia incrementi di SPL, che attenuazioni, in base appunto a come si posiziona la fase della forma d'onda riflessa.
Sempre in teoria, relativamente alla lunghezza d'onda della frequenza, un determinato ritardo di fase pone le basi per ottenere un calcolo dell'attenuazione.

Bisognerà capire prima se il canale SX emette piu forte della media, oppure se è il canale DX a suonare meno forte. (e viceversa)

Carlo ha scritto:Vediamo se ho capito
Se il punto d'ascolto fosse posizionato tra il massimo e il minimo della stazionaria potrei sentire un canale attenuato di un tot di decibel oppure esaltato, e che dipende da come si posiziona l'onda che viaggia in direzione opposta ?

La distribuzione del suono nell'ambiente è tridimensionale quindi è difficile fare certi discorsi.
Resta sulle cose fondamentali.
Il livello di quello che senti dipende certamente dal punto dove ti trovi.
Se sei in corrispondenza del minimo (nodo) di una onda stazionaria sentirai meno, se ti trovi in un massimo (ventre) senti di più.
Ora stai lavorando con un tono puro (una frequenza singola) quindi ecciti solo i modi corrispondenti alla frequenza che stai usando quindi l'effetto è più marcato.
Prova a spostarti più avanti o più indietro (restando alcentro dei diffusori). Dovresti sentire una variazione del livello.

Avete ragione, se mi sposto cambia tutto e se cambio la frequenza aumentandola di soli 3 hertz i canali si livellano
La frequenza che produce questo è 70 hertz, e quando si sente il clic del cambio canale il livello si abbassa in modo netto, credo 3 o 4 decibel