La colpa è delle klipshorn

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Svarione
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La colpa è delle klipshorn

#1 Messaggio da Svarione »

Messaggio da Marcello Croce » domenica 24 gennaio 2016, 7:34

F.Calabrese ha scritto:

Cerca di capirmi, Marcello.

Le Klipschorn rappresentano anche per me il primo diffusore che io abbia sentito "suonare sul
serio" (mi ricordo da d'Agostini, a via Prenestina, quando avevo 14 anni).
Purtroppo, però, le Klipschorn rappresentano anche il termine di riferimento negativo grazie al
quale un gran numero di appassionati ha da sempre bollato come "colorata" ed "affaticante
all'ascolto" la resa dei sistemi a tromba, coinvolgendo in questo giudizio anche quelli ben
progettati e ben realizzati.


Fabrizio, io sono totalmente in disaccordo con quanto scrivi.
Siccome mi devo spiegare bene, mettiti comodo perchè la spiegazione sarà lunga.

Secondo me, è materialmente impossibile che quello che asserisci sia accaduto per colpa del
Klipschorn o delle La Scala, che alle fiere hi fi italiane, almeno dal 1980, a mia memoria, non
sono mai state ne presentate ne dimostrate, e sulle riviste non sono mai state recensite, salvo
episodi rarissimi, come le BelleKlipsch, il loro modello più fortemente compromesso, su HIFI
intorno al 1978.

Pochissimi negozi le hanno avute in esposizione e dimostrazione, in Italia, prima della metà
degli anni '70, perlopiù anche mal sistemate, e dopo le cose non sono migliorate per nulla,
perchè ad Outline che rilevò la distribuzione nel 1981,non interessava granché darsi da fare su
questo prodotto, in quanto troppo impegnati con il prodotto professionale. Quando incontrai
Guido Noselli e Giorgio Biffi della Outline al SIM 81 (con cui lavorai circa 10 anni dopo), e conobbi anche
Paul Klipsch che era li in visita, le Klipschorn non erano neppure in dimostrazione nella pur
grande demo room, dove come un reattore rombava l' MCM 1900 azionato, per una questione di
feedback, da un Revox a bobine.

Si deve attendere il 1983 per trovare su SUONO la prova abbastanza estensiva, pur con qualche
grossolano errore anche tecnico (la famosa PIM in camera anecoica sob!) di Egidio Mancianti ed
il successivo Stereobest (Stereoplay) con la prova di Giancarlo Gandolfi.

Dopodichè, buio pesto.
Nel 1993, se ben ricordo, Bebo Moroni richiese in Outline una coppia di Klipschorn per la sua
saletta al Top Audio, e Giorgio Biffi (titolare Outline) acconsentì, ma nessuno di Outline
presidiò, che era di SUONO o FDS, ora non ricordo esattamente, ed io passai un
pomeriggio per un veloce saluto e niente altro.

Se ciò di cui tu parli è accaduto, è più verosimilmente accaduto, casomai, per causa delle
Heresy, più facili a trovarsi nei negozi per via del prezzo contenuto, e confrontabili con altri
prodotti, e comunque non particolarmente gradite alla stampa (non furono lodate da Gianfranco Maria Binari su SUONO, ad esempio) oltre che caratterizzate da una gamma bassa veramente carente, almeno la prima serie, ed una generale riottosità delle riviste a promozionare un tipo di prodotto assolutamente unico ed alternativo a tutti gli altri, con le conseguenze commerciali che possiamo facilmente immaginare.

Ora qualche possessore di Heresy potrebbe alzarsi e dire che le stronzate le dico anche io, ma a costoro dico subito che all' epoca, stiamo parlando degli anni '80, l' hi fi era tutto un fiorire di cupole e cupolette, e quelli erano i tweeter di qualità, ed hanno continuato a ripeterlo al punto che qualcuno poi li ha anche costruiti e venduti anche al prezzo di driver con 10 kg di magnete in alnico.

Inoltre, io ritengo, più ancora che per le Heresy, tutto sommato un prodotto economico, ciò sia
accaduto per qualche infelice modello Altec, decisamente meno economico, quale ad esempio le
846B Valencia, provata su Suono con giudizio frettoloso ma tranciante di Stefano Belli, ed anche
per qualche A7, che sappiamo essere oggetti non adatti all' ascolto di dischi in casa a meno di
non fissarsi su particolari aspetti in nome dei quali tollerare i molti difetti di contorno.
Poco importa che adesso questi oggetti siano contesi a suon di dollari su ebay.

Inoltre, a leggerti, la seguente domanda sorge spontanea: quali altri sistemi a tromba, all'
epoca, avrebbero potuto risentire negativamente di questo possibile giudizio negativo, secondo
te causato dalle Klipschorn, dato che non c'è n' era neppuno uno in commercio (compendete la
tromba dei bassi, intendo), se escludiamo i kit Eletro Voice prodotti su licenza Klipsch, o la
Vitavox 191, anch' essa prodotta su licenza, che mai sono arrivati in Italia?

Secondo me, è impossibile definire colorata la Klipschorn ben sistemata, una volta che si sono
risolti due piccoli ma presenti problemi, equalizzando il picco di 6 - 8 dB a 120 Hz e quello a
6000 Hz, una cosa che, come sai, io ho fatto già nel 1979, mentre, sempre grazie alle riviste,
abbiamo dovuto attendere i giorni nostri per poter solo parlare di equalizzazione di sistemi
domestici e dei possibili grandi miglioramenti che comportano, dato l' ostracismo imperante per
30 lunghi anni.

Questa suona già splendidamente chiara come il cristallo e perfettamente intelleggibile con un
filo di volume, ma veramente un inezia, a pressioni così ridotte alle quali, da qualunque altro
sistema di altoparlanti che abbia testato di qualunque foggia, configurazione e prezzo in 40
anni di mestiere, comprese le Quad ELS, non esce veramente nulla, non si sente assolutamente
nulla di musicale ma solo un indecifrabile ronzio che segnala che qualcosa sta rumoreggiando una
melodia.

Contemporaneamente, ti può spettinare senza perdere un briciolo della sua compostezza, un
qualcosa che non appartiene a nessun sistema di altoparlanti da uso domestico che io conosca.

Come la vogliamo definire questa caratteristica, pressochè unica?

E tu mi apri un thread per dire alla gente che sono casse da 10W, quando sai benissimo che equivalgano a
1000 con le casse di sensibilità ordinariamente bassa come quelle che i più si ostinano a costruire e che con
potenze del genere distorcerebbero come polli al macello?

Non trovi che sia quantomeno curioso che si possano leggere proprio queste sensazioni descritte
nella prova di Richard Heyser su audio del 1983 (è quella da dove hai reso i grafici) di cui non avevo notizia fino a pochi anni fa, e sia parimenti curioso che le misure che ho fatto io negli anni '80 corrispondano alle sue, come
ho tempo addietro dimostrato?

Mettiamo in dubbio "il recensore" Richard Heyser?

Non trovi che sia quantomeno curiosa l' unanimità di giudizio di molti, sia semplici
utilizzatori sia costruttori di amplificatori (ad esempio Manley, lo dice chiaramente sul suo
libro), nel riconoscere alla Klipschorn una estrema capacità di risolvere e rivelare magagne
grandi e piccole nelle apparecchiature a monte o negli interfacciamenti?

E quando Aloia su Suono, parlò di sensazionale realismo dei pugni sulla faccia, visionando con le Klipschorn un incontro di Boxe?

Queste sono caratteristiche di un sistema di altoparlanti a scarsa fedeltà, limitato, superato,
obsoleto?

Come mai l' unanimità di valutazione su questi oggetti è caratteristica così facilmente
ricorrente?

Non ti da da pensare?

A me si, e mai avrei immaginato all' epoca che questa roba potesse durare sul mercato per 35
anni di lavoro, anche piuttosto vario in diversi contesti, tanti ne ho spesi per adesso in questo
campo. Otttimisticamente, ritenevo che il futuro ci avrebbe riservato chissà quale traguardo sonico, per quanto concerne la musica ascoltabile a casa. Beh, mi sbagliavo: molte cose sono cambiate, ma non questo tipo di standard qualitativo, non solo non è migliorato, ma è invece peggiorato.

Con questo ribadisco il concetto: se opinione preconcetta sulle trombe c'è stata, perchè
formatasi nel tempo, non è dovuta alle Klipschorn o alle La Scala, ma semmai ad altri esempi ben
più infelici di questi, ed al contempo, non ho proprio idea alcuna di quale altro prodotto
passato e presente possa essere stato danneggiato da questo pregiudizio.

Al contrario, la lunga permanenza sul mercato (che ha visto fallire perfino Altec Lansing, e tu sai che non era robetta eh) di questi oggetti così vecchi, testimonia, a mio avviso l' esatto contrario, e cioè quanto di buono e di rispettoso della musica ci sia in una tecnologia antica come quella delle trombe, pur in una
implementazione così primitiva, datata, forse superata, che oggi può apparire perfino rozza.

Superata? Rozza?

Mmhh.

Si certo un quattro o cinque vie a tromba con altoparlanti moderni, da un punto di vista
tecnico, la supera certamente, e ci mancherebbe pure.

Ma il prodotto commerciale, per adesso, manca, non lo abbiamo ancora.

Tu ci stai girando intorno da un pezzo, con realizzazioni molto significative,
altri pure (anche costruttori professionali intendo), credo ci stiano provando.

Come sai ho massima stima delle tue capacità e sono stato molto impressionato dalla qualità del
tuo lavoro, credo di averlo sempre apertamente dichiarato e lo ribadisco in questa sede.

Solo che la Klipschorn, nel campo delle casse acustiche, rimane una specie di ineffabile
Gioconda, e secondo me non è proprio possibile mancarle di rispetto, come coloro che pretendono
di migliorarla enormemente con bestiali innesti, ma anche diffondendo informazioni
inesatte, come il fatto che la La Scala "è cassa da 80 Hz".

Mi spiace, questo è ridicolo, è una stronzata e basta.
Bullshit, proprio come diceva Lui.
Perchè oltre tutto, io suono il basso elettrico, e la prima ottava del basso elettrico va dal
MI1 a 41.2Hz al MI2 a 82.4Hz, e dalle La Scala (quelle professionali, ancora meno estese di
quelle hi fi), perchè montano un woofer più "duro", il suono del basso esce eccome, anche sotto 80 Hz, checchè ne dica il Sig. Tiromancino.


Per questo a me sembra importante dire ormai la verità, vale a dire che
le Klipschorn sono superiori rispetto al 98% dei diffusori a radiazione diretta, ma è anche vero
che si tratta di un progetto raffazzonato, nel tempo, cambiando woofer senza cambiare il
progetto della tromba dei bassi...

...il che è un errore progettuale madornale ed imperdonabile...!!!
Quoto solo il primo periodo, e speriamo che qualcuno legga bene quello che hai
scritto e forse creda a te visto che mette in dubbio me, ma non sono molto d' accordo sul "progetto
raffazzonato", ovviamente, perchè qualche magia deve ben essere stata compiuta per stare sul
mercato mezzo secolo con un oggetto (anzi, più d' uno) del genere, che, per tua stessa
affermazione, "è superiore al 98% dei diffusori a radiazione diretta".
E' proprio quello che ho sempre sostenuto anche io fin dagli anni '70, ma che evidentemente disturba sentire dire.

Quanto al cambio dei woofer, beh, caro Fabrizio, se si estinguono i costruttori di altoparlanti
ma il tuo progetto resta attuale e richiesto perchè la gente continua a comprarlo, tu che fai,
butti via il progetto?
Fai il Mk II, e poi il Mk III e poi il Mk IV?
Mhh, con quello che rischieresti a livello commerciale?
Che come sai, è pronto a saltare subito in piedi qualcuno che ti dice che il Mk II è peggiorato
perchè hai fatto economia, anche se non è affatto vero, anzi tu magari ti sei dannato l' anima
nel rifare la tromba dei bassi, ma la combinazione magica magari non ti è venuta fuori, non
proprio come la precedente?

Pensaci bene prima di rispondere, perchè tu sai bene come sia facile incappare in rischi simili
e sopratutto prova a calarti nei panni di capitano d' azienda, con stipendi da pagare e famiglie
di lavoratori di cui hai responsabilità.
Mentre magari devi mettere di corsa in produzione 100 pezzi che a stento ti copriranno gli ordini, e garantire un controllo di qualità come si deve.
Sono scelte molto difficili da fare, te lo garantisco.

Certo, magari ridisegni la tromba, ma se Klipsch non lo fece, forse qualche ragione l' avrà ben
avuta, o vogliamo escluderlo categoricamente?

Forse che la Klipschorn più recente non funziona bene come quella più vecchia?

A me non risulta, molte misure fatte nel corso degli anni da varie fonti sono ben compatibili e
concordanti e se devo dirla tutta, l' errore più grosso che hanno fatto negli anni è stato
montare quel midrange della ELectro Voice, il cosiddetto K55M, negli anni '80, poi per fortuna di nuovo
sostituito.

Che colpa può avere avuto il Colonnello se Western Electric ha nel frattempo chiuso, Stephen
Trusonic ha chiuso, University Sound, ha chiuso, Jensen ha chiuso?

Ma lo sai che in Klipsch hanno dovuto acquistare gli attrezzi da Electro Voice per continuare a
costruire il tweeter T35, quando in EV hanno smesso di farlo?

Ma possibile che abbiano dovuto fare una scelta simile? Non c' erano tweeter migliori in giro?

Forse che alla Klipsch, che sta facendo soldi a palate, ormai da anni, anche con le cuffiette e
le scatolette da computer e persino con sistemi a radiazione diretta, manchino risorse
tecnologiche o economiche?

Mi sento di escluderlo.
Le ragioni sono altre e si chiama fedeltà al progetto originale, con i suoi pregi (moltissimi e
clamorosi) ed i suoi difetti (pochi e correggibili).



Oggi le Klipschorn hanno ragione di esistere come soluzione economica (grazie all'usato) per chi
vuol iniziare a conoscere ed apprezzare i pregi del caricamento a tromba, sapendo bene che nel
giro di qualche mese o anno se le rivenderà, per sopraggiunta nausea. Altrimenti, come spiegare
che se ne trovano tante all'ìusato, a quotazioni minime...? (4-5000 Euro la coppia).

Con l'occasione, Auguri per il nuovo anno.
Fabrizio
Io non conosco gli audiofili di oggi, non ho rapporti, non sono miei clienti, non li frequento,
e quelli che conoscevo negli anni '80 li ho persi di vista, anche perchè ho vissuto in diverse
città, e sinceramente, non me li vado a cercare. Li conosci sicuramente molto meglio tu, se vuoi
mandare questo messaggio, ne hai ovviamente piena facoltà.

Il mio messaggio è però un altro, ed è il seguente.
La disaffezione ed il crescente disinteresse a tutto ciò che è musica da parte della massa, e la
micidiale crisi economica, hanno drasticamente allontanato le possibilità commerciali di un
prodotto come la Klipschorn (nuovo, o usato o rottamato che sia) dalla lista dei desideri di una
quantità ENORME di pubblico.
Ma anche di molti altri oggetti simili comunque costosi.

Oggi si riescono a riesumare delle carcasse di Klipschorn stuprate in ogni modo per anche meno,
ma non sono poi così frequenti, e chi le compra sa comunque che non ci perderà molto denaro
quando le cederà al pollastro successivo.

Ma per sostituirle poi con cosa?

Questo mi piacerebbe sapere, vedi, perché è semplicemente molto difficile sostituire una tromba
angolare da casa con qualcosa che vada veramente e palesemente meglio (senza fare un mutuo, s'
intende), con il solo fine di ascoltare qualche disco, finché l' udito non se ne va
definitivamente.
Ma questo non serve neppure ad ascoltare qualche disco, questo serve solo ad alimentare l'
aspetto ludico dell' hobbysta del provare a cambiare trombe e driver (ovviamente senza misurare
niente, ad orecchio, plug and play), ascoltare musica è tutta un' altra questione, quindi chi si
imbarca in queste operazioni, è ben difficile che possa giungere ad un termine di soddisfazione,
e tempo per ascoltare musica gliene resta ben poco.

Anzi, sai che ti dico: questo processo servirà solo a propagare ulteriormente le leggende sui
"difetti insormontabili delle trombe", proprio ciò di cui ti rammarichi.

La ragione della sopraggiunta nausea non sarà da ascrivere alla bassa qualità dell' oggetto,
anche mutilato in modo orrendo, che verrà ostinatamente ancora chiamato Klipschorn pur essendo
invece un mostruoso Frankestainhorn, ma sarà invece da imputare alla pressochè impossibilità di
mettere a punto un sistema complesso come un multivia a tromba da parte di chi è privo delle
competenze tecniche necessarie e strumentazione opportuna, che ci vuole una vita intera per
mettere assieme, come tu stesso dimostri.

Un altra questione è quella sul prodotto originale, ben conservato, in buone condizioni, diciamo
"pari al nuovo", cosa che bisogna comunque dimostrare con opportuna documentazione tecnica e
fotografica, ma anche una soddisfacente "prova sul campo".
In questo caso, per oggetti come questi, il prezzo è destinato a salire perchè, ed i prezzi dei componenti sciolti è in aumento, come la storia ha dimostrato, garantiscono un determinato risultato con certezza, che ha un suo perchè, ed è garantito, anche per il solo fatto che sono parecchio insensibili all' acustica dell' ambiente e
le caratteristiche, cioè le peculiarità musicali che hanno, quelle sono assicurate.

Non ti piacciono? Evabbè, mica devono piacere a tutti, che sarà mai.
E di questi tempi, fatta di oggetti che suonano diversamente in modo palese anche se
spostati di un palmo, come tu hai ben spiegato, oppure fatta di prodotti ad "obsolescenza
programmata", non è proprio poco, io penso non sia un cattivo investimento, ma che può essere di
interesse solo per chi ha intenzione di ascoltare la musica E BASTA.
C'è rimasta gente così? Sinceramente non lo so, non ne sono molto convinto, ma spero di
sbagliarmi.

Nuove, non ho idea precisa, credo ci vogliano veramente tanti soldi, il che non ne aiuterà la
diffusione, e neppure alcun giovane avrà mai la possibilità di sapere che ci sono e come
veramente vanno, un po' come accadde anni or sono agli orfani del Paragon.
Ero all' istituto d' arte che uno dei miei prof mi narrava del "Meccegon", chi si ricorda questa
storiella, che pubblicai su Suono così per gioco? Ecco, uguale uguale.
Oggi poi, senza negozi, senza showroom, senza nulla intorno, niente più riviste, niente più
"firme autorevoli", niente più fiere, nel deserto più totale ed i forum ridotti ad arene buone solo per risse
telematiche, che può interessarsene, che abbia meno di 40 anni?
Potrebbero forse essere appannaggio e di interesse solo per qualche showroom scicchettona di
beni di lusso o abbigliamento figo griffato o modernariato d' autore, ma vedo ben poche
possibilità nei canali istituzionali, quelli di prima destinazione.
Alla Outline, nei primi anni '90, se ne vendevano circa 5 coppie in un anno, e costavano molto
meno di quello che costano oggi.

AL solito, finirà come in tante altre cose già viste anche di recente, al solito modo, e cioè
che la qualità delle Klipschorn come molte altre cose, sarà una specie di leggenda, chiacchiere
e ricordi di anziani ed ormai sordi ex audiofili al parco con i nipoti che strillano, alla
meglio un ricordo del passato, un passato che non ritorna, ma anche ahimè la
distruzione di una realtà culturale ed artistica, travolta dall' orrido digitale che ha fatto più danni delle cavallette, dalla liquida inutile perduta nell' hard disk inceppato, nella roba scaricata a ufo ma mai ascoltata e tantomeno capita, e dalle sue più culturalmente devastanti emanazioni e sottoprodotti di largo consumo, magari ascoltabili con eccellenti cuffiette, naturalmente Klipsch, ma anche no.

Costoro non sapranno neppure, ahiloro, che con le Klipschorn, il David Mancuso forse il primo DJ
che neppure sapeva di esserlo, inaugurò il Loft a New York verso la fine degli anni '60 e creò
dal nulla la cosiddetta Club Culture, un fenomeno culturale, sociale ed antropologico epocale di portata
mondiale, e non avranno, ahiloro, alcun modo di capire nemmeno come si sentiva.

I tempi di "Love is the Message and Music is the Answer" sembrano molto, molto lontani.

Buon Anno anche a te, Fabrizio.

Marcello Croce
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