Elettrostatici isodinamici

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Grisulea
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Re: Elettrostatici isodinamici

#11 Messaggio da Grisulea »

Perchè il pannello stretto, tipo tw esteso, dovrebbe essere anche peggio? Non è un controsenso? A me quel calo pare più dovuto alla larghezza.
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MarioBon
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Re: Elettrostatici isodinamici

#12 Messaggio da MarioBon »

Quando una superficie è estesa ovvero quando il punto di ascolto (o di misura) si prova ad una distanza paragonabile alle dimesioni della sorgente stessa (campo semivicino) il suono emesso dalle parti lontane arriva in ritardo ed interferisce con il suono che arriva dalle parti più vicine.
Questo è quello che avvine con il microfono a 40 cm da un pannello altro un metri e venti.
Più ci si allontana (entrando nel campo lontano della sorgente) più il ritado si riduce e l'interferenza diminuisce. In campo lontano l'SPL descresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza a tutte le frequenze. Le misure si dovrebbero far nel campo lontano.
Più una sorgente è "piccola" tanto prima comincia il campo lontano. Per un tweeter da un pollice a 40 cm si è già abbbondantemente in campo lontano.

Se un pannello è alto e stretto (come i nastri) questa interferenza esiste ed è dovuta (prticamente tutta) alla dimensione maggiore.

Cerca con google "CBT Keele"
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Re: Elettrostatici isodinamici

#13 Messaggio da Svarione »

Line sources suffer from half as much “propagation loss” as point sources, regardless of whether these point source speakers are horns or domes. This means that at a reasonable listening distance of 4 meters (slightly over 13 feet), a line source will be only 6 dB down in volume from their 1m SPL (Sound Pressure Level). By contrast, the point source will be 12 dB down.


In summary, because line sources are able to more efficiently deliver sound into a space, the desired intelligibility and volume level are easily achieved with less strain from the electronics in the system. In applications where high SPL is required, line sources are able to deliver the results at real world listening distances, without having to live with the earsplitting (and potentially damaging in terms of your hearing) volumes associated with close proximity to horn-loaded point source speakers often used in these installations.
Tratto da :
https://counterstrikess.com/line-source ... dvantages/

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Re: Elettrostatici isodinamici

#14 Messaggio da Svarione »

Ho trovato questo documento
https://www.electrovoice.com/binary/Lin ... 080502.pdf

Purtroppo non è pane per i miei denti, posso solo saltare alle conclusioni, ma voi vi potete divertire.
Grisulea
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Re: Elettrostatici isodinamici

#15 Messaggio da Grisulea »

Non avete risposto alla mia domanda …… perché la sorgente stretta dovrebbe essere peggio di quella larga? A parità di altezza za ovviamente. Visto che qualcuno lo ha scritto e a me sembra una informazione errata, chiedevo. Se un pannello oltre ad essere alto due metri è anche largo un metro come può essere meglio, da questo punto di vista, da uno alto 2 metri e largo 3 centimetri? Almeno la interferenza della larghezza non dovrebbe esserci. Comunque chi vende sorgenti estese specifica la distanza minima a cui vanno ascoltati. Tutto sommato mi pare che la distanza pari a due volte la dimensione maggiore dovrebbe garantire un risultato già eccellente. Inoltre non mi è chiaro come mai la risposta, allontanandosi dovrebbe essere in salita. Non mi risulta.
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MarioBon
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Re: Elettrostatici isodinamici

#16 Messaggio da MarioBon »

Svarione ha scritto:Line sources suffer from half as much “propagation loss” as point sources, regardless of whether these point source speakers are horns or domes. This means that at a reasonable listening distance of 4 meters (slightly over 13 feet), a line source will be only 6 dB down in volume from their 1m SPL (Sound Pressure Level). By contrast, the point source will be 12 dB down.

In summary, because line sources are able to more efficiently deliver sound into a space, the desired intelligibility and volume level are easily achieved with less strain from the electronics in the system. In applications where high SPL is required, line sources are able to deliver the results at real world listening distances, without having to live with the earsplitting (and potentially damaging in terms of your hearing) volumes associated with close proximity to horn-loaded point source speakers often used in these installations.
Tratto da :
https://counterstrikess.com/line-source ... dvantages/

Curioso
Le sorgenti lineaari soffrono della metà della "perdita di propagazione" delle sorgenti puntiformi, indipendentemente dal fatto che questi diffusori puntiformi siano trombe o cupole. Ciò significa che a una distanza di ascolto ragionevole di 4 metri (leggermente superiore a 13 piedi), una sorgente lineare avrà solo 6 dB di volume in meno rispetto al proprio SPL (livello di pressione sonora) di 1 m. Al contrario, la sorgente puntiforme sarà di 12 dB in bassa.

In sintesi, poiché le sorgenti lineari sono in grado di fornire il suono in modo più efficiente in uno spazio, l'intelligibilità ed il livello del volume desiderati sono facilmente raggiungibili con meno sforzi dall'amplificatore. Nelle applicazioni in cui è richiesto un elevato SPL, le sorgenti di linea sono in grado di fornire i risultati a distanze di ascolto del mondo reale, senza dover convivere con i volumi di earplitting (e potenzialmente dannosi in termini di udito) associati alla stretta prossimità della sorgente puntiforme caricata a tromba spesso utilizzati in queste installazioni.

date n sorgenti concorrenti (e coerenti) nel campo lontano la pressione cresce con il quadrato del numerodelle sorgenti
1 sorgente 0 dB
2 sorgenti +6 dB
4 sorgenti +12 dB
8 sorgenti +18 dB
10 sorgenti +20 dB
Più l'array è grande più il campo lontano è "lontano".
nel campo semivicino, invece l'SPL non decresce di 6 dB per ogni raddoppio della distanza ma non emette nemmeno così forte come nel campo lontano. Questo dipende fortemente dal rapporto tra la dimensione verticale dell'array e la distanza di ascolto. Ne segue che chi sta vicino non sente un volume altissimo mentre il suono raaggiunge distanze ragguaardevoli (su angoli verticalistretti quindi conindici di direttività elevati). In sostanza un array è un dispositivo con indice di direttivitàche dipende dalla distanza e questo può essere sfruttato in modo favorevole. La stessa cosa avviene con tutte le sorgenti estese (dove "esteso" èriferito alla lunghezza d'ondadel suono emesso).
Se il sistema è composto da più array che coprono più vie la cosa si complica perchèa distanze diverse si possono ottenere isposte diverse.
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Re: Elettrostatici isodinamici

#17 Messaggio da MarioBon »

quelle che seguono sono le tre risposte simulate a 0.14, e9.91 metri a 1000Hz da una sorgente lineare formata d 16 altparlanti distanziati di 16cm uno dall'altro.
A 14 cm siamo prossimi al campo vicino, a 1 metro siamo in campo semivicino ed a 9.91 metri siamo in campo lontano.
Come si vede l'angolo di emissione si stringe al crescere della distanza.
Immagine
Una tromba , invece, emette su un certo angolo e quello rimane. Quindi quanto citato da Svarione si riferisce al confronto tra un array ed una singola tromba ed è correto anche se sembra strano. Si possono fare array di trombe.
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Re: Elettrostatici isodinamici

#18 Messaggio da MarioBon »

Immagine
la caratteristica degli array si vede bene in questo grafico che riportala l'SPL a diverse frequenza al variare della distanza (da 10 centimetri a 10 metri).
Le due rette blu più grosse rappresentano l'attenuazione di 3dB (conde cilindriche) e 6 dB (onde sferiche). Per distanza inferiori al metro l'SPL rimane quasi costante con la distanza (caratteristica delle onde piane).
Come si vede l'array non irradia onde cilindriche (che si attenuano di 3 dB per ogni raddoppio della distanza) e passa da una radiazione"quasi piana" a quella sferica.

Ne segue che non si devono comporre sistemi dove si mescolano sorgenti estese con sorgenti puntiformi (e magari ascoltare in campo semivicino): il risultato è che la risposta in frequenza dipende dalla distanza ed i livelli dellevarie vie vanno aggiustati ogni volta che si sposta il punto di ascolto.

Questo non significa che gli array siano meglio delle trombe ma che ogni sistema va impiegato dove serve a seconda delle caratteristiche richieste dalla particolareapplicazione.

Questo esempio mostra anche perché, per l'ascolto ravvicinato, siano preferibili sorgenti "piccole" (al liminite le LS 3/5a). Isistemi "estesi" vanno ascoltati ad una certa distanza.
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Re: Elettrostatici isodinamici

#19 Messaggio da Svarione »

Io dal mio canto non avendo conoscenze tecniche ho imparato:

Ogni produttore magnifica il suo, se volete googlare bob carver vi terrà incollati per un pò con le sue sorgenti line source

il produttore che non li fa tenderà all’opposto a enfatizzare i problemi delle altrui soluzioni

All’ascolto che poi è quello che conta suonano, e bene anche, per me.

Poi che a uno piacciano le risonanze delle casse, La direttività delle trombe, la loro non linearità e distorsione, piuttosto che gli alti enfatizzati, e vorrei sapere in che modo è stato risolto il problema, non importa.

I difetti ci sono in tutte le soluzioni tecnologiche , la coperta è corta, si tratta di vedere anzi di andare a sentirle.

Nel mio caso è intollerabile il costo di un sistema così sensibile all’interfacciamento con le elettroniche.
Mi piacerebbe giocarci ma il costo del sistema completo mi scoraggia,
Ampli da 4000 euri in su.
Cavi
Sorgente
Senza poi avere garanzia che riesci a metterlo a punto per via della parete posteriore che viene sollecitata da un lobo dell’emissione.
Senza entrare in argomenti commerciali, di prezzo nei paesi di provenienza, di rivendibilità, di manutenzione.

La mia scelta personale è stata differente, ma il negozio in cui sono andato a sentirle le ha vendute tutte, credo fosse una delle ultime coppie. Puff

In ogni caso una tecnologia interessante e potendosela permettere al top dei sistemi audio casalinghi, altrochè.
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mario061
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Re: Elettrostatici isodinamici

#20 Messaggio da mario061 »

Io ho conosciuto una persona (che stimo molto ma purtroppo abita distante e non posso frequentare) che aveva un paio di Martin Logan (non ricordo il modello ma erano belle grosse). Suonavano splendidamente, le ha sostituite con delle Sonus Faber che, per i miei gusti, non reggevano il confronto. Successivamente cambiate con delle Vandersteen. Dei tre diffusori personalmente preferivo le Martin Logan.
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