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Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 8:43
da Svarione
da
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... NO#p145295
O signur.
Va a studià
Ma non dico dove e cosa.
Perchè Visto le continue e reiterate perle di questo signore, il suo forum è pieno, ritengo più che necessario googlare un poco per proprio conto invece di farsi imbeccare.
E chi è causa del suo mal non pianga se stesso.
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 16:42
da MarioBon
La tesi del sig. Fabrizio Calabrese è che la risposta in freuenza dei pannelli estesi cambia con la distanza di ascolto. A sostegno mostra questo grafico:

Il grafico vale per il suono diretto di un pannello di quelle dimensioni (alto 115 per 32 cm).
Anche in questo caso il sig. Calabrese dimostra una tendenza alla generalizzazione: esistono sistemi elettrostatici ed isodinamici a più vie che non hanno necessariamente i difetti descritti. A cominciare dalle Quad più "vecchie" (2 pannelli per i bassi e uno per medio-alti)
o la ELS 63 con il diaframma suddiviso in anelli concentrici pilotati da una linea di ritardo:

Le MG 1.6 (due vie) misurate a 1.27 metri di distanza in asse non mostrano cadute verso le alte frequenze (misura di Stereophile) mentre l'incremento verso il basso è richiesto dalla radiazione a dipolo:

Quindi non facciamo di ogni erba un fascio. L'unico intento del sig. Calabrese è insinuare che qualsiasi oggetto non da lui realizzato non meriti di essere acquistato.
Quelli che producono e quelli che acquistano sistemi elettrostatici/isodinamici non sono nè stupidi nè sordi. Probabilmente preferiscono un certo tipo di riproduzione.
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 20:32
da TomCapraro
Debbo scriverlo, non resisto: ebbene, a leggere le esternazioni di calabrese mi viene il vomito, adesso si.
Ho ascoltato sistemi elettrostatici dal suono
delizioso, chissà come suonerebbe a confronto il monowater + sub. (Bluenote me lo ha descritto molto bene).
Concordo con Mario, tutto quello che non esce dalla zona "lago" fa schifo.
Però per curiosità una coppia di elettrostatici a casa le ho portate e...giusto alle alte frequenze...i problemi erano quelli minori.
Il problema forse è individuabile.
calabrese punta direttamente alla spl e se ne frega bellamente del bel suono.
Forse ha anche la sensibilità (per riconoscere il bel suono) di un rinoceronte.
Via con i megafoni...!!! a tutta birra...!!!

Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 20:59
da Svarione
Non dovrei ma, lo faccio: anche perchè gli spl non vanno come dice lui, le applicazioni nemmeno.
https://counterstrikess.com/line-source ... dvantages/
Se non altro per par condicio
E non vado a scomodare nelson pass, olson e compagnia bella, poi se uno oltretutto vuole continuare:
https://www.genesisloudspeakers.com/our ... advantage/
O in stile forum fra appassionati
https://www.psaudio.com/pauls-posts/line-sources/
Pori noi.
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 21:07
da TomCapraro
Svarione ha scritto:
Pori noi.
...poro lui...
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 21:17
da mario061
TomCapraro ha scritto:
Concordo con Mario, tutto quello che non esce dalla zona "lago" fa schifo.
Beh... avevi qualche dubbio?

Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 22:04
da Svarione
Fabrizio Calabrese ha scritto:“Forse è il caso di chiudere la questione ammettendo che si tratta di diffusori sbagliati, o perlomeno inutili.”
Ma questo è l’epitaffio suo.
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 22:14
da TomCapraro
mario061 ha scritto:
Beh... avevi qualche dubbio?

No ma....piu passa il tempo e piu la cosa si aggrava.
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 20/11/2019, 22:56
da mario061
Evidentemente, nonostante le centinaia di migliaia di letture, vende una mazza, e per questo si accanisce su chi invece ha una vita lavorativa soddisfacente, o su chi si diverte con il proprio hobby.
Re: Elettrostatici isodinamici
Inviato: 21/11/2019, 12:16
da MarioBon
questa stessa figura

è a pag.78 del numero di AR 414 ora in edicola. Però c'è anche questa:

dove si vede che la variazione della SPL per il pannello Martin Logan (che non è certo piccolo) al variare della distanza (da 40 cm a 3.2 metri) non è così drammatica come nel caso teorico della figura precedente (anzi è molto ridotta).
Quindi il sig. Calabrese, ancora una volta, non dovrebbe generalizzare ed magari evitare di usare in modo strumentale delle simulazioni solo per screditare un (supposto) concorrente.
P.S. Le Martin Logan le ho ascoltate (a Monaco) mentre riproducevano un brano di opera lirica e, in quella occasione, mi sono piaciute molto. Sicuramente l'impedenza non è a norma.