Il protocollo USB, come per le altre interfacce digitali, veicola una portante.
La portante è un segnale analogico a tutti gli effetti e ha una frequenza propria.
Essendo un protocollo asincrono (oggi lo sono praticamente tutti) implementa un feeedback di controllo sulle istruzioni, l'arbitraggio del bus e assenza di underrun/overrun con clock direttamente nel device...in soldoni non trasporta il clock master, ma le trame relative alla pacchettizzazione.
Essendo però un cavo "analogico" trasporta anche eventuali disturbi.
Se i disturbi sono relativamente bassi e "fuori frequenza di esercizio" allora qualunque cavo USB può tranquillamente funzionare, che sia da stampante o ultra high end...di differenze non ce ne sarebbero.
Se invece i disturbi entrassero in contatto con il segnale (in particolar modo alla frequenza di esercizio degli oscillatori che generano il clock) allora, se sufficientemente di ampiezza elevata, potrebbe cambiare qualcosa.
Ho simulato una portante a 32 bit, a questa è stato aggiunto un rumore e successivamente un rumore più elevato.
Più aumenta il rumore e più cambia il valore di jitter rms.
-98,65dB per un totale di 9,7ns di jitter.
Se invece viene iniettato un rumore pari a -64,46db, il jitter schizza a 497,3ns.
Se questi valori fossero generati oltre il ricevitore (che solitamente implementa qualcosa per ridurre il rumore) il suono prodotto sarebbe uno schifo.
Dipende da "come" è strutturato il DAC, dipende da come è isolato galvanicamente (che poi tutti dichiarano di esserlo senza però effettivamente abbatterlo del tutto).
Le differenze alle misure a questo punto potremmo prenderle, o all'interno del DAC (parte elettronica oltre il ricevitore) oppure semplicemente dallo stadio uscita analogico.
Qualcuno potrà pensare che un disturbo a -64dB non esista, almeno nelle normali condizioni d'uso casalingo, invece esistono eccome ma...spesso a frequenze la cui misurabilità richiede strumenti specifici.
Questo è passato direttamente dalle mie mani: impianto hifi che con il volume al massimo (con pre attivo ad alto guadagno) si percepiva "radio maria" dunque una frequenza molto alta può perfettamente intermodulare e farsi percepire, se non lo facesse potrebbe sempre interferire con i clock e sporcare la conversione D/A.
-27,06dBm equivalgono a -40,07dBV (o molto approssimativamente a -57dBFS)
Si può concludere dicendo che, in generale, tra cavi USB non si avvertono differenze, allo stesso tempo si può affermare che, a seconda del tipo di cavo--ricevitore del DAC, e a seconda dell'inquinamento RFI qualcosa può accadere.
I disturbi RFI spaziano in determinate frequenze, qui sotto un piccolo elenco:
Radio AM (da 0,5 a 1,5 Megahertz)
Radio CB e OM (da 3 a 30 Megahertz)
CB e Ripetitori R.F. o altro (da 26 a 60 Megahertz)
Radio FM, Aerei, Marine, Ponti di servizio (da 60 a 150 Megahertz)
Disturbi Neon, Dimmer e Macchine industriali (da 50 a 400 Hertz)
Disturbi elettrici Saldatrici (archi elettrici) (da 500 Hz a 150 Mhz)