I filtri.
Un filtro è un dispositivo in grafo di modificare la funzione di trasferimento di un dispositivo.
I filtri posso essere
Analogici passivi (il cross-over dei sistemi di altoparlanti fatti con resistori, induttori e condensatori)
Analogici attivi (fatti con resistori,condensatori e amplificatori operazionali)
Digitali (attivi).
I filtri digitali hanno una struttura obbligata:
- il segnale in ingresso viene rigorosamente limitato in banda (Teorema di Shannon)
- viene convertito in numeri(convertitore A/D)
- viene elaborato tramite calcoli matematici
- viene riconvertito in forma analogica (convertitore D/A
- viene filtrato (filtro di ricostruzione)

Oggi i calcoli vengono eseguiti con un processore detto DSP che è a tutti gli effetti un piccolo computer che viene opportunamente programmato. Il vantaggio è che,cambiando il programma, si realizzano filtri con caratteristiche diverse. Oggi tutti i problemi legati alla conversione ed al filtraggio sono stati superati o minimizzati e i filtri digitali possono operare al livello dei migliori filtri analogici.
I filtri analogici possono essere a fase minima o a fase mista. È difficile ottenere un filtro analogico perfettamente a fase lineare. I filtri digitali possono essere a fase minima, lineare o mista.
La configurazione più adatta per ottenere filtri a fase minima è la IIR (Infinite Impulse Response).
La configurazione più adatta per ottenere filtri a fase lineare è la FIR (Finite Impulse Response).
La differenza tra questi tipi di filtri è strutturale. Nei filtri FIR il segnale (o meglio i suoi campioni) subiscono un numero finito di operazioni ed il segnale digitale elaborato raggiunge l’uscita.
Nel filtri IIR il segnale subisce un numero virtualmente infinito di operazioni perché, giunto all’uscita, una parte di esso viene riportato all’ingresso. I filtri IIR sono dotati di controreazione.
Essendo controreazionati, i filtri IIR possono essereinstabili mentre i filtri FIR sono intrinsecamente stabili.
Sono migliori i filtri FIR o i filtri IIR?
E come dire: è migliore il martello o il cacciavite? Dipende da quello che si vuole fare. Per piantare un chiodo è meglio il martello, per avvitare una vite è meglio il cacciavite. Ma, si dirà, anche con il martello si può piantare una vite! Vero, ma si fa più fatica ed il lavoro può nonvenir bene. Con i filtri FIR e IRR è la stessa cosa: ogni filtro va usato per quello che sa fare.
Va da sé che, combinando filtri IIR e FIR si ottiene qualsiasi tipo di risposta.
Poco sopra abbiamo detto che il ritardo introdotto da un cavo non può essere corretto perché si dovrebbe viaggiare indietro nel tempo. Peri filtri digitali vale la stessa regola. In effetti tale regola vale per qualsiasi dispositivo fisicamente realizzabile (causalità e tempo invarianza)

La figura qui sopra mostra un sistema a tre vie. Il suono proveniente dal woofer deve percorrere una strada più lunga ed arriva in ritardo rispetto al tweeter.
Bisognerebbe “anticipare” il woofer ma questo significherebbe che dovrebbe cominciare a suonare prima che arrivasse il segnale in ingresso. L’alternativa è ritardare il tweeter (cosa perfettamente fattibile): arriva il segnale e viene mandato subito al woofer, lo stesso segnale viene immesso in una linea di ritardo che lo fa arrivare al tweeter dopo un po’. In questo modo i segnali emessi da woofer e tweeter arrivano al punto di ascolto contemporaneamente. La forma (nel tempo) dei segnali (suoni) emessi da ciascun singolo altoparlante ha una importanza relativa. Quello che conta è che la somma dei tre suoni, nel punto di ascolto, sia un impulso perfetto.