leoncino ha scritto:Io quel che non capisco è come sia possibile discutere della superiorità del giudizio dato dall'ascolto e nello stesso tempo dire che l'ascolto non conta!
Chi lo dice?
Semplificando tutti quelli che contestano Tom!
Ossia coloro che dicono che le misure non sono sufficienti per dire perché un fusibile cambiato si sente.
A costoro però chiedo come diavolo sia possibile sostenere la superiorità dell'ascolto e poi usare argomenti fumosi per rifiutare il test in cieco!
Trovo questo a dir poco incredibile!
Caro Leo, bisogna avere rispetto per entrambe le cose (anche se raramente questo accade).
L'aspetto soggettivo, finquando questo viene accettato per "quello che è", ha una sua importanza, i gusti delle persone hanno importanza, il modo di preferire anche caratterizzazioni ha importanza, perfino il modo di preferire determinate alterazioni nel segnale, nonchè il modo con cui scaturiscono alcune autosuggestioni (e sarebbero parecchie)...in fondo se nel cervello si forma questa "percezion" non possiamo di certo interferire cercando forzatamente motivazioni che smentiscano quanto viene percepito.
"Se" tutto venisse condiviso in modo che aspetto soggettivo e aspetto fisico (misure) avessero le attenzioni che meritano (discernimento) non ci sarebbero troppe polemiche.
Le polemiche sorgono quando a fronte di un fenomeno fisicamente assente (e perfino impossibile che si manifesti) viene percepita qualcosa e questa non viene accettata per quella che è.
Succede che lo stesso ascoltatore si scaglia contro chi gli fa notare che alle misure non cambia nulla e nulla potrebbe cambiare (non c'è più conferma assodata del copia-incolla del medesimo file)
Generalmente chi percepisce ne dovrebbe fare una "legge" personale, come dire: io ho avuto questa percezione e basta...ma se poi si comincia a demolire la scienza, le misure, l'efficacia delle stesse e...dulcis in fundo...si prende anche per sordo il prossimo, ecco che si raggiungono sufficienti elementi per innescare delle polemiche.
Il test in cieco solitamente non viene accettato dalle comunità audiofile, perché mette in risalto il "sentire" (udito/orecchie) dal percepire.
Visto che viene attribuito il "complimento" di sordo si dovrebbero concentrare le analisi giusto con il sistema uditivo senza mischiare altri elementi esterni che possono concorrere nel formare una sensazione diversa da quella realmente scaturibile da una variazione fisica.
Chi percepisce una differenza abissale con la sostituzione del fusibile (o la sua inversione) ha i suoi "motivi" basta circoscriverli alla propria percezione personale.
Chi NON percepisce differenza con la sostituzione del fusibile (o la sua inversione) ha gli stessi motivi di chi la percepisce, cambia però una cosa, oggettivamente chi non la percepisce trova anche un riscontro alle misure e quindi si dovrebbe anche poter dire che la percezione (seppur condivisibile) di coloro che le sentono è meno affidabile.
Se un ascoltatore risulta meno affidabile non dovrebbe (paradossalmente) prendere per sordi gli altri, prendere per sordi (specie se si ha anche un riscontro alle misure) è un offesa...e tra le offese potrebbero partire anche quelle di far passare questi per suggestionabili e/o in preda alle illusioni.
In questo forum si discute, si verifica, si argomenta...tranne consentire di offendere.
Chi percepisce (anche senza alcuna variazione fisica) non fa un reato, chi offende si.