Paolo Boccardi ha scritto: ↑03/06/2020, 22:47
Non so perchè ma ultimamente attiro di tutto, anche venditori esoterici, persino stranieri: lo scambio di email dove lui cercava di convincermi che un cavo di potenza con materiali particolari e geometrie altrettanto sensazionali si deve ascoltare invece di leggere le misure era esilarante. Ha tirato in ballo la cucina ("il piatto può essere salato per una persona e per l'altro no") e qui ho mollato la presa ed ho detto che non ho i soldi per spendere 1000€ per un cavo visto che ho già investito 2000€ per un amplificatore. Per fortuna alla fine è rinsavito e ha concluso: "la cosa più importante è curare l'ambiente di ascolto".
Ah mi ha segnalato questi due cavi qualora volessi provare dei cavi 'decenti' (gli avevo scritto che uso dei Van den hul Magnum, veramente 'cheap'):
Ovviamente non hanno a corredo uno straccio di dato tecnico (se non 'Ultra Pure OFHCC Copper').
L'unica cosa "sensata" che si potrebbe fare è averli tutti a disposizione da provare, in prestito s'intende, ma penso che anche qui si andrebbe in confusione,guarda io alla fine mi attengo a quelle linee guida del diciamo, buon senso,ovvero trovare un cavo che abbia sulla carta quelle caratteristiche ideali, parlo di materiali del conduttore e del dielettrico,schermati dove serve, non vado a diventare matto sulle geometrie, penso che quelle più semplici (come in tante altre cose, siano le migliori) posseggo come cavi di segnale dei coassiali autocostruiti e come cavo di potenza il VDHcs122, per quelli di alimentazione ci sto pensando ma andrò su un tripolare schermato (fase,neutro,terra)che abbia quelle caratteristiche che dicevo "ideali" per il mio utilizzo,senza diventar matto, spendendo una cifra paragonabile al resto della cavetteria e non ci penserò più......
Ho smesso da anni di preoccuparmi dei cavi di alimentazione. Probabilmente non ho le orecchie raffinate come certi appassionati, e nei vari confronti non ho mai sentito differenze, al contrario loro. Peccato che anche queste orecchie d'oro non riuscissero poi a riconoscere i cavi appena il confronto avveniva "al buio", ovvero senza sapere quale cavo stava effettivamente suonando.
Uso cavi adeguati come sezione e con connettori perlomeno decenti. Tanto mi basta.
Pochi anni fa comprai alcuni Viborg in offerta su Amazon, così da soddisfare anche il lato estetico, visto che si presentavano come veri cavi audiofili
Ritengo ci siano interventi ben più impattanti sulla qualità finale del suono, e qualche volta anche a costo zero.
carlochiarelli ha scritto: ↑03/06/2020, 21:48
....
Per me, a meno di errori madornali ( cavi con capacità troppo elevata e resistenza troppo alta) le variazioni introdotte dai cavi sono un ordine di grandezza inferiori al semplice spostamento di pochi centimetri di un diffusore. Poi quelli di alimentazione influenzano ancora meno, almeno 2 ordini di grandezza se non meno. Poi se qualcuno sente differenze, beato lui.
Quoto e sottoscrivo e aggiungo un consiglio: tenete i cavi in ordine distanziando quanto possibile i cavi di segnale dagli altri.
Dalle prove che ha fatto Tom (se non ricordo male) bastano 15 centimetri di distanza per abbattere le interferenze.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
carlochiarelli ha scritto: ↑03/06/2020, 21:48
....
Per me, a meno di errori madornali ( cavi con capacità troppo elevata e resistenza troppo alta) le variazioni introdotte dai cavi sono un ordine di grandezza inferiori al semplice spostamento di pochi centimetri di un diffusore. Poi quelli di alimentazione influenzano ancora meno, almeno 2 ordini di grandezza se non meno. Poi se qualcuno sente differenze, beato lui.
Quoto e sottoscrivo e aggiungo un consiglio: tenete i cavi in ordine distanziando quanto possibile i cavi di segnale dagli altri.
Dalle prove che ha fatto Tom (se non ricordo male) bastano 15 centimetri di distanza per abbattere le interferenze.
Esatto.
Al netto del corretto dimensionamento dei conduttori, la vera differenza tra cavi la fanno le interferenze...quindi i cavi -ben- schermati alla fine risultano meno sensibili alle differenze causate da troppa vicinanza.
Ho facilmente rilevato alle misure delle differenze tra cavi aggrovigliati, tali differenze venivano azzerate in due modi:
1) con un livello di schermatura maggiore.
2) con il distanziamento tra cavi.
Rimane infine l'eventuale problema di una radiofrequenza indotta nei luoghi in cui vi è una forte carica vie etere, e qui per combatterle si fa nuovamente riferimento alla buona schermatura.
Il distanziamento dei cavi: una chimera per il mio impianto e lo spazio zero dietro al mobile.
Negli anni ho imparato che lo spazio dietro all'impianto per i cavi deve essere almeno uguale allo spazio occupato dal rack che ospita l'impianto
Buongiorno a tutti, preferisco scrivere qui se mi è consentito per non aprire una discussione nuova tanto sempre di alimentazione si tratta. Vengo al dunque: corrisponde al vero secondo voi il fatto che per avere una ottima schermatura dalle interferenze un cavo di alimentazione deve essere lungo non meno di mezzo metro? E poi : è giusto dovendo scegliere che sarebbe più "importante" passatemi il termine dovendo dare una priorità che sia la sorgente (dac, player cd, ecc) a beneficiare per prima di un buon cavo di alimentazione?
Grazie.
Mi pare di aver letto da qualche parte che un cavo di alimentazione deve avere una lunghezza molto precisa attorno a 1.5 metri.
a mino modesto parere si tratta di una emerita minkiata: la qualità di un cavo aumenta dipende dalla lunghezza e più è corto e meglio è.
Se invece di 1.5 metri viene ridotto a 75 centimetri la probabilità di raccogliere interferenza si dimezza come pure la capacità di irradiare. In più la resistività, capacità parassita ed induttanza parassita si dimezzano.
La qualità del cavo di alimentazioe è importaante ma ancor più importante è la qualità dell'alimentatore di un apparecchio. Va da sè che tanto più piccoli sono i segnali trattati, tanto più "pulita" deve essere l'alimentazione anche perchè i residui dell'alimentazione (50 Hz e armoniche) oltre a produrre un diturbo, intermodulano con il segnale aggiungendo distorsione.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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frank ha scritto: ↑03/10/2020, 18:18
Anche Van Den Hul per il suo The Mainsserver consiglia la lunghezza di almeno 1,5 m per far sì che il filtro antidisturbo abbia una certa efficacia.
...nelle specifiche leggo: Cavo a metraggio. Il cavo viene fornito in un unico spezzone della quantità ordinata
Se seguissero le raccomandazioni di Mario (che sono incontrovertibilmente corrette sotto un punto di vista oggettivo) venderebbero molti meno metri di cavo.
Sul sito VDH nella sezione del Mainsstream hybrid (non Mainsserver come erroneamente ho riportato precedentemente) vi è un box apposito con questa dicitura :"Nota: per garantire un corretto comportamento di soppressione del rumore, MAINSSTREAM HYBRID non è venduto in lunghezze inferiori a 1,5 metri".
Per cui non saprei se dev'essere lungo o corto....