grunter ha scritto: ↑13/06/2020, 10:51
Ciao, scusa il ritardo nella risposta, ma ieri sono stato molto indaffarato.
Dunque per il mio gusto le Opera Gran Callas 2014 sono dei diffusori "definitivi".
Lo so che non ha molto senso usare questo termine in ambito Hifi, ma quello che voglio dire è che ha tutte le caratteristiche che possono dare grande soddisfazione di ascolto, mantenendo una estrema linearità e correttezza rispetto all'incisione originale.
Al tempo stesso non è un diffusore per tutti e spiego ora il perchè.
A parole tutti gli appassionati ricercano la massima fedeltà di ascolto, intendendo con questo la volontà di riprodurre esattamente quanto è presente nell'incisione; in realtà, dopo averne conosciuti tanti, ho capito che quello che realmente ricercano è la piacevolezza di ascolto secondo il loro gusto, indipendetemente dal fatto che questo corrisponda a quanto inciso.
Anzi, nella realtà la volontà di molti è poter ascoltare in modo piacevole (sempre secondo il loro gusto) qualsiasi registrazione, anche quella fatta con i piedi, anche quella evidentemente sbagliata in termini di correttezza timbrica.
In conseguenza di ciò ti dico che se sei una persona che ricerca veramente la fedeltà all'incisione, allora le Opera Gran Callas 2014 possono essere il tuo diffusore, diversamente no.
Per fartela breve se sei alla ricerca di un suono "caldo", che ti coccola e ti culla, che abbia il mediobasso gonfio e la alte smussate (perchè questo, conoscendo tanti appassionati è in reltà il desiderata principale), le Gran Callas NON sono il tuo diffusore.
Questo a grandi linee, andiamo ad analizzare ora le caratteristiche specifiche.
Il basso è uno degli aspetti che più divide: scende molto, secondo il mio orecchio siamo a 0db a 30hz, dunque è un basso vero, di quelli profondi, ma la maggior parte delle persone che mi viene a trovare dice che hanno pochi bassi.
Perchè questo? Perchè il basso Gran Callas è molto lineare, al contrario di tanti diffusori che nella zona del calore (diciamo 80hz - 250hz) hanno una bella gobbetta che tenta di scambiare quantità con qualità, le Gran Callas in quella fascia sono estremamente lineari.
Questo è l'aspetto che lascia interdetti la maggior parte degli appasionati amanti "del suono caldo" e abituati a diffusori "sbrodoloni" e gonfiati nell'estremo basso.
La gente è abituata a diffusori che arrivano a malapena a 40hz ma che hanno un bel +6db nella fascia di frequenza 80-250, dunque concludono dopo averle ascoltate che le Gran Callas non hanno bassi, e non c'è niente di più assurdo.
Se le ascolti, come faccio io, con la levetta di regolazione del basso inclinata in giù, il basso delle Gran Callas è, per il mio orecchio, più simile ad una sospensione pneumatica che non ad un classico bass reflex; in altri termini non ti da la botta alla frequenza di accordo con sotto il vuoto cosmico, ma è un basso che scende, che scende, ma non ti illuderà mai con effetti speciali.
Qual è il motivo per cui tanti appassionati rimangono delusi da questo basso?
Primo perchè, come già detto, sono abituati a diffusori che scambiano la quantità nella gamma bassa 80-250 con la profondità del basso vero (quello sotto i 50hz), secondo perchè ci sono tantissime incisioni con basso elettrico e contrabbasso che hanno gran quantità di basso nella fascia 80-250, ma non altrettante incisioni che ti fanno sentire il basso profondo.
D'altra parte, dico io, un basso profondo come quello delle Gran Callas ti fa apprezzare le armoniche del pianoforte in modo completo, che possono scendere molto in basso.
Un altro aspetto che non piace agli audiofili classici è il fatto che è un diffusore esteso sulle alte, cioè non sega via le alte frequenze come invece molti amano.
Il tweeter si fa sentire, in modo corretto e giusto, ma le alte ci sono tutte.
Parlando con un amico all'ultima mostra Hifi a cui ho partecipato, il commento comune di entrambi era lo stupore per il fatto che tanti impianti ascoltati alla fiera erano volutamente addomesticati sulle alte frequenze, per cui ci siamo domandati come mai agli appassionati moderni non piacciano, se ci sono in realtà perchè dobbiamo toglierle?
Le Gran Callas non hanno un suono ruffiano, le basse sono lineari e le alte non sono segate via per piacere agli amanti del suono caldo.
Per certi versi potrebbero quasi essere usate come diffusori monitor, con la differenza che la tendenza dei monitor da studio è quella di sparare in faccia tutto, mentre le Gran Callas mantengono un invidiabile profondità e larghezza di scena se correttamente posizionate.
A questo proposito, pur essendo un diffusore molto grande, non crea grossi problemi di posizionamento in termini di contenimento delle basse frequenze, proprio perchè si tratta di basso lineare e non enfatizzato che può sollecitare i modi della stanza.
Dunque anche se lo spazio a disposizione non è enorme e si è costretti a metterle piuttosto vicine alle pareti, non ti creano problemi.
Chiaramente se si ha modo di dare aria al diffusore, lasciandolo ad una distanza adeguata dalle pareti, lo si aiuta a ricreare un sodunstage molto bello, ampio, profondo e con gran messa a fuoco.
Non ho parlato della gamma media, ma posso dire che fa egregiamente il suo lavoro.
Io ho tratto molto giovamento dall'aver sostituito un elettrolitico da 100uf in serie al medio, con un parallelo di condensatori di maggior pregio; ma anche così come esce di fabbrica certo non va affatto male.
Se hai domande specifiche spara pure.
Per farla breve i maggior pregi delle Gran Callas sono, al tempo stesso, i motivi per cui ad alcuni non piacciono e a me va bene così!