un Kit con larga banda e sub woofer
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
In effetti ci vorrebbe una interfaccia per convertire da bilanciato in sbilanciato e il trasformatore è una possibilità. A questa tua domanda preferirei rispondesse chi ha avuto delle esperienze dirette in questo settore (che non ho).
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Grazie, Mario.
Toc, toc...
C'è nessuno?
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.
Proverbio Arabo
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Grazie!
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Comunque, se ti può interessare, io in casa ho un vecchio separatore galvanico inglese 1:1 con trafo interno che è molto migliore di quello contenuto negli adattatori che ti ho linkato. E inserendolo tra pre e finale, rispetto al classico cavo di collegamento, cambia una beata mazza, ma prprio nulla. Quindi, salvo che tu non abbia problemi di ronzii o rogne ascrivibili ad apparecchi incompatibili fra loro, per conto mio i trasformatori interstadio o separatori galvanici al giorno d'oggi hanno perso la loro efficacia. Come anche la mania "anni 80" di fare elettroniche alimentate a batterie....
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Grazie per aver riferito la tua esperienza diretta!mario061 ha scritto: ↑26/11/2020, 12:20Comunque, se ti può interessare, io in casa ho un vecchio separatore galvanico inglese 1:1 con trafo interno che è molto migliore di quello contenuto negli adattatori che ti ho linkato. E inserendolo tra pre e finale, rispetto al classico cavo di collegamento, cambia una beata mazza, ma prprio nulla. Quindi, salvo che tu non abbia problemi di ronzii o rogne ascrivibili ad apparecchi incompatibili fra loro, per conto mio i trasformatori interstadio o separatori galvanici al giorno d'oggi hanno perso la loro efficacia. Come anche la mania "anni 80" di fare elettroniche alimentate a batterie....
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Per quanto riguarda l'amplificazione a quattro canali e sempre restando in ambito DIY, esiste la possibilità di utilizzare gli amplificatori in classe D proposti (niente meno che) da International Rectifier.
IR per certi aspetti è una garanzia, perché oltre a produrre i driver (IRS2092) ed anche i MOSFET, ha pubblicato i progetti per il loro utilizzo al massimo delle prestazioni.
I progetti completi si trovano nel sito infineon e vanno soto il nome di iraudamp.
Quello più interessante è probabilmente il 7s-150 che trovate qui: https://www.infineon.com/dgdl/iraudamp7 ... 9ad5ba2bf9
Si tratta di un 125W su 8 Ohm, 250W su 4 Ohm. La potenza raddoppia se utilizzato a ponte, ma non ne è previsto l'uso su carichi da 4 Ohm e questo secondo me è troppo limitante.
I moduli già montati (mono) si trovano con due layout diversi, il L15D costa sui 20€ (Cina) e il L15DX2 che usa lo stesso identico layout proposto da IR, al prezzo di 50/60€ (due canali).
Basta cercare online L15D e L15DX2 oppure iraudamp 7s.
Io preferirei il L15DX2 che rispetta totalmente il progetto IR, con una THD di 0,008% (a 1kHz) alla potenza di 100W.
Ha già integrata la protezione da sovraccarico, mentre si realizza esternamente la protezione del carico dalla DC, la protezione termica e numerose altre protezioni.
Non produce click e POP quindi pare che non necessiti del relè di ritardo per il collegamento del carico all'accensione/spegnimento.
E per chi non si accontenta esiste la versione iraudamp 9 https://www.infineon.com/dgdl/iraudamp9 ... 9aee022bff
Si tratta di un 1700W su 2 Ohm con THD 0,049% alla potenza di 500W, che per arrivare ad una THD di 1% deve erogare 1250W ...
Si trova cercando in rete L30D a circa 30€ (mono).
Io finora non avevo mai preso seriamente in considerazione i classe D, ma guardando alle curve presentate nel datasheet sinceramente comincio a guardarli con un certo interesse.
IR per certi aspetti è una garanzia, perché oltre a produrre i driver (IRS2092) ed anche i MOSFET, ha pubblicato i progetti per il loro utilizzo al massimo delle prestazioni.
I progetti completi si trovano nel sito infineon e vanno soto il nome di iraudamp.
Quello più interessante è probabilmente il 7s-150 che trovate qui: https://www.infineon.com/dgdl/iraudamp7 ... 9ad5ba2bf9
Si tratta di un 125W su 8 Ohm, 250W su 4 Ohm. La potenza raddoppia se utilizzato a ponte, ma non ne è previsto l'uso su carichi da 4 Ohm e questo secondo me è troppo limitante.
I moduli già montati (mono) si trovano con due layout diversi, il L15D costa sui 20€ (Cina) e il L15DX2 che usa lo stesso identico layout proposto da IR, al prezzo di 50/60€ (due canali).
Basta cercare online L15D e L15DX2 oppure iraudamp 7s.
Io preferirei il L15DX2 che rispetta totalmente il progetto IR, con una THD di 0,008% (a 1kHz) alla potenza di 100W.
Ha già integrata la protezione da sovraccarico, mentre si realizza esternamente la protezione del carico dalla DC, la protezione termica e numerose altre protezioni.
Non produce click e POP quindi pare che non necessiti del relè di ritardo per il collegamento del carico all'accensione/spegnimento.
E per chi non si accontenta esiste la versione iraudamp 9 https://www.infineon.com/dgdl/iraudamp9 ... 9aee022bff
Si tratta di un 1700W su 2 Ohm con THD 0,049% alla potenza di 500W, che per arrivare ad una THD di 1% deve erogare 1250W ...
Si trova cercando in rete L30D a circa 30€ (mono).
Io finora non avevo mai preso seriamente in considerazione i classe D, ma guardando alle curve presentate nel datasheet sinceramente comincio a guardarli con un certo interesse.
stefano
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
La distorsione bassa è una cosa buona ma non è una condizione sufficiente.
Uno dei limiti della classe D è la dipendenza della risposta in frequenza dal carico come si vede qui:
Su 8 Ohm la risposta presenta un picco tra 20 e 30khz che potrebbe rivelarsi fastidioso con un tweeter con cupola in metallo che già abbia un picco nella stessa regione di frequenze (produce intermodulazione in banda udibile).
Non tutti gli ampli in classe D hanno questo comportamento.
Una altra possibile caratteristica, che alcuni ampli in classe D hanno, è la tendenza alla instabilità su carichi bassi (inferiori a 4 ohm). Ricordo che un diffusore da "8 Ohm nominali" può avere un minimo a 6.4 Ohm mentre uno da "4 Ohm nominali" può avere un minimo a 3.2 Ohm. Non sempre i diffusori rispettano questi limiti (che sono richesti dalla normativa IEC) e si trovano diffusori da 8 ohm nominali con minimi sotto i 3 Ohm. Ci vuole quindi cautela.
Se un amplificatore oscilla ... brucia il tweeter.
Gli amplificatori in classe D sono molto utili per pilotare woofer o sub-woofer in sistemi amplificati (senza cross-over passivo) e con carichi "alti" dove lavorano al meglio (perchè devono erogare poca corrente). Quelli adatti a lavorare su tutta la banda audio (da 20 a 20000 Hz) e che non cambiano risposta con il carico esistono ma temo costino più di 20€ o anche 50€.
Uno dei limiti della classe D è la dipendenza della risposta in frequenza dal carico come si vede qui:
Su 8 Ohm la risposta presenta un picco tra 20 e 30khz che potrebbe rivelarsi fastidioso con un tweeter con cupola in metallo che già abbia un picco nella stessa regione di frequenze (produce intermodulazione in banda udibile).
Non tutti gli ampli in classe D hanno questo comportamento.
Una altra possibile caratteristica, che alcuni ampli in classe D hanno, è la tendenza alla instabilità su carichi bassi (inferiori a 4 ohm). Ricordo che un diffusore da "8 Ohm nominali" può avere un minimo a 6.4 Ohm mentre uno da "4 Ohm nominali" può avere un minimo a 3.2 Ohm. Non sempre i diffusori rispettano questi limiti (che sono richesti dalla normativa IEC) e si trovano diffusori da 8 ohm nominali con minimi sotto i 3 Ohm. Ci vuole quindi cautela.
Se un amplificatore oscilla ... brucia il tweeter.
Gli amplificatori in classe D sono molto utili per pilotare woofer o sub-woofer in sistemi amplificati (senza cross-over passivo) e con carichi "alti" dove lavorano al meglio (perchè devono erogare poca corrente). Quelli adatti a lavorare su tutta la banda audio (da 20 a 20000 Hz) e che non cambiano risposta con il carico esistono ma temo costino più di 20€ o anche 50€.
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Avevo notato anch'io quel comportamento alle alte frequenze. Se fosse limitato ai 2 dB che si vedono a 25 kHz probabilmente non sarebbe così grave.
Tuttavia quello che più sarebbe da indagare è perché non viene preso in considerazione un carico sotto i 4 Ohm.
Ho una coppia di Infinity serie K, dichiarate per 8 Ohm, che ad alcune frequenze scendono a 3 Ohm ...
Gli amplificatori lineari (a prezzo più contenuto) offrono prestazioni migliori, e hanno comportamenti molto più omogenei e prevedibili.
A meno che non abbiano problemi di instabilità, ma in tal caso è proprio il progetto ad essere sbagliato, perché non è stato mantenuto un adeguato margine dalla soglia del comportamento instabile.
Per esempio il L15 viene dichiarato:
Power: 150W 8R, 300W 4R, 600W 2R. (+ -55V power supply)
Frequency response range: 5 HZ -0.1DB, 250K HZ -3DB
Frequency response test:
10HZ-30 K HZ -0.05 DB
SR> 20V / US
THD> 0.02% 150W 8R. A weighting
SNR> 97DB
E si trova a 20 €
Tuttavia quello che più sarebbe da indagare è perché non viene preso in considerazione un carico sotto i 4 Ohm.
Ho una coppia di Infinity serie K, dichiarate per 8 Ohm, che ad alcune frequenze scendono a 3 Ohm ...
Gli amplificatori lineari (a prezzo più contenuto) offrono prestazioni migliori, e hanno comportamenti molto più omogenei e prevedibili.
A meno che non abbiano problemi di instabilità, ma in tal caso è proprio il progetto ad essere sbagliato, perché non è stato mantenuto un adeguato margine dalla soglia del comportamento instabile.
Per esempio il L15 viene dichiarato:
Power: 150W 8R, 300W 4R, 600W 2R. (+ -55V power supply)
Frequency response range: 5 HZ -0.1DB, 250K HZ -3DB
Frequency response test:
10HZ-30 K HZ -0.05 DB
SR> 20V / US
THD> 0.02% 150W 8R. A weighting
SNR> 97DB
E si trova a 20 €
stefano
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Re: un Kit con larga banda e sub woofer
Ovviamente il costo finale è ben lontano da 20 euro.
Trasformatori audio, retificatori, protezioni, case con dissipatori ... finiscono per essere il costo principale. E la loro qualità non è ininfluente, soprattutto negli amplificatori lineari.
Trasformatori audio, retificatori, protezioni, case con dissipatori ... finiscono per essere il costo principale. E la loro qualità non è ininfluente, soprattutto negli amplificatori lineari.
stefano
Chi c’è in linea
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