Hifi
Inviato: 10/12/2020, 15:04
Alta fedeltà
Eggià, uno più uno più uno....fa un milione tanto ehhhh.
Tanto rispetto a cosa, ci aggiungo al numero che tu ottieni un milione e sono andato moolto avanti.
Beh dipende da dove tu ti sei fermato, se era un milione ho fatto il doppio, ma se era un miliardo ho fatto solo un piccolo passettino.
Ingannevole eh sta cosa dell’altezza della fedeltà, ma pure di più.
Fedeltà rispetto a cosa? bla bla, poi andate ad ascoltare i diffusori e suonano tutti diversi, e allora?
O che ne buttate il 99. % nel secchiello degli infedeli o che li sdoganate tuuuutti eppure stavano nell’annuario hifi, nei negozi.
Un tempo era più semplice, audio diviso da video, pc manco esisteva, cuffiette walkman, cuffie stax, koss, sennheiser per la sera, stop.
E il bello di questa semplicità era che funzionava e i numeri erano umani, un milione, tre milioni, 100milioni Mai.
Oggi invece con un rapporto 1935.27 a 1 il centomila appare carta straccia, i tre milioni sono solo 1500€, e già ehhh ci aggiungo appena 1500 e ho detto il doppio.
Ma il brutto della complessità è che se un tempo chi voleva ascoltare la musica si dirigeva verso una soluzione semplice, ampli casse giradischi, e un impiantino sicuramente hifi era già fatto con duemilioni dischi cuffie incluse, oggi no.
Oggi lo stesso impiantino viene solo mille euro, e come si fa a sentire bene? Ehhhhhh potenza dei numeri.
Ma pure il sistema si è complicato, ce vole er dac, er pc, er mic, er web, er dirac, ...
Bartolomeo aloia, che non si definisce un audiofilo, ha comunque un impianto vintage che sostiene non inferiore a molti di quelli che ci sono in commercio, molti diffusori attualmente in circolazione sono in effetti mooolto somiglianti a quelli dello scorso millennio, e non parliamo di elettroniche perchè allora si vince facile con un valvolare ma anche non.
Il guaio è che gli anni passano per tutti, per la tecnologia pure, ma non è detto che le soluzioni moderne siano superiori, e vagliela a spiegare l’hifi a uno che cresce a pubblicità e intorti se ci riesci.
Hifi è poi affine alla ricerca della perfezione.
Chiaro che è una chimera, chiaro che ci si deve fermare perchè all’infinito non ci arrivi, ma almeno sappi che questa ricerca la puoi iniziare con una sorgente un ampli e un paio di diffusori, e li si tratta di trovare il giusto compromesso, ma da li deve iniziare e prenderti il tuo tempo.
Non ci vuole il pc, il notebook, il dirac, i cavi esoterici, e altre amenità, ci vuole solo la passione e la pazienza di combinare tre cose al meglio.
Se non vi è ricerca di perfezione ma solo di riprodurre alla meno peggio prendetevi altro, costa meno ed è più portatile, meno impegnativo, e non autocostruite perchè per quello non solo ci vuole ancora più passione, più ricerca, più pazienza, ma anche dei soldi, dello studio, e la voglia e l’umiltà di imparare.
Amen.
Eggià, uno più uno più uno....fa un milione tanto ehhhh.
Tanto rispetto a cosa, ci aggiungo al numero che tu ottieni un milione e sono andato moolto avanti.
Beh dipende da dove tu ti sei fermato, se era un milione ho fatto il doppio, ma se era un miliardo ho fatto solo un piccolo passettino.
Ingannevole eh sta cosa dell’altezza della fedeltà, ma pure di più.
Fedeltà rispetto a cosa? bla bla, poi andate ad ascoltare i diffusori e suonano tutti diversi, e allora?
O che ne buttate il 99. % nel secchiello degli infedeli o che li sdoganate tuuuutti eppure stavano nell’annuario hifi, nei negozi.
Un tempo era più semplice, audio diviso da video, pc manco esisteva, cuffiette walkman, cuffie stax, koss, sennheiser per la sera, stop.
E il bello di questa semplicità era che funzionava e i numeri erano umani, un milione, tre milioni, 100milioni Mai.
Oggi invece con un rapporto 1935.27 a 1 il centomila appare carta straccia, i tre milioni sono solo 1500€, e già ehhh ci aggiungo appena 1500 e ho detto il doppio.
Ma il brutto della complessità è che se un tempo chi voleva ascoltare la musica si dirigeva verso una soluzione semplice, ampli casse giradischi, e un impiantino sicuramente hifi era già fatto con duemilioni dischi cuffie incluse, oggi no.
Oggi lo stesso impiantino viene solo mille euro, e come si fa a sentire bene? Ehhhhhh potenza dei numeri.
Ma pure il sistema si è complicato, ce vole er dac, er pc, er mic, er web, er dirac, ...
Bartolomeo aloia, che non si definisce un audiofilo, ha comunque un impianto vintage che sostiene non inferiore a molti di quelli che ci sono in commercio, molti diffusori attualmente in circolazione sono in effetti mooolto somiglianti a quelli dello scorso millennio, e non parliamo di elettroniche perchè allora si vince facile con un valvolare ma anche non.
Il guaio è che gli anni passano per tutti, per la tecnologia pure, ma non è detto che le soluzioni moderne siano superiori, e vagliela a spiegare l’hifi a uno che cresce a pubblicità e intorti se ci riesci.
Hifi è poi affine alla ricerca della perfezione.
Chiaro che è una chimera, chiaro che ci si deve fermare perchè all’infinito non ci arrivi, ma almeno sappi che questa ricerca la puoi iniziare con una sorgente un ampli e un paio di diffusori, e li si tratta di trovare il giusto compromesso, ma da li deve iniziare e prenderti il tuo tempo.
Non ci vuole il pc, il notebook, il dirac, i cavi esoterici, e altre amenità, ci vuole solo la passione e la pazienza di combinare tre cose al meglio.
Se non vi è ricerca di perfezione ma solo di riprodurre alla meno peggio prendetevi altro, costa meno ed è più portatile, meno impegnativo, e non autocostruite perchè per quello non solo ci vuole ancora più passione, più ricerca, più pazienza, ma anche dei soldi, dello studio, e la voglia e l’umiltà di imparare.
Amen.