virman71 ha scritto: ↑10/02/2021, 21:03
Scusami,che vantaggi avresti ad impostare un guadagno del filtro a 6 db invece che magari a 1 o addirittura a zero?
Te lo chiedo perchè io uso sempre valori bassissimi di guadagno....
Magari mi sbaglio, ma io so che col guadagno del filtro imposti di quanto deve incrementare o diminuire le singole frequenze d'intervento affinchè la risposta finale sia la più lineare possibile, o comunque la più vicina possibile alla target.
Ho detto una c....ata?
Sul discorso del settaggio relativo alla fase iniziale e finale di calcolo del range che userà DRC per definire il livello che avrà il filtro, sono d'accordo con Roby2k.
Sul guadagno: forzando il guadagno si va a compensare maggiormente la decompressione dei buchi, tuttavia il sistema è ben strutturato poichè lo stesso DRC fissa "dei paletti" ragionevoli sulla compensazione stessa...vale a dire: il guadagno s'incrementa, ma non all'impazzata nel caso in cui un utente si mettesse a smanettare con richieste molto elevate.
La funzione psicoacustica non è strutturata semplicemente facendo prendere una determinata forma "calante" alla risposta, c'è uno studio sull'inviluppo particolarmente complesso che include la forma della risposta e in particolare i picchi nella risposta...nonchè in quale segmento di risposta ricadono.
Dunque a seconda della forma della risposta in frequenza, verrà generata una determinata curva psicoacustica.
Tom,quindi si potrebbe provare a settare il guadagno ad un valore, diciamo, massimo fino ad avere un riscontro effettivo della linearizzazione,sia come decompressione che come compressione?
I migliori risultati si ottengono con un guadagno minimo o nullo.
Preferisco il lavoro del DRC nel momento in cui va a migliorare il fattore di merito dei buchi in frequenza.
In pratica bisognerebbe scegliere un opzione che verte piu a stringere i buchi (in modo che passano inosservati al sistema uditivo) che a compensarli in modo "selvaggio".
Le due cose (fattore di merito e ampiezza) possono diventare complementari e sinergiche, tuttavia serve sempre una opportuna valutazione in modo che si possa correggere il meno possibile, ma con la massima efficacia percepita.
Per operare sulla realizzazione del filtro inizierei con un guadagno nullo, e agirei sui profili del filtro e il segmento di correzione in fase interessato.
Concentrare maggiormente la correzione in fase entro la frequenza in cui dominano i modo è la scelta piu oculata.
Sul campo diffuso basta linearizzare la risposta senza forzare sulla fase, ne guadagna la diminuzione degli errori e l'ampiezza dello sweet spot.
virman71 ha scritto: ↑11/02/2021, 13:12
....ho provato fino a 6 db di guadagno.I risultati da me non sono buoni con un guadagno così alto,nettamente meglio 1 oppure 0...
TomCapraro ha scritto: ↑11/02/2021, 13:54
I migliori risultati si ottengono con un guadagno minimo o nullo.
Preferisco il lavoro del DRC nel momento in cui va a migliorare il fattore di merito dei buchi in frequenza.
In pratica bisognerebbe scegliere un opzione che verte piu a stringere i buchi (in modo che passano inosservati al sistema uditivo) che a compensarli in modo "selvaggio".
Le due cose (fattore di merito e ampiezza) possono diventare complementari e sinergiche, tuttavia serve sempre una opportuna valutazione in modo che si possa correggere il meno possibile, ma con la massima efficacia percepita.
Per operare sulla realizzazione del filtro inizierei con un guadagno nullo, e agirei sui profili del filtro e il segmento di correzione in fase interessato.
Concentrare maggiormente la correzione in fase entro la frequenza in cui dominano i modo è la scelta piu oculata.
Sul campo diffuso basta linearizzare la risposta senza forzare sulla fase, ne guadagna la diminuzione degli errori e l'ampiezza dello sweet spot.
diciamo che ho capito solo che bisogna ridurre il guadagno....ok
per il resto la vedo un pò dura
un "picco" o un "buco" viene in genere caratterizzato con il Q. Il Q rappresenta il rapporto tra la ampiezza e la larghezza di un picco o buco. Un Q alto significa un picco alto e stretto, un Q basso indica un picco (o meglio una "pancia") bassa ma molto larga http://mariobon.com/Glossario/___Q_DI/Q ... allelo.bmp
Il mio Impianto: Ampli autocostruito basato su moduli M50SE Diffusori 3 vie autocostruiti 2x Sub 12" dayton audio autocostruito Mini DSP flex eight per sistema multiamplificato
TomCapraro ha scritto: ↑11/02/2021, 13:54
Per operare sulla realizzazione del filtro inizierei con un guadagno nullo, e agirei sui profili del filtro e il segmento di correzione in fase interessato.
Concentrare maggiormente la correzione in fase entro la frequenza in cui dominano i modo è la scelta piu oculata.
Sul campo diffuso basta linearizzare la risposta senza forzare sulla fase, ne guadagna la diminuzione degli errori e l'ampiezza dello sweet spot.
Per il segmento di correzione in fase si agisce quindi su Window exponent?
Agire sui profili del filtro significa scegliere tra soft-normal-insane, ecc...?
paolo.pasinetti ha scritto: ↑12/02/2021, 10:32
Per il segmento di correzione in fase si agisce quindi su Window exponent?
Agire sui profili del filtro significa scegliere tra soft-normal-insane, ecc...?