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Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 04/05/2021, 22:06
da paolo.pasinetti
Ciao a tutti,
sto tentando di "costruire" o forse meglio dire "assemblare" un amplificatore in classe AB, basato su modulo MX50SE.

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L'obiettivo che mi sono preposto è quello di migliorare le prestazioni dell'attuale sinto ampli yamaha home teather che sto utilizzando.
Al momento ho fatto delle prime prove di accensione utilizzando un alimentatore da laboratorio e alimentando i moduli a +-40V

I moduli funzionano e qui di seguito riporto alcune misure fatte sul carico (8 ohm resistivi) a 1 Khz appena prima del clipping:

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questa invece un'onda quadra:

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Al momento il primo problema che riscontro è un rumore di fondo se ci collego un'uscita cuffie del telefono o del PC. Il guadagno dell'ampli dovrebbe essere di circa 34 cioè dovrebbe clippare a circa 1.2V di ingresso.

Mi piacerebbe capire che tipo di misure fare per "tastare" la bontà dell'ampli.

Attendo vostri commenti e opinioni

grazie mile :D

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 05/05/2021, 14:08
da MarioBon
quello che caratterizza di più un amplificatore sono le prestazioni al variare del carico ed in particolare il carico capacitivo.
il carico di una Martin Logan equivale ad un condensatore da 47 uF (quarantasette micro) con in serie un resistore da mezzo Ohm. Su carico reattivo la transizione da classe A a classe B si sposta. Anche senza usare un carico così estremo dovresti usare come carico dei resistori da 8, 4 e 2 Ohm e misurare la potenza massima. Purtroppo servono dei resistori di potenza adeguata (corazzati e montati su un dissipatore). Poi c'è il fattore di smorzamento e infine la distorsione sia armonica che di intermodulazione.

L'alternativa è finire il montaggio e ascoltare il risultato utilizzando il criterio "mi piace" "non mi piace". Se non piace evidentemente si dovrà cambiare qualche cosa e quindi serviranno misure, simulazioni, ecc.
La prima cosa da studiare bene sono le protezioni però serve lo schema.

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 05/05/2021, 18:01
da paolo.pasinetti
Ciao Mario,
e grazie per i preziosi commenti.

Parto dalle cose facili, e magari ripeto una misura con carico da 4 ohm resistivo (forse ce la facio con 2 ohm, se sono sufficientemente veloce a fare la misura :D ). Sto usando una resistenza tipo questa:

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Proverò poi a misurare il fattore di smorzamento su 8 ohm. Credo che da qualche parte ho visto come fare.

Per le distorsioni magari vediamo più avanti.

Cosa interndi per protezioni?
Dal punto di vista del progetto ho previsto una schedina di ritardo accensione altoparlanti che dovrebbe conenttere gli AP qualche secondo dopo l'accensione.
Non ho pensato ancora a mettere fusibili. Si mettono sulla linea 220 e sull'uscita dell'alimentatore?

Questo lo schema del solo finale:
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Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 05/05/2021, 19:01
da superdeath1978
multi amplifica ed avrai meno problemi di carico, grazie Mario della spiegazione :ugeek:

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 05/05/2021, 22:36
da paolo.pasinetti
superdeath1978 ha scritto: 05/05/2021, 19:01 multi amplifica ed avrai meno problemi di carico, grazie Mario della spiegazione :ugeek:
Quello è l’obiettivo ;)
Un passo per volta, ora vediamo di farlo funzionare e di capirci qualcosa :mrgreen:

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 06/05/2021, 19:53
da MarioBon
paolo.pasinetti ha scritto: 05/05/2021, 18:01 .....
Questo lo schema del solo finale:
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sembra che il guadagno ad anello aperto sia alto ed è presente una compensazione a polo dominante. Il fattore di smorzamento dovrebbe essere alto ma dipendere dalla frequenza anche se questa dipendenza sarà "mascherata" dalla rete di Zobel (che potrebbe anche non essere necessaria).
A parte di due diodi contropolarizzati in parallelo all'uscita non vedo protezioni. Gli stadi di guadagno in tensione sono alimentati più bassi dei finali e questo previene il clipping "profondo".
Non capisco a cosa servano C14 e R30 che sembrano cortocircuitati. Forse c'è un piccolo errore nello schema,

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Stai attento ai cortocircuiti perchè saranno fatali
in compenso, entro i limiti di corrente erogata, potrebbe suonare anche bene. Mi sembra adatto a carichi non bassi e non capacitivi. Se i diffusori hanno i tweeter a cupola proverei a togliere la rete di zobel.

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 06/05/2021, 22:18
da paolo.pasinetti
Grazie Mario,
Come protezione ho comprato una schedina che dovrebbe proteggere gli AP con un ritardo di accensione, dovrebbe anche aprire il circuito degli AP in caso di tensione DC in uscita e anche sovraccarico. la devo ancora provare per capire come funziona.
La scheda è basata su questo chip

http://www.tecnotre.it/audio/tecnica/upc1237.pdf

Hai altri suggerimenti?

I diffusori hanno medio a cupola e tweeter a nastro.

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 07/05/2021, 16:53
da MarioBon
I tweeter a nastro, di solito, presentano un carico resistivo quindi la rete di zobel potrebbe non servire.
La scheda che hai scelto isola gli altoparlanti con dei relè che sono in serie al carico quindi scegli dei relè con una resistenza di contatto molto bassa per non sacrificare il fattore di smorzamento e che sopportino la corrente che serve.
Anche il tempo di apertura ha la sua importanza (e va confrontato con i tempi di interruzione dei fusibili rapidi).

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 21/05/2021, 18:18
da paolo.pasinetti
Sto per acquistare un DAC da collegare all'ampli (topping D50s).Prima usavo il DAC interno del vecchio ampli.
Il topping D50 ha un'uscita 2V rms, che si dovrebbe sposare con la sensibilità in igresso del modulo MX50 che dovrebbe essere di 1.2V (fattore di amplificazione circa 34)

Per abbinare al meglio i due dispositivi, si potrebbe pensare di modificare il partitore resistivo in ingresso?

Re: Primo Amplificatore Autocostruito

Inviato: 28/06/2021, 14:29
da kalos
Al momento il primo problema che riscontro è un rumore di fondo se ci collego un'uscita cuffie del telefono o del PC
Se lo senti al massimo volume e solo con le cuffie (non con i diffusori) direi che già un ottimo risultato.
Prova a cortocircuitare l'ingresso e guarda se diminuisce ulteriormente, quindi regolati di conseguenza.
Normalmente ridurre l'impedenza d'ingresso riduce anche il rumore in uscita, naturalmente rispettando il carico minimo accetto in uscita dal pre