SOFT START
L'uso di un soft start è utile per evitare l'elevata corrente di spunto che può verificarsi all'accensione.
E un evento per niente trascurabile nei trasformatori che hanno potenze nominali così elevate.
Si verifica quando all'accensione, la tensione di rete e la magnetizzazione del nucleo del trasformatore non sono coerenti.
Il transitorio spinge il nucleo in saturazione richiedendo una grande quantità di corrente nel primario del trasformatore, anche decine di volte superiore alla corrente nominale.
Questo crea una sovracorrente nell'interruttore di accensione e facilmente può bruciare il fusibile di protezione dell'amplificatore.
Non ultimo potrebbe anche far saltare l'interruttore magnetotermico di casa.
Un modo efficace per contenere il problema è l'utilizzo di un soft start, che mette in serie al trasformatore degli NTC.
Gli NTC sono delle resistenze che diminuiscono il loro valore con l'aumentare della temperatura.
All'accensione il trasformatore si troverà una resistenza in serie che limita la corrente, consentendo una graduale magnetizzazione del nucleo.
Dopo alcune frazioni di secondo la resistenza degli NTC sarà notevolmente diminuita a causa dell'aumento di temperatura provocato dalla corrente, quindi un relè cortocircuiterà gli NTC e inserirà il trasformatore in rete come se il soft start non esistesse più.
Si trovano disponibili diversi moduli soft start premontati, principalmente di due tipi riconoscibili dalla presenza di uno o due relè.
Entrambi richiedono una bassa tensione, ricavata da quella di rete, per il circuito di ritardo del relè.
Quelli con due relè utilizzano il primo di questi per accendere il sistema e il secondo per cortocircuitare gli NTC dopo circa 3 secondi.
Il vantaggio di questi è che l'interruttore di accensione lavora a bassa tensione e con correnti trascurabili, lo svantaggio è che la bassa tensione richiesta per alimentare il modulo deve sempre essere presente.
Quindi l'amplificatore non risulterebbe mai completamente sconnesso dalla rete anche quando è spento.
Se utilizzate questo tipo di soft start, evitate assolutamente quelli che ottengono la bassa tensione sfruttando la reattanza di un condensatore in serie. Alla lunga il dielettrico di questi condensatori (spesso con tensioni massime poco al di sopra di quella di rete) si deteriora e la conseguenza è la fusione se non addirittura l'esplosione del condensatore.
Evitate anche quelli che ottengono la bassa tensione con un alimentatore switching, il quale genera dei disturbi di rete già all'interno dell'amplificatore.
Vi consiglio quindi di utilizzare quelli con tradizionali trasformatori, generalmente incapsulati.
Quelli con un solo relè richiedono che l'interruttore di rete sia esterno e posto prima del modulo, quindi dovrà essere un buon interruttore a tensione di rete. Il relè viene utilizzato per cortocircuitare gli NTC dopo tre secondi.
Hanno il vantaggio di non avere la bassa tensione sempre presente, quindi l'amplificatore risulterà scollegato dalla rete quando spento.
Hanno lo svantaggio di richiedere un interruttore che sopporti una corrente pari (meglio superiore) alla corrente massima assorbita.
Tuttavia il soft start, limitando la corrente di spunto, non comporterà all'interruttore una eccessiva extracorrente al momento dell'inserzione.
Anche per questi valgono i criteri di scelta visti precedentemente per l'alimentazione a bassa tensione.
Io ho scelto questo ultimo tipo e ho fatto una piccola modifica, rimuovendo il condensatore di alimentazione, ed alimentando il modulo esternamente con un piccolo trasformatore da 18 Vac. Di questo ne parlerò a parte.
Sono disponibili soft start per carichi da 1000W a salire, a seconda di quanti NTC sono utilizzati (in serie/parallelo).
Qui non vale il principio che più alto sarà il carico sopportabile meglio è, perché degli NTC utilizzati con correnti basse finiranno per non riscaldarsi a sufficienza e diminuire adeguatamente la loro resistenza prima dei tre secondi fatidici.
Io ne ho scelto uno da 3000W e ho ridotto e ricollegato diversamente gli NTC adattandoli al mio caso.
Con il mio trasformatore da 1200VA, che al momento dell'accensione sicuramente non si trova già a pieno carico, ho messo 4 NTC 5D-20 in serie.
Queste sono le tensioni di secondario all'accensione, con e senza soft start.
Da notare che il soft start, inserendo gradualmente il carico, agisce positivamente anche sui diodi rettificatori della tensione di secondario, che potranno caricare gradualmente le grosse capacità di filtro evitando elevate correnti impulsive.