Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

divagazioni e altre questioni non strettamente tecniche ma sempre riguardanti Fabrizio Calabrese
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Grisulea
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#491 Messaggio da Grisulea »

TomCapraro ha scritto: 08/09/2022, 15:03
Grisulea ha scritto: 08/09/2022, 13:30 Anche senza scomodare il gatto ecco un diffusore commerciale in normale salotto. Nulla da fare, è migliore del largabanda, la rif viene replicata col passare del tempo e tiene bene fino ad oltre 6000 hz. Solo in tempo di decadimento è leggermente più alto.

...occhio che "tenere bene fino ad oltre 6000hz piuttosto che tenere bene fino a 2000hz" non è un indice di qualità migliore, ma soltanto del rapporto tra indice di direttività della sorgente in relazione al campo diffuso e quanto questo incide a livello di decadimento. (per assorbimento acustico)
Un esempio: se il largabanda perde alle medioalte-alte 50dB in 160ms e questo lo inserisci dentro la sala degli specchi, ritornerà un righello anche dopo i 2000hz.
La misura del decadimento (Delay) non si presta bene per valutare il reale decadimento in ambiente, per quello meglio usare lo spettrogramma (o waterfall, che è la stessa faccia della medaglia) perchè 60dB in mezzo secondo (in ambiente) potrebbe perderlo anche un sistema che presenta delay non proprio perfette.
Il delay si presta bene per misurare gli altoparlanti in campo vicino, stimarne la velocità e i residui legati alle microvibrazioni spurie.
Per quanto concerne il nessie possiamo constatare (in base a quel poco che ha postato tola1) che non è, nè un campione di linearità (segnale diretto) nè presenta refrattarietà alle cancellazioni di fase (poichè si manifestano comunque)
Sulla distorsione ci sarà "il trucco" poichè in ambiente (se rilevata a distanza in cui i modi e il campo diffuso prevalgono) non verrebbe fuori quel grafico. (e pure perchè in alcuni punti ci si stacca oltre 80dB...ovvero lo 0,01% di THD, impossibile)
Non sono del tutto d'accordo. Se un sistema, a questa misura, in ambiente normale, presenta un calo drastico già a 2000 hz vuol dire che è molto, molto direttivo. Troppo. Soprattutto incoerente con il resto. Nessie non solo è troppo direttivo, la direttività varia con la frequenza in un continuo su e giù ed il problema è proprio questo. Non tanto quanto cala ed in quanto tempo, ma come. Questa misura in ambiente per quanto mi rigurda potrebbe anche essere l'unica da verificare. Per me è la misura delle misure. Se la rif viene replicata col passare del tempo e flette solo sulle alte quel sistema suona benissimo in gamma medio alta, inutile cercare altro, in particolare se la rif e tendenzialmente piatta nei primi istanti e leggermente calante dopo. E' come ascoltare una cuffia.La timbrica è eccellente e si sente ogni genere di particolare senza che nulla si ponga in evidenza. La sala degli specchi ok ma stiamo commentando grafici di misure reali in ambiente normale. D'accordo spettrogramma o waterfall ma sono grosso modo il rovescio della stessa medaglia se la misura è in ambiente e nel punto di ascolto. Secondo il mio parere, questa misura a gamma intera basta ed avanza per stabilere quanto bene suona un sistema diffusori/ambiente (entro i proprio limiti dinamici). E' veramente impietosa. Per il resto basta guardare la potenza impiegta ed il vd degli altoparlanti utilizzati per completare l'opera. La distorsione, in ambiente, non è correttamente relevabile, già ne parlammo.
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#492 Messaggio da Grisulea »

MarioBon ha scritto: 08/09/2022, 17:42
TomCapraro ha scritto: 08/09/2022, 15:03 ....
Sulla distorsione ci sarà "il trucco" poichè in ambiente (se rilevata a distanza in cui i modi e il campo diffuso prevalgono) non verrebbe fuori quel grafico. (e pure perchè in alcuni punti ci si stacca oltre 80dB...ovvero lo 0,01% di THD, impossibile)
non dimentichiamo che è un dipolo quindi la risposta, fissata una direzione, è come un filtro a pettine. Ad una particolare frequenza ci potrebbe essere interferenza costruttiva per la fondamentare e distruttiva per l'armonica. Quindi lungo specifiche direzioni la distorsione potrebbe anche essere nulla.
E pensare che ha sempre contestato gli array.
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#493 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto: 08/09/2022, 17:42
TomCapraro ha scritto: 08/09/2022, 15:03 ....
Sulla distorsione ci sarà "il trucco" poichè in ambiente (se rilevata a distanza in cui i modi e il campo diffuso prevalgono) non verrebbe fuori quel grafico. (e pure perchè in alcuni punti ci si stacca oltre 80dB...ovvero lo 0,01% di THD, impossibile)
non dimentichiamo che è un dipolo quindi la risposta, fissata una direzione, è come un filtro a pettine. Ad una particolare frequenza ci potrebbe essere interferenza costruttiva per la fondamentare e distruttiva per l'armonica. Quindi lungo specifiche direzioni la distorsione potrebbe anche essere nulla.
Generalmente si, possibile...tuttavia REW (in maniera inaffidabile causa l'impossibilità di poterla rilevare correttamente in locali domestici) "aumenta" la distorsione nelle zone di cancellazione, ovvero: applica la regola del rapporto segnale/disturbo poichè peggiora la dinamica.
Giusto nelle zone di compressione della fondamentale nella misura di tola1 accade il contrario, ovvero scende anche il livello di THD.
Non so perchè ma nelle misure che produce calabrese accadono sempre fenomeni strani.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#494 Messaggio da TomCapraro »

Grisulea ha scritto: 08/09/2022, 18:35

Non sono del tutto d'accordo. Se un sistema, a questa misura, in ambiente normale, presenta un calo drastico già a 2000 hz vuol dire che è molto, molto direttivo. Troppo. Soprattutto incoerente con il resto. Nessie non solo è troppo direttivo, la direttività varia con la frequenza in un continuo su e giù ed il problema è proprio questo. Non tanto quanto cala ed in quanto tempo, ma come. Questa misura in ambiente per quanto mi rigurda potrebbe anche essere l'unica da verificare. Per me è la misura delle misure. Se la rif viene replicata col passare del tempo e flette solo sulle alte quel sistema suona benissimo in gamma medio alta, inutile cercare altro, in particolare se la rif e tendenzialmente piatta nei primi istanti e leggermente calante dopo. E' come ascoltare una cuffia.La timbrica è eccellente e si sente ogni genere di particolare senza che nulla si ponga in evidenza. La sala degli specchi ok ma stiamo commentando grafici di misure reali in ambiente normale. D'accordo spettrogramma o waterfall ma sono grosso modo il rovescio della stessa medaglia se la misura è in ambiente e nel punto di ascolto. Secondo il mio parere, questa misura a gamma intera basta ed avanza per stabilere quanto bene suona un sistema diffusori/ambiente (entro i proprio limiti dinamici). E' veramente impietosa. Per il resto basta guardare la potenza impiegta ed il vd degli altoparlanti utilizzati per completare l'opera. La distorsione, in ambiente, non è correttamente relevabile, già ne parlammo.

Certo, ma c'è sempre una possibilità di renderlo (anche se direttivo) interfacciabile in locali riflettenti e/o a ridosso delle pareti laterali.
Se avesse una maggiore dispersione servirebbe qualcosa (in quei casi) che incrementa la distanza virtuale.
In pratica, i sistemi direttivi trovano applicazione migliore in determinati casi...mentre quelli con maggiore dispersione in altri.
Qui non ne faccio un dramma.
Questione di impiego e di interfacciamento acustico.
Non è che sia una passeggiata per l'utente normale creare il corretto irraggiamento polare, come tenere correttamente il giusto equilibrio tra segnale diretto e segnale riflesso, mantenendo la sorgente "puntiforme" ma con l'amalgama del campo diffuso.
A me ad esempio serviva un diffusore piuttosto direttivo, mentre con altri diffusori ero orientato al pattern dispersivo.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#495 Messaggio da NomeUtente »

Tempo fa, abbiamo fatto un diffusore alla acdc... eppure aveva i suoi estimatori... gente che non si staccava... stava li ad ascostare, per ore... manco gli fregava delle elettroniche che ci stavano attaccate... potevamo pilotarle con l'ampli rotto. Qui state a spaccare il bit a REW e a certificare la robba... buona o cattiva... boh!
finto professionista che non ha coraggio di firmarsi con nome e cognome - anonimo & incompetente & nullita' - il peggiore di tutti - pataccaro difensore di pataccari - feccia maleodorante [cit. "il progettista VERO (since 1972)"]
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#496 Messaggio da TomCapraro »

NomeUtente ha scritto: 08/09/2022, 19:27 Tempo fa, abbiamo fatto un diffusore alla acdc... eppure aveva i suoi estimatori... gente che non si staccava... stava li ad ascostare, per ore... manco gli fregava delle elettroniche che ci stavano attaccate... potevamo pilotarle con l'ampli rotto. Qui state a spaccare il bit a REW e a certificare la robba... buona o cattiva... boh!
traducendo ACDC vuol dire "A CAZ...DI CANE" ? :D
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#497 Messaggio da Grisulea »

TomCapraro ha scritto: 08/09/2022, 19:08
Grisulea ha scritto: 08/09/2022, 18:35

Non sono del tutto d'accordo. Se un sistema, a questa misura, in ambiente normale, presenta un calo drastico già a 2000 hz vuol dire che è molto, molto direttivo. Troppo. Soprattutto incoerente con il resto. Nessie non solo è troppo direttivo, la direttività varia con la frequenza in un continuo su e giù ed il problema è proprio questo. Non tanto quanto cala ed in quanto tempo, ma come. Questa misura in ambiente per quanto mi rigurda potrebbe anche essere l'unica da verificare. Per me è la misura delle misure. Se la rif viene replicata col passare del tempo e flette solo sulle alte quel sistema suona benissimo in gamma medio alta, inutile cercare altro, in particolare se la rif e tendenzialmente piatta nei primi istanti e leggermente calante dopo. E' come ascoltare una cuffia.La timbrica è eccellente e si sente ogni genere di particolare senza che nulla si ponga in evidenza. La sala degli specchi ok ma stiamo commentando grafici di misure reali in ambiente normale. D'accordo spettrogramma o waterfall ma sono grosso modo il rovescio della stessa medaglia se la misura è in ambiente e nel punto di ascolto. Secondo il mio parere, questa misura a gamma intera basta ed avanza per stabilere quanto bene suona un sistema diffusori/ambiente (entro i proprio limiti dinamici). E' veramente impietosa. Per il resto basta guardare la potenza impiegta ed il vd degli altoparlanti utilizzati per completare l'opera. La distorsione, in ambiente, non è correttamente relevabile, già ne parlammo.

Certo, ma c'è sempre una possibilità di renderlo (anche se direttivo) interfacciabile in locali riflettenti e/o a ridosso delle pareti laterali.
Se avesse una maggiore dispersione servirebbe qualcosa (in quei casi) che incrementa la distanza virtuale.
In pratica, i sistemi direttivi trovano applicazione migliore in determinati casi...mentre quelli con maggiore dispersione in altri.
Qui non ne faccio un dramma.
Questione di impiego e di interfacciamento acustico.
Non è che sia una passeggiata per l'utente normale creare il corretto irraggiamento polare, come tenere correttamente il giusto equilibrio tra segnale diretto e segnale riflesso, mantenendo la sorgente "puntiforme" ma con l'amalgama del campo diffuso.
A me ad esempio serviva un diffusore piuttosto direttivo, mentre con altri diffusori ero orientato al pattern dispersivo.
certo che può essere direttivo, in locali molto riflettenti è un vantaggio, vicino alle pareti è un vantaggio, ma deve essere coerente, altrimenti succede quel che si è visto, che la rif varia al variare del tempo in modo incoerente. Un po sale un po scende ed un po precipita producendo il classico suono da largabanda con conetto che piace fin che si vuole ma è sbagliato, medioso. Li ho rincorsi per anni cercando di farli suonare bene, non quello che garbava loro ma anche altro. impossibile, ci vuole un woofer ed un tw. A quel punto a cosa serve il largabana. Poi entrai in un negozio per sentire l'ennesima meraviglia e mi imbattei casualmente in un sistema altec. I largabanda finirono direttamente nel dimenticatoio.
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#498 Messaggio da TomCapraro »

Luc, sai bene quanta stima nutro per il "progettista", però, se osservi bene come è rappresentato il grafico e quanta incoerenza c'è nella risposta sul delay, non è affatto malaccio.
Considera che le variazioni di risposta al delay (come per tutte le altre funzioni di decadimento) non fanno altro che fornire la zona di "persistenza acustica" ovvero: in alcuni segmenti l'acustica (al variare del tempo/frequenza) presenta una leggera difformità sul coefficiente di assorbimento...per quello cambia la risposta, non perchè è da buttare nell'immondizia questo o sistemi simili.
Considera anche i tempi di integrazione dell'orecchio, anche in relazione alla frequenza...dunque dove siamo selettivi e sensibili e dove tutto passa (psicoacusticamente) "inosservato".
Per quel che ho potuto capire è un sistema come altri, come dire: se prendiamo un sistemino normale (che magari va pure meglio...) con l'aggiunta di un subwoofer adatto, avremmo realizzato l'accoppiata.
Se calabrese ha affermato che quel sistema non soffre dei classici problemi di natura acustica (specie alle basse) non ha detto la verità poichè i buchi ci sono ugualmente...tutto qui...
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#499 Messaggio da Grisulea »

TomCapraro ha scritto: 08/09/2022, 20:02 Luc, sai bene quanta stima nutro per il "progettista", però, se osservi bene come è rappresentato il grafico e quanta incoerenza c'è nella risposta sul delay, non è affatto malaccio.
Considera che le variazioni di risposta al delay (come per tutte le altre funzioni di decadimento) non fanno altro che fornire la zona di "persistenza acustica" ovvero: in alcuni segmenti l'acustica (al variare del tempo/frequenza) presenta una leggera difformità sul coefficiente di assorbimento...per quello cambia la risposta, non perchè è da buttare nell'immondizia questo o sistemi simili.
Considera anche i tempi di integrazione dell'orecchio, anche in relazione alla frequenza...dunque dove siamo selettivi e sensibili e dove tutto passa (psicoacusticamente) "inosservato".
Per quel che ho potuto capire è un sistema come altri, come dire: se prendiamo un sistemino normale (che magari va pure meglio...) con l'aggiunta di un subwoofer adatto, avremmo realizzato l'accoppiata.
Se calabrese ha affermato che quel sistema non soffre dei classici problemi di natura acustica (specie alle basse) non ha detto la verità poichè i buchi ci sono ugualmente...tutto qui...

non solo non è malaccio, è buono, sono stato il primo a dirlo ma non concordo sul fatto che siano variazioni del coefficiente di assorbimento. I picchi che compaiono in gamma media per me sono difetti del bicono. l'assorbimento in generale aumenta con la frequenza, difficile che scenda.
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Re: Fabrizio Calabrese e i problemi di Nessie

#500 Messaggio da TomCapraro »

Grisulea ha scritto: 08/09/2022, 20:27 non solo non è malaccio, è buono, sono stato il primo a dirlo ma non concordo sul fatto che siano variazioni del coefficiente di assorbimento. I picchi che compaiono in gamma media per me sono difetti del bicono. l'assorbimento in generale aumenta con la frequenza, difficile che scenda.
A me sembra invece che, visto che scaturiscono dopo circa i 70ms, (a 1,8 khz) i difetti del bicono dovrebbero comparire anche un po prima.
Dunque ipotizzo piu l'influenza acustica che altro.
saluti, Tom
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