Pareti ed esaltazione della gamma bassa

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gioro
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Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#1 Messaggio da gioro »

Buona sera
avrei un quesito tecnico da porre, leggo da più parti che ogni parete comporta un aumento del livello della gamma bassa di 6dB quando si pone la cassa acustica in sua prossimità, ricordo però che negli anni 70 (si, sono vecchio) gli studi fatti in AR prevedevano sulla AR10 pi greco un controllo che incideva per 3dB a passo in funzione della disposizione delle casse. Idem leggendo alcuni articoli di Allison su vecchie riviste si parla sempre di incidenza massima di 3 dB a parete, il signor Bon potrebbe chiarirmi questo argomento? Si tratta di 3 o di 6dB per ciascuna parete?
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#2 Messaggio da MarioBon »

3 dB sono il massimo incremento della potenza acustica misurabile nel punto di ascolto quando la sorgente è posta in prossimità di una parete riflettente (rispetto alla spazio libero).
Tale incremento non va conteggiato nel rendimento della sorgente perché il rendimento, per definizione, è calcolato nello spazio libero. Conteggiando l'effetto delle pareti nel rendimento lo si moltiplica fino a 8 volte (sorgente in angolo):
il 5% diventa il 40%.
il 10% diventa il 80%.
Rendimenti maggiori del 50% sono fantascienza. Per un sistema chiuso il massimo rendimento teorico è del 25%.

Una parete genera una sorgente virtuale.
6 dB è il massimo incremento del livello SPL che si registra nel punto di ascolto quando la sorgente è posta in prossimità di una parete riflettente e non diffondente (sovrapposizione di 2 sorgente: reale + virtuale => max 6 dB). Dato che la distanza dalla sorgente reale e dalla sorgente virtuale è diversa e dato che la superficie è sempre un po assorbente, l'incremento SPL è inferiore a 6 dB

Il cosiddetto problema delle tre pareti riguarda solo per chi abita all'aperto (alla confluenza di tre pareti infinite non si formano onde stazionarie). In un ambiente domestico chiuso le pareti sono di solito 6 e tra esse si formano le onde stazionarie. In tal caso la potenza acustica erogata dalla sorgente è sempre quella emessa in campo libero mentre l'SPL è il risultato della sovrapposizione di tute le sorgenti reali e virtuali presenti nell'ambiente ed in alcuni punti e per certe frequenze può superare di 20 dB il livello SPL ottenuto nello spaio libero).

Nella relazione che lega il livello SPL alla potenza acustica generati dalla stessa sorgente figura il fattore di direttività Q, Questo spiega, anche dal punto di vista analitico, perché SPL e potenza acustica abbiano andamenti diversi.

Se si confondono Rendimento, SPL, potenza acustica ed elettrica e non si conosce il significato e l'uso del fattore di direttività o della impedenza di radiazione diventa difficile comprendere il contenuto della letteratura tecnica (che, per di più, è quasi tutta scritta in inglese). Non basta fotocopiare gli articoli per diventare esperti: meglio studiare e comprendere un paio di libri (ma di quelli "buoni").
Uno di questi è sicuramente "Acoustics" di Leo Beranek che è stato (forse è ancora) un libro di testo usato in tutto il mondo.
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#3 Messaggio da MarioBon »

Vale la pena chiarire come sono state fatti certi studi ai tempi di Allison e più recentemente di Toole e compagni.
L'acustica veniva, e viene, studiata in camera anecoica. Negli Stati Unti le Università e le corporazioni più importanti dispongono di camere anecoiche particolarmente ampie.
All'interno di questi grandi ambienti vengono predisposte delle ampie pareti riflettenti (per simulare i muri). Vengono studiate così, con misure dirette, diverse situazioni tra cui il comportamento degli altoparlanti in presenza di una, due e tre pareti.
Questi studi sono importanti ma i risultati non sono direttamente riferibili all'ambiente domestico. Anche con tre parti confluenti ad angolo in camera anecoica non di formano onde stazionarie (almeno nelle camere ideali).
L'ambiente domestico è caratterizzato dalla presenza delle onde stazionarie. Queste si formano anche se le pareti non sono parallele (basta che esistano dei percorsi chiusi).
L'altezza degli ambienti domestici è mediamente di 2.8 metri e, a tale distanza, corrisponde una onda stazionaria nell'ordine di 60 Hz (e multipli). La presenza delle onde stazionarie in ambiente può essere "nascosta" con lo smooting ma non eliminata.
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#4 Messaggio da virman71 »

Avendo una stanza con appunto un altezza di 2,80 mt,cm più,cm meno,se io rendo tale parete fortemente assorbente,posso in qualche modo ridurre(non certo domare) l'onda stazionaria detta sopra?
gioro
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#5 Messaggio da gioro »

MarioBon ha scritto: 17/08/2021, 11:21 3 dB sono il massimo incremento della potenza acustica misurabile nel punto di ascolto quando la sorgente è posta in prossimità di una parete riflettente (rispetto alla spazio libero).
Tale incremento non va conteggiato nel rendimento della sorgente perché il rendimento, per definizione, è calcolato nello spazio libero. Conteggiando l'effetto delle pareti nel rendimento lo si moltiplica fino a 8 volte (sorgente in angolo):
il 5% diventa il 40%.
il 10% diventa il 80%.
Rendimenti maggiori del 50% sono fantascienza. Per un sistema chiuso il massimo rendimento teorico è del 25%.

Una parete genera una sorgente virtuale.
6 dB è il massimo incremento del livello SPL che si registra nel punto di ascolto quando la sorgente è posta in prossimità di una parete riflettente e non diffondente (sovrapposizione di 2 sorgente: reale + virtuale => max 6 dB). Dato che la distanza dalla sorgente reale e dalla sorgente virtuale è diversa e dato che la superficie è sempre un po assorbente, l'incremento SPL è inferiore a 6 dB

Il cosiddetto problema delle tre pareti riguarda solo per chi abita all'aperto (alla confluenza di tre pareti infinite non si formano onde stazionarie). In un ambiente domestico chiuso le pareti sono di solito 6 e tra esse si formano le onde stazionarie. In tal caso la potenza acustica erogata dalla sorgente è sempre quella emessa in campo libero mentre l'SPL è il risultato della sovrapposizione di tute le sorgenti reali e virtuali presenti nell'ambiente ed in alcuni punti e per certe frequenze può superare di 20 dB il livello SPL ottenuto nello spaio libero).

Nella relazione che lega il livello SPL alla potenza acustica generati dalla stessa sorgente figura il fattore di direttività Q, Questo spiega, anche dal punto di vista analitico, perché SPL e potenza acustica abbiano andamenti diversi.

Se si confondono Rendimento, SPL, potenza acustica ed elettrica e non si conosce il significato e l'uso del fattore di direttività o della impedenza di radiazione diventa difficile comprendere il contenuto della letteratura tecnica (che, per di più, è quasi tutta scritta in inglese). Non basta fotocopiare gli articoli per diventare esperti: meglio studiare e comprendere un paio di libri (ma di quelli "buoni").
Uno di questi è sicuramente "Acoustics" di Leo Beranek che è stato (forse è ancora) un libro di testo usato in tutto il mondo.
Grazie mille Sig. Bon per la risposta, quindi in un ambiente chiuso ha più senso prendere in esame la potenza acustica come ha fatto Allison?
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#6 Messaggio da MarioBon »

Il risultato degli studi di Allison sono state le Allison One che risolvono (in parte) un problema rinunciando alla Chiarezza.
Molto meglio, dal punto di vista progettuale, le AR9.

Il vero problema non è ottimizzare la risposta in ambiente (che in un modo o nell'altro si fa) ma dare la possibilità di ascoltare musica decentemente a chi non può spostare liberamente i diffusori o non si può permettere tre subwoofer .
Oggi come oggi questo si ottiene con il DRC o Dirac Live o equivalente.
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#7 Messaggio da MarioBon »

virman71 ha scritto: 17/08/2021, 19:58 Avendo una stanza con appunto un altezza di 2,80 mt,cm più,cm meno,se io rendo tale parete fortemente assorbente,posso in qualche modo ridurre(non certo domare) l'onda stazionaria detta sopra?
Abbattere i 60 Hz non è facile neanche in camera anecoica. Servirebbe uno spessore non proponibile di lana di roccia anche solo per arrivare a 50%.
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#8 Messaggio da gioro »

MarioBon ha scritto: 18/08/2021, 9:17 Il risultato degli studi di Allison sono state le Allison One che risolvono (in parte) un problema rinunciando alla Chiarezza.
Molto meglio, dal punto di vista progettuale, le AR9.

Il vero problema non è ottimizzare la risposta in ambiente (che in un modo o nell'altro si fa) ma dare la possibilità di ascoltare musica decentemente a chi non può spostare liberamente i diffusori o non si può permettere tre subwoofer .
Oggi come oggi questo si ottiene con il DRC o Dirac Live o equivalente.
Le Allison non piacciono neppure a me (e neppure molto i sistemi digitali per correggere i problemi sulla risposta in frequenza, ma questo è un altro argomento), la mia domanda:"quindi in un ambiente chiuso ha più senso prendere in esame la potenza acustica?" era solo volta a chiarirmi meglio in testa la differenza tra potenza acustica e livello spl che non è per me molto intuibile
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#9 Messaggio da MarioBon »

Quello che sentiamo è il suono diretto che trasporta le caratteristiche primarie del suono e che è ben rappresentato dalla risposta in frequenza e dalla waterfall (se riprese in campo lontano).
Assiema al suono diretto percepiamo il suono riflesso che dipende dal pattern di dispersione del sistema e dalle caratteristiche di fonoassorbimento delle superfici interessate dalle riflessioni (in particolare le prime riflessioni). La potenza acustica è legata al pattern di dispersione ma noi non la percepiamo direttamente se non come loudness (Forza).
Il campo riflesso ha due aspetti:
- a bassa frequenza è caratterizzato da picchi e buchi dovuti alle onde stazionarie che, a loro volta, dipendono dalle dimensioni dell'ambiente
(e si pssono generare cose sonore fastidiose). Il fono assorbimento è quasi irrilevante.
- sopra i 300 Hz i picchi e buchi sono molto meno evidenti e l'andamento dipende dal potere fonoassorbente delle pareti interessate.

Se il fonoassorbimento dell'ambiente fosse costante con la frequenza ed omogeneamente distribuito (ambiente sabiniano) potremmo sentire la differenza dovuta alla potenza acustica erogata da due sistemi diversi.
Se un sistam fosse perfettamente omnidirezionale con risposta piatta potremmo sentire la differenza tra il fonoassorbimento di due ambienti diversi.
In condizioni normali un sistema con risposta in potenza "non piatta" viene impiegato in un ambiente dove spesso non è nemmeno definibile un tempo di riverberazione. Questo complica le cose e rende difficile distinguere i difetti causati dall'ambiente da quelli causati dagli altoparlanti.

Ora i più fortunati possono spostare diffusori e punto di ascolto e ottimizzare la risposta alle basse frequenze. I meno fortunati non possono spostare nulla e si devono arrangiare in modo alternativo.

I sistemi di correzione digitale dell'ambiente hanno una base teorica molto solida e sono efficaci ma non sono facili da regolare (richiedono delle misure accurate). Sicuramente non fanno miracoli. In questo forum ci sono diversi utenti che lo utilizzano e, magari con quelche aiuto, hanno ottenuto miglioramenti rilevanti.
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Re: Pareti ed esaltazione della gamma bassa

#10 Messaggio da gioro »

MarioBon ha scritto: 18/08/2021, 17:54 Quello che sentiamo è il suono diretto che trasporta le caratteristiche primarie del suono e che è ben rappresentato dalla risposta in frequenza e dalla waterfall (se riprese in campo lontano).
Assiema al suono diretto percepiamo il suono riflesso che dipende dal pattern di dispersione del sistema e dalle caratteristiche di fonoassorbimento delle superfici interessate dalle riflessioni (in particolare le prime riflessioni). La potenza acustica è legata al pattern di dispersione ma noi non la percepiamo direttamente se non come loudness (Forza).
Il campo riflesso ha due aspetti:
- a bassa frequenza è caratterizzato da picchi e buchi dovuti alle onde stazionarie che, a loro volta, dipendono dalle dimensioni dell'ambiente
(e si pssono generare cose sonore fastidiose). Il fono assorbimento è quasi irrilevante.
- sopra i 300 Hz i picchi e buchi sono molto meno evidenti e l'andamento dipende dal potere fonoassorbente delle pareti interessate.

Se il fonoassorbimento dell'ambiente fosse costante con la frequenza ed omogeneamente distribuito (ambiente sabiniano) potremmo sentire la differenza dovuta alla potenza acustica erogata da due sistemi diversi.
Se un sistam fosse perfettamente omnidirezionale con risposta piatta potremmo sentire la differenza tra il fonoassorbimento di due ambienti diversi.
In condizioni normali un sistema con risposta in potenza "non piatta" viene impiegato in un ambiente dove spesso non è nemmeno definibile un tempo di riverberazione. Questo complica le cose e rende difficile distinguere i difetti causati dall'ambiente da quelli causati dagli altoparlanti.

Ora i più fortunati possono spostare diffusori e punto di ascolto e ottimizzare la risposta alle basse frequenze. I meno fortunati non possono spostare nulla e si devono arrangiare in modo alternativo.

I sistemi di correzione digitale dell'ambiente hanno una base teorica molto solida e sono efficaci ma non sono facili da regolare (richiedono delle misure accurate). Sicuramente non fanno miracoli. In questo forum ci sono diversi utenti che lo utilizzano e, magari con quelche aiuto, hanno ottenuto miglioramenti rilevanti.
Ok d'accordo su tutto ma continuo a non capire una cosa: se avessimo il caso sperimentale da lei precedentemente supposto di tre pareti ricostruite in camera anecoica e quindi, almeno teoricamente, un caso senza onde stazionarie, una sorgente posta alla congiunzione delle tre pareti avrebbe una risposta in frequenza ripresa da un microfono ad esempio a 2m di distanza esaltata all'estremo basso rispetto al campo libero di 6 x 3 =18dB o di 3 x 3= 9dB ? O nessuna delle due?
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