CD o VINILE ?

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TomCapraro
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Re: CD o VINILE ?

#41 Messaggio da TomCapraro »

Polin ha scritto: 29/09/2021, 10:36 Quandoi parlo di presupposti mi riferivo a precise valutazioni tecniche magari confortate da alcune misure per stabilire se quello che dici è quantomeno verificabile.
Cosa...che il rumore di trascinamento non produca una tale differenza da non comparire alle misure ?
Ho in archivio qualsiasi tipo di rilevazione e confronto alle misure.
Basta che tu mi richieda nello specifico cosa vorresti osservare.
saluti, Tom
Interference
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Re: CD o VINILE ?

#42 Messaggio da Interference »

Polin ha scritto: 29/09/2021, 10:36 Non posso darti fonti dirette a riguardo,comunque se ti interessa potresti ricercare tutto ciò che interessa lo studio delle attività cognitive che abbracciamo vari campi epistemologici
Chiedevo perché mi suonava piuttosto strana l'attribuzione di "tonico-clonico" ad un processo fondamentalmente cognitivo... considerato che si tratta di concetti legati all'attività muscolare (tono e clono). Volevo giusto capire se si trattasse di una tua invenzione.
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Polin
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Re: CD o VINILE ?

#43 Messaggio da Polin »

MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 Per definizione il rumore non è correlato con il segnale utile altrimenti si chiama disturbo.
La definizione a mio parere non cambia il concetto di fenomeno estraneo (non correlato quindi) al campo sonoro riprodotto!
MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 Il rumore che provoca il trascinamento della puntina sul disco non è correlato con la musica.
Se per non correlato s'intende che non è presente nella registrazione del master (prima c'erano solo quelli analogici) allora di dò ragione,ma quando la catena di riproduzione aggiunge del rumore questo diventa parte del programma e quindi ,di conseguenza, diventa correlato alla stessa riproduzione e l'apparato uditivo lo interpreta come tale: anche per questa ragione è importante ridurlo al minimo possibile.
MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 L'apparato uditivo ha una dimanica teorica di 110 dB (posta l'udibilità a 10 e il dolore 120) ma questo non significa che possa percepire contemporaneamente un suono molto debole ed un suono molto forte.
Attualmente per le curve isofoniche si dovrebbe far riferimento alla ISO 226:2003 che è comunque ricavata con correzzioni applicate alle precedenti e da queste se ne deduce che la dinamica teorica apprezzabile è comunque inferiore a 110dB ma si comprime fortemente alle frequenze basse e leggermente a quelle alte.
Per le basse frequenze varrebbe ca 50dB mentre per le alte varrebbe ca 90dB.
In ogni caso queste curve sono state ricavate tenedo presente solo stimoli puri in quanto sarebbe impossibile misurare la risposta audiometrica isofonica con stimoli complessi simili ad uno spettro acustico di una programma musicale.
MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 Se l'amplificazione cocleare non è attiva la dinamica è 40 dB inferire (70 dB) e poi interviene la riduzione di sensibilità prodotto dalla tensione del timpano e dalla trasmissibilità della catena degli ossicini. In sostanza il limite superiore è fisso ma quello inferiore è variabile e aumenta velocemente (come lo slw rate meccanico del tempano e della catena degli ossicini) in presenza di suoni più forti mentre si abbassa molto più lentamente (10-15 minuti) qunado i suoni forti cessano.
Alla fine la dinamica reale di riduce a non più di 60 dB (più probabilmente prossima a 40 dB).
Questo giustifica tutta una serie di fenomeni, per esempio la tollerabilità della distorsione non lineare e la sensibiltà al rumore.
L'amplificazione cocleare,da quello che mi risulta,non funziona in questo modo nel senso che si attiva o meno ma permette all'apparato uditivo di rispondere in modo da poter amplificare gli stimoli di basso livello quando superano una certa soglia,quella di udibilità, nella banda di frequenze tipiche della voce umana al solo scopo di facilitare la comprensione del linguaggio.
TomCapraro ha scritto: 29/09/2021, 14:48 Cosa...che il rumore di trascinamento non produca una tale differenza da non comparire alle misure ?
Ho in archivio qualsiasi tipo di rilevazione e confronto alle misure.
Basta che tu mi richieda nello specifico cosa vorresti osservare.
Non mi riferivo a questo Tom!
Facevo riferimento alla tua asserzione secondo la quale il tuo impianto scompare al punto che l'evento sia valutabile alla stesso stregua di quello reale...e su questo aspetto mi chiedevo se ci fosse,a tuo parere,un riscontro strumentale.
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Polin
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Re: CD o VINILE ?

#44 Messaggio da Polin »

Interference ha scritto: 29/09/2021, 22:48 Chiedevo perché mi suonava piuttosto strana l'attribuzione di "tonico-clonico" ad un processo fondamentalmente cognitivo... considerato che si tratta di concetti legati all'attività muscolare (tono e clono). Volevo giusto capire se si trattasse di una tua invenzione.
Il processo cognitivo è sempre conseguente della risposta biologica dell'apparato uditivo anche se tiene conto, e lo deve fare necessariamente,dell'apporto della memoria.
La fisiologia dell'orecchio interno ed il suo funzionamento,benchè sia stata ampliamente studiata al punto da permettere gli impianti cocleari,non è ancora stata compresa del tutto secondo quanto è riportato dagli articoli accademici.
Nella prima parte dell'orecchio interno vi sono due minuscoli muscoli i quali hanno la funzione di controllare il livello di pressione (prima si supponeva avessero a che solo con la frequenza) a cui far rispondere tutto il resto,compresa la coclea ovviamente,questi muscoli si chiamano stapedio e tensore.
La denominazione è stata fatta,come detto,per similitudine.
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Re: CD o VINILE ?

#45 Messaggio da MarioBon »

Polin ha scritto: 30/09/2021, 10:02
MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 Per definizione il rumore non è correlato con il segnale utile altrimenti si chiama disturbo.
La definizione a mio parere non cambia il concetto di fenomeno estraneo (non correlato quindi) al campo sonoro riprodotto!
MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 Il rumore che provoca il trascinamento della puntina sul disco non è correlato con la musica.
Se per non correlato s'intende che non è presente nella registrazione del master (prima c'erano solo quelli analogici) allora di dò ragione,ma quando la catena di riproduzione aggiunge del rumore questo diventa parte del programma e quindi ,di conseguenza, diventa correlato alla stessa riproduzione e l'apparato uditivo lo interpreta come tale: anche per questa ragione è importante ridurlo al minimo possibile.
Io capisco che non tutti debbano conoscere le definizioni ma non si può attribuire loro un significato "a sentimento".
Per piacere leggi le definizioni di correlazione, rumore e disturbo (nell'ambito della Teoria dei Segnali e dei Sitemi) e rivedi le tue affermazioni.
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Re: CD o VINILE ?

#46 Messaggio da MarioBon »

Polin ha scritto: 30/09/2021, 10:02
MarioBon ha scritto: 29/09/2021, 13:58 ...ampificazione cocleare...
L'amplificazione cocleare,da quello che mi risulta,non funziona in questo modo nel senso che si attiva o meno ma permette all'apparato uditivo di rispondere in modo da poter amplificare gli stimoli di basso livello quando superano una certa soglia,quella di udibilità, nella banda di frequenze tipiche della voce umana al solo scopo di facilitare la comprensione del linguaggio.
Come si spiega allora che, dopo aver assistito ad un concerto di Vasco Rossi ((con livelli persistenti di 100dB), la sensibiltà uditiva rimanga bassa a volte per ore se non per giorni?
Come si spiega una dinamica superiore a 100 dB (a 1000 Hz) se il segnale emesso dalle cellule cilialte va da 1 a 150 impulsi al secondo (da 1 a 15 in 100 millisecondi ovvero da 1 a 5 in 33 millisecondi) (rif. B&K)?
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Re: CD o VINILE ?

#47 Messaggio da Polin »

MarioBon ha scritto: 30/09/2021, 13:36 Per piacere leggi le definizioni di correlazione, rumore e disturbo (nell'ambito della Teoria dei Segnali e dei Sitemi) e rivedi le tue affermazioni.
Una conoscenza di base non mi manca!
"Estrapolare" un concetto uscendoi fuori da un contesto specifico comporta il rischio di interpretatoini diverse.
Provo a ricapitolare quanto affermavo in principio e cioè che l'ascoltatore medio trae dal quel rumore quell'effetto, non a caso ho usato il termine "diventa".
La maggior parte degli audiofili che ha ascoltato e che ascolta ancora gli LP anche con impianti mediocri non ha basi di elettronica.
Ultima modifica di Polin il 01/10/2021, 19:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: CD o VINILE ?

#48 Messaggio da Polin »

MarioBon ha scritto: 30/09/2021, 13:58 Come si spiega allora che, dopo aver assistito ad un concerto di Vasco Rossi ((con livelli persistenti di 100dB), la sensibiltà uditiva rimanga bassa a volte per ore se non per giorni?
Come si spiega una dinamica superiore a 100 dB (a 1000 Hz) se il segnale emesso dalle cellule cilialte va da 1 a 150 impulsi al secondo (da 1 a 15 in 100 millisecondi ovvero da 1 a 5 in 33 millisecondi) (rif. B&K)?
Prima che un suono troppo forte possa interessare la coclea deve fare i conti con i due piccoli muscoli (stapedio e tensore)che contrallano anche il livello di pressione e che si contraggono quando si raggiungono livelli percicolosi.
Purtroppo il tempo di latenza della contrazione è di soli 100msec e questo non mette al riparo le cellule ciliate per i primi 100msec,se poi si continua ad esporsi in maniera non protetta e il il ciclo si ripete Nvolte i rischi aumentano.
Infatti una esposizione a livelli persistenti di 100dB dopo appena qualche ora può danneggiare irreparabilmente una certa quantità di CCE (cellule ciliate esterne :ne abbiamo ca 20.000) e come conseguenza si diventa audiolesi con gravità crescente continuando a perseverare in tal senso.

E' vero che dopo uno stress uditivo ci sono dei tempi di recupero ma chi può dire con certezza se le CCE sono tutte salve!
Bastano solo alcune ore a 100dB stabili per danneggiare irreparabilmente una parte delle CCE(al momento si sta studiando la possibilità di rimetterle in funzione quando sono compromesse).
Inoltre il concetto di amplificazione delle cellule ciliate esterne (nella coclea) è stato rimesso in discussione da alcuni esperimenti fatti che hanno dimostrato che invece di agire come amplificatore le CCE servono a controllare il volume (in pratica funzionano come un controllo automatico di guadagno) trasmettendo poi i relativi segnali anche alla cellule ciliate interne.
Non ho trovato i rif. B&K.
Ultima modifica di Polin il 01/10/2021, 19:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: CD o VINILE ?

#49 Messaggio da TomCapraro »

Polin ha scritto: 30/09/2021, 10:02 Non mi riferivo a questo Tom!
Facevo riferimento alla tua asserzione secondo la quale il tuo impianto scompare al punto che l'evento sia valutabile alla stesso stregua di quello reale...e su questo aspetto mi chiedevo se ci fosse,a tuo parere,un riscontro strumentale.
Si Polin, c'è un riscontro strumentale...anzi...ti dirò di più: seguendo una "determinata scaletta tecnica" tutti gli impianti che ho ospitato dentro il mio locale hanno prodotto le medesime sensazioni, l'unica cosa che li differenziava era il livello di SPL massimo riproducibile...per cui...gli impianti che riescono a riprodurre la maggiore SPL con la minore distorsione (e altro) alla fine risultano i più verosimiglianti.
Che un minidiffusore possa scomparire ugualmente (e per certi versi lo farebbe anche in modo meno problematico) e produrre sensazione di verosimiglianza ci può stare, ma lo farà con specifici generi musicali.
saluti, Tom
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Re: CD o VINILE ?

#50 Messaggio da Polin »

TomCapraro ha scritto: 01/10/2021, 14:35 ...e produrre sensazione di verosimiglianza ci può stare, ma lo farà con specifici generi musicali.
La verosimiglianza si basa su un preciso modello?
Saluti
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