Metodo per la creazione di un filtro DRC con profili diversi per fase e ampiezza
Inviato: 11/10/2021, 13:44
Come sa bene chi mi conosce, ho adottato da molto tempo la correzione ambientale e utilizzo come strumento il SW DRC sviluppato da Denis Sbragion.
Nel mio ambiente e con il mio impianto, tuttavia, non sono mai riuscito a trovare un profilo ottimale che coniugasse una correzione in frequenza soddisfacente con una altrettanto soddisfacente correzione in fase: un profilo blando mi fornisce una correzione in fase giusta ma non accettabile in ampiezza e viceversa uno più aggressivo. La variazione dei parametri disponibili sulla DRC Interface, nel mio caso, fornisce risultati difficilmente prevedibili e mai sono riuscito a trovare il giusto compromesso, tant'è che mi ero "rassegnato" ad una correzione in ampiezza decisa, tralasciando del tutto quella in fase.
Ora, grazie all’eccellente REW, ho trovato un metodo che mi consente di applicare ad uno stesso filtro due profili distinti di correzione in fase e ampiezza e lo condivido volentieri, perché mi ha dato risultati assai positivi.
Di seguito i passi che ho seguito
1. Creo un filtro con profilo aggressivo, da normal in su, indicando a DRC Interface di produrre anche i filtri a fase minima
2. Creo un altro filtro con profilo blando, minimal o soft
3. Carico in REW il filtro a fase mista di un canale creato con il profilo blando
4. Genero la componente a fase minima del filtro
5. Creo una copia della Excess Phase del filtro
6. Carico in REW il filtro a fase minima del medesimo canale creato con il profilo aggressivo
7. Opero la convoluzione (trace arithmetic A*B) della copia Excess Phase (punto 5) con il filtro a fase minima (punto 6)
8. Esporto il filtro risultato della convoluzione
9. Ripeto per l’altro canale
10. Unisco i filtri esportati
In questo modo ottengo un filtro che ha la componente a fase minima di un profilo aggressivo e la componente a eccesso di fase di un profilo blando.
Come detto all’inizio, i risultati sono molto positivi sia dal punto di vista oggettivo, perché le misure sono buone, sia dal punto di vista soggettivo, perché all’ascolto non c’è quel senso di artificiosità e forzatura nelle frequenze medie e alte legato a una correzione in fase eccessiva, ma rimane soltanto la migliore focalizzazione e disposizione del palcoscenico virtuale e, mi sembra, maggior fedeltà timbrica rispetto al filtro a fase minima che utilizzavo.
Con questo metodo è così possibile svincolare la quantità di correzione in ampiezza e fase di un filtro rispetto a quanto offerto dai profili standard, adattandole al proprio sistema.
Nel mio ambiente e con il mio impianto, tuttavia, non sono mai riuscito a trovare un profilo ottimale che coniugasse una correzione in frequenza soddisfacente con una altrettanto soddisfacente correzione in fase: un profilo blando mi fornisce una correzione in fase giusta ma non accettabile in ampiezza e viceversa uno più aggressivo. La variazione dei parametri disponibili sulla DRC Interface, nel mio caso, fornisce risultati difficilmente prevedibili e mai sono riuscito a trovare il giusto compromesso, tant'è che mi ero "rassegnato" ad una correzione in ampiezza decisa, tralasciando del tutto quella in fase.
Ora, grazie all’eccellente REW, ho trovato un metodo che mi consente di applicare ad uno stesso filtro due profili distinti di correzione in fase e ampiezza e lo condivido volentieri, perché mi ha dato risultati assai positivi.
Di seguito i passi che ho seguito
1. Creo un filtro con profilo aggressivo, da normal in su, indicando a DRC Interface di produrre anche i filtri a fase minima
2. Creo un altro filtro con profilo blando, minimal o soft
3. Carico in REW il filtro a fase mista di un canale creato con il profilo blando
4. Genero la componente a fase minima del filtro
5. Creo una copia della Excess Phase del filtro
6. Carico in REW il filtro a fase minima del medesimo canale creato con il profilo aggressivo
7. Opero la convoluzione (trace arithmetic A*B) della copia Excess Phase (punto 5) con il filtro a fase minima (punto 6)
8. Esporto il filtro risultato della convoluzione
9. Ripeto per l’altro canale
10. Unisco i filtri esportati
In questo modo ottengo un filtro che ha la componente a fase minima di un profilo aggressivo e la componente a eccesso di fase di un profilo blando.
Come detto all’inizio, i risultati sono molto positivi sia dal punto di vista oggettivo, perché le misure sono buone, sia dal punto di vista soggettivo, perché all’ascolto non c’è quel senso di artificiosità e forzatura nelle frequenze medie e alte legato a una correzione in fase eccessiva, ma rimane soltanto la migliore focalizzazione e disposizione del palcoscenico virtuale e, mi sembra, maggior fedeltà timbrica rispetto al filtro a fase minima che utilizzavo.
Con questo metodo è così possibile svincolare la quantità di correzione in ampiezza e fase di un filtro rispetto a quanto offerto dai profili standard, adattandole al proprio sistema.