in parte sono d'accordo, comunque sia dovremmo vedere e stare attenti e basarci sull'ascolto, ci vuole tempo per capire un apparecchio ed a tutti è capitato quello con le misure migliori che suona peggio nel nostro impianto. siamo OT comunque Mario potrebbe spostarciMaurizio.Malagoli ha scritto: ↑03/01/2022, 19:38 In sostanza sono molto d'accordo con te. Secondo me se le misure di ASR non ci dicono se un prodotto è buono, ci dicono però se un prodotto è sicuramente non buono.
Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
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"Dove sussistono problemi lessicali non è possibile formulare ragionamenti logici" (P.A.M. Kistanami). Niente insulti e parolacce. A quelle ci pensa già il Sig. Fabrizio Calabrese.
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- superdeath1978
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Marco Chiarini
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Io credo che chi sa progettare sappia correlare le misure a quello che poi ascolta, e usi le misure adatte allo scopo.
Mi sembra comunque che il post di apertura di Mario non riguardasse il sito in questione, ne la correlazione fra misure e ascolto.
Mi sembra comunque che il post di apertura di Mario non riguardasse il sito in questione, ne la correlazione fra misure e ascolto.
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Basta guardare il nuovo ampli Topping PA5,ha delle prestazioni impressionanti a 340 euro....superdeath1978 ha scritto: ↑03/01/2022, 19:33 Ho paura che sul sito Audio science tra poco arriverà un amplificatore da poche centinaia di euro con moduli ICE power e switching ed avrà una SINAD di 115 dB e tutto il mondo audiofilo finirà nell'oblio perchè gli audiofili ricchi non potranno più farsi i fighi con gli apparecchi costosi e gli audiofili poveri avranno un vero ammazza giganti sarà la fine di un settore nessuno potrà dire hai problemi di amplificazione e vivremo tutti felici gli ampli a valvole saranno al pari di una stufa a pellet usata al massimo per il riscaldamento senza beneficio dei bonus energetici
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
si ho combinato..... un casino potevamo essere spostati
Marco Chiarini
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Interessante tra l'altro ce l'ha playstereo a Pescara vicino casavirman71 ha scritto: ↑04/01/2022, 18:55Basta guardare il nuovo ampli Topping PA5,ha delle prestazioni impressionanti a 340 euro....superdeath1978 ha scritto: ↑03/01/2022, 19:33 Ho paura che sul sito Audio science tra poco arriverà un amplificatore da poche centinaia di euro con moduli ICE power e switching ed avrà una SINAD di 115 dB e tutto il mondo audiofilo finirà nell'oblio perchè gli audiofili ricchi non potranno più farsi i fighi con gli apparecchi costosi e gli audiofili poveri avranno un vero ammazza giganti sarà la fine di un settore nessuno potrà dire hai problemi di amplificazione e vivremo tutti felici gli ampli a valvole saranno al pari di una stufa a pellet usata al massimo per il riscaldamento senza beneficio dei bonus energetici
Marco Chiarini
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
ASR misura bene, ma come "altre riviste" non può fare altro che misurare ""al banco"".
Le misurazioni al banco, in regime controllato da laboratorio, non potranno fornire esattamente quello che poi accadrà nel reale contesto di funzionamento.
Ad esempio, una cosa è misurare un amplificatore con un carico resistivo stabile, ben altra cosa è misurarlo con il diffusore collegato in situazioni piu gravose. (come ben sappiamo il diffusore non si comporta come un carico resistivo, ha i suoi minimi d'impedenza, crea back EMF, ect...)
Le misure da laboratorio piu che altro ci dicono che l'apparecchio funziona bene, e tutto sommato ha una "base di prestazioni" potenzialmente affidabili.
Le misurazioni in loco (condizioni di reale funzionamento) invece forniscono dettagli molto piu precisi, tanto da poter azzardare come suonerà.
Le misurazioni al banco, in regime controllato da laboratorio, non potranno fornire esattamente quello che poi accadrà nel reale contesto di funzionamento.
Ad esempio, una cosa è misurare un amplificatore con un carico resistivo stabile, ben altra cosa è misurarlo con il diffusore collegato in situazioni piu gravose. (come ben sappiamo il diffusore non si comporta come un carico resistivo, ha i suoi minimi d'impedenza, crea back EMF, ect...)
Le misure da laboratorio piu che altro ci dicono che l'apparecchio funziona bene, e tutto sommato ha una "base di prestazioni" potenzialmente affidabili.
Le misurazioni in loco (condizioni di reale funzionamento) invece forniscono dettagli molto piu precisi, tanto da poter azzardare come suonerà.
saluti, Tom
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Gli amplificatori, come tutti i dispositivi audio, andrebbero provati nelle effettive condizioni d'uso ovvero collegati a sistemi di altoparlanti reali.
Il problema è che l'impedenza dei diffusori è troppo variabile: si va dalle Scintilla (meno di un Ohm) alle Martin (Logan 47uF+0.5 Ohm) alla radiazione diretta (carico reattivo misto mare).
Non si può nemmeno essere certi che che un amplificatore con misure scarse su carico resistivo suoni poi "male" perchè potrebbe essere stato progettato per un carico specifico.
Tuttavia è molto probabile che un ampli che non misura bene su 2, 4 e 8 Ohm abbia dei problemi con sistemi di altoparlanti reali.
La distorsione non lineare è importante, meglio se misurata con segnali multitono, ma porrei più attenzione a come cambia la potenza al variare del carico e a come intervengono le protezioni (se ci sono).
Dubito che un solo numero possa caratterizzare un amplificatore (indipendentemente da come viene chiamato).
Il problema è che l'impedenza dei diffusori è troppo variabile: si va dalle Scintilla (meno di un Ohm) alle Martin (Logan 47uF+0.5 Ohm) alla radiazione diretta (carico reattivo misto mare).
Non si può nemmeno essere certi che che un amplificatore con misure scarse su carico resistivo suoni poi "male" perchè potrebbe essere stato progettato per un carico specifico.
Tuttavia è molto probabile che un ampli che non misura bene su 2, 4 e 8 Ohm abbia dei problemi con sistemi di altoparlanti reali.
La distorsione non lineare è importante, meglio se misurata con segnali multitono, ma porrei più attenzione a come cambia la potenza al variare del carico e a come intervengono le protezioni (se ci sono).
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Grazie ad entrambi Mario e Tom, ma una domanda: non esiste una misurazione realistica tenendo conto dell'amplificatore collegato a dei diffusori "standard ?
Marco Chiarini
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Si potrebbe perfettamente misurare il brano musicale con cui si effettuano le prove di ascolto.superdeath1978 ha scritto: ↑05/01/2022, 11:02 Grazie ad entrambi Mario e Tom, ma una domanda: non esiste una misurazione realistica tenendo conto dell'amplificatore collegato a dei diffusori "standard ?
Basta trasformare il brano in "multitono" affinchè emergano le distorsioni armoniche e d'intermodulazione al variare della potenza erogata/richiesta.
Anche la distorsione di forma si potrebbe valutare, che se "densa" implica una certa durezza all'ascolto.
Servono un buon analizzatore di spettro e un buon oscilloscopio.
p.s solitamente con la distorsione integrale emerge benissimo la componente non lineare (distorsione) e lo fa in forma maggiore (grazie al basso fattore di cresta) per cui se con la distorsione integrale emergesse un determinato valore di distorsione, poi, tramite i brani musicali, il valore risulterebbe minore.
saluti, Tom
- superdeath1978
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Re: Fabrizio Calabrese e la distorsione con segnali multitono
Perfetto grazie TomTomCapraro ha scritto: ↑05/01/2022, 13:48Si potrebbe perfettamente misurare il brano musicale con cui si effettuano le prove di ascolto.superdeath1978 ha scritto: ↑05/01/2022, 11:02 Grazie ad entrambi Mario e Tom, ma una domanda: non esiste una misurazione realistica tenendo conto dell'amplificatore collegato a dei diffusori "standard ?
Basta trasformare il brano in "multitono" affinchè emergano le distorsioni armoniche e d'intermodulazione al variare della potenza erogata/richiesta.
Anche la distorsione di forma si potrebbe valutare, che se "densa" implica una certa durezza all'ascolto.
Servono un buon analizzatore di spettro e un buon oscilloscopio.
p.s solitamente con la distorsione integrale emerge benissimo la componente non lineare (distorsione) e lo fa in forma maggiore (grazie al basso fattore di cresta) per cui se con la distorsione integrale emergesse un determinato valore di distorsione, poi, tramite i brani musicali, il valore risulterebbe minore.
Marco Chiarini
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