Audio_Italia

Salve a tutti, ho una cassa DIY con un taglio su doppio woofer da 8" in serie a 140 Hz, un terzo ordine con due bobine 10 e 3.9 mH che hanno una resistenza totale di circa 0.8 Ohm.
Mi chiedevo se vale la pena cambiare le due bobine, per abbassare la resistenza a circa 0.2 Ohm. A parte un mezzo dB in più di sensibilità e un leggero abbassamento del QTC, che non penso siano udibili, c'è qualche altro cambiamento che si possa sentire?

0.8 Ohm complessivi su due induttanza da 10 e 3.9 mH è veramente molto poco.
Mi domando quanto costeranno le bobine per scendere a 0.2 Ohm.
Se costano molto conviene considerare la multi amplificazione attiva (con 2 woofer in serie e taglio a 140 Hz usi un ampli in classe D a ponte) così le perdite sono praticamente nulle ed i filtri molto più precisi.
In genere la resistenza della bobina va messa nel conto del cross-over perché influisce sull'allineamento del reflex (oltre che sui livelli).

Grazie Mario.
Le bobine verrebbero sui 150€ tutte e quattro, quindi per la multiamplificazione + crossover elettronico non ci siamo, e poi avendo io un altro sistema a dipolo con triamplificazione attiva a transconduttanza (tutto autocostruito, casse finali e crossovr) ho fatto apposta un nuovo sistema che fosse più facile da utilizzare, per cui non mi va di inserire nuove complicazioni. I woofer sono in cassa chiusa. La mia domanda verteva su quale sarebbe un eventuale vantaggio a livello sonico facilmente percebibile.

Riducendo la componente resistiva delle bobine in serie si guadagna in sensibilità e questo guadagno è modulato dall'impedenza dell'altoparlante quindi è quasi nullo in corrispondenza dei picchi di impedenza e massimo in corrispondenza dei minimi.
Questa resistenza comunque va tenuta in conto quando si progetta il filtro. Spesso è utile specie nei filtri passa basso a frequenza bassa.

Grazie ancora Mario.
Se ho ben capito, è meglio che con i 150€ mi ci vado a fare una mangiata con la famiglia.

buon appetito e buon divertimento

Per impiegare un pò di tempo libero, ho provato a replicare a costo 0 il filtro passivo con un filtro attivo, andando già il sistema in bianplificazione.
Pur giocando un pò con i condensatori del filtro, non sono riuscito ad ottenere un risultato soddisfacente. Tanto guadagno sotto i 50 Hz, dove non servono, causa modo principale della stanza che già enfatizza di suo, leggera perdita fino ai 180, e poi n pò di guadagno non cercato fino ai 500 Hz, causato da uno spostamento in avanti dal taglio per recuperare qualcosa nella zona della perdita. Tutto sommato all'ascolto ho preferito la versione passiva, e così ho rimesso tutto in armadio.

Domandona: se col crossover attivo, metto una cella RLC serie verso massa per spianare il picco di impedenza dei woofer, da un punto di vista dell'amplificatore è meglio o peggio o uguale, vedere un'impedenza costante senza rotazione di fase, anche a costo di un''extracorrente, che andrebbe comunque a finire nella cella verso massa, e la risposta non cambia, non essendoci filtro passivo.
Allego simulazione con e senza cella. In nero il modulo dell'impedenza, in blu la fase e in rosso la corrente riferita ad 8 Ohm.

Sei certo che la risonanza dell'altoparlante non si sposti quando si riscalda? (perchè se si sposta generi un minimo di impedenza)
Sei certo che la rete RLC che connetti in parallelo all'altoparlante sia perfettamente lineare? Se per esempio la bobina ha un nucleo potrebbe saturare...

Se sei certo di questo allora aiuterai l'amplificatore in una banda di frequenza dove è stabile e può cavarsela da solo.

No, non sono sicuro, ma posso fare una misura dell'impedenza a freddo e a caldo e vedere se è di quanto si sposta. Ti aggiornerò appena riesco a misurare.