Audio_Italia

Buonasera,

Spesso leggo pareri e discussioni riguardo agli amplificatori della serie Unico.

Poi però vedo queste opere d’arte


E mi chiedo, qualcuno ha mai ascoltato tale meraviglia?
Cosa si prova ad ascoltare un valvolare di tale calibro?
I “soli” 40 watt in uscita sono davvero pochi o fanno parte dei famosi watt veri?

Con quale tipologia di diffusori si sposano bene valvolari di tale calibro ?

Curiosità dall’osservazione delle maestranze italiane.


Grazie

D.P.

Questo amplificatore, molto costoso, veniva realizzato su ordinazione e penso che pochi abbiano avuto occasione di ascoltarlo. Dal 2004 al 2014 è al primo posto della classifica stilata dalla rivista Stereoplay tedesca per gli ampli a valvole e penso che sia ancora tra i primi. Personalmente preferisco gli amplificatori a MOSFET

ing.daniele ha scritto: ↑12/03/2022, 22:12
I “soli” 40 watt in uscita sono davvero pochi o fanno parte dei famosi watt veri?

D.P.

Cosa sono watt veri?

MarioBon ha scritto: ↑13/03/2022, 12:15 Questo amplificatore, molto costoso, veniva realizzato su ordinazione e penso che pochi abbiano avuto occasione di ascoltarlo. Dal 2004 al 2014 è al primo posto della classifica stilata dalla rivista Stereoplay tedesca per gli ampli a valvole e penso che sia ancora tra i primi tre. Personalmente preferisco gli amplificatori a MOSFET

Grazie dott.Bon,
Immaginavo fosse qualcosa di particolare vista la stazza non proprio “leggera”.
Ancora una volta Italia batte tutti, uno smacco ai sostenitori sfegatati di VTL che sostengono che il valvolare, è solo VTL.
Sul sito Unison ( a memoria) dicono che sia il migliore secondo absolute sound addirittura dal ‘94.

Maurizio.Malagoli ha scritto: ↑13/03/2022, 12:37
Cosa sono watt veri?

Salve Maurizio ,
Spesso e volentieri le aziende produttrici di elettroniche dichiarano numeri alti in uscita, per gonfiare l’appetibilità dei prodotti.
Spesso e volentieri , sempre, recensori arguti dimostrano che la reale potenza in uscita è di molto inferiore a quella dichiarata.
Inoltre ho notato che spesso accade su amplificatori in classe D,
Mentre nelle altre classi la cosa non è così evidente, o perlomeno così “gonfiata”.

D.P.

Per quanto riguarda la potenza degli amplificatori:
Un ampli dovrebbe comportarsi come un generatore ideale di tensione.
Un generatore ideale di tensione presenta alla propria uscita una tensione indipendente dalla corrente che lo attraversa.

Quindi dobbiamo trovate la tensione che un amplificatore può mantenere indipendentemente dal carico.
Supponiamo che un ampli eroghi 4X Watt su 2 Ohm, a parità di tensione in uscita su 4 Ohm la potenza vale 2X e su 8 Ohm vale X
Quindi la potenza erogata da un ampli va considerata pari alla potenza su 2 Ohm divisa per 4.
Questo tiene conto del fatto che l'impedenza dei diffusori è variabile e reattiva.

Per gli amplificatori a valvole questo criterio è molto penalizzante per cui è meglio scegliere diffusori con minimi di impedenza alti e andamento molto regolare (in sostanza dei pannelli isodinamici, nastri o le vecchie KEF 104) in alternativa meglio non alzare troppo il volume.

Tenendo conto di questo ragionamento i "Watt veri" sono quelli continui che raddoppiano per ogni dimezzamento del carico.

Il vero guaio dell'audiofilia Italiana è quella di pensare che le cose migliori le fanno solo fuori dal bel paese, FALSO, anche in campo HI FI non abbiamo nulla da imparare, anzi...

MarioBon ha scritto: ↑13/03/2022, 12:15 Personalmente preferisco gli amplificatori a MOSFET

Mi è tornata in mente una recensione letta qualche tempo fa su AudioReview, di un integrato Made in Italy, in cui lodavano coppie di MOSFET. Personalmente non conoscevo l’azienda e non só nemmeno come porla rispetto alle altre, perché non ho mai avuto modo di vedere i prodotti dal vivo, ne tantomeno di ascoltarli.
Allego file.
https://we.tl/t-QhoFnPA5Gm

MarcelloDalmazia ha scritto: ↑16/03/2022, 12:19 Il vero guaio dell'audiofilia Italiana è quella di pensare che le cose migliori le fanno solo fuori dal bel paese, FALSO, anche in campo HI FI non abbiamo nulla da imparare, anzi...

Infatti questo amplificatore da una sensazione di sicurezza e di possenza , allo stesso tempo con un eleganza unica.
Noi italiano copriamo tutto lo spettro, siamo quelli che se vogliamo tiriamo fuori il massimo del rapporto qualità/prezzo, ma dall’altro polo abbiamo chi vuole 1000€/m per un filo di rame.
Siamo fatti così

D.P.

MarioBon ha scritto: ↑13/03/2022, 12:15 Questo amplificatore, molto costoso, veniva realizzato su ordinazione e penso che pochi abbiano avuto occasione di ascoltarlo. Dal 2004 al 2014 è al primo posto della classifica stilata dalla rivista Stereoplay tedesca per gli ampli a valvole e penso che sia ancora tra i primi. Personalmente preferisco gli amplificatori a MOSFET

...infatti i miei 2 finali sono VALVOLA/MOSFET...e per non "inquinare"il messaggio il Pre è PASSIVO..

MarcelloDalmazia ha scritto: ↑16/03/2022, 12:19 Il vero guaio dell'audiofilia Italiana è quella di pensare che le cose migliori le fanno solo fuori dal bel paese, FALSO, anche in campo HI FI non abbiamo nulla da imparare, anzi...

Forse perchè noi italiani siamo in 60 milioni e ci sono altri 8 miliardi di persone, vuoi mai?

Ciao

Evandro

Salve,
è bbuon è accatavell.