R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

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ing.daniele
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R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#1 Messaggio da ing.daniele »

Buongiorno,

la mia fissa per i DAC mi ha portato a valutare le tecnologie offerte dal mercato.
come da titolo ne ho riscontrate 3:

R2R, una serie più o meno lunga di resistenze fanno il lavoro
SIGMA-DELTA il chip fà il lavoro
FPGA spesso tecnologie proprietarie dei marchi, aggiornabili negli anni

per ora lasciamo perdere gli FPGA (cavallo di battaglia di MBS ed anche PS AUDIO)
per parlare della diffusione delle altre 2 tipologie.

sono venuta conoscenza degli R2R imbattendomi sempre più frequentemente in recensioni di apparecchi DENEFRIPS (Singapore), ove vengono sottolineate le infinite bontà di tali converter, alimentazioni toroidali sovra il sovradimensionato, espansibilità e sopratutto ottimo rapporto qualità/prestazioni/prezzo .....
ha un catalogo offerte molto vasto, partendo da prodotti di circa 800€ sino al TERMINATOR PLUS di 6k€... con la possibilità di aggiungere un rigeneratore di Clock allo stesso. mi sembrano dei progetti molto molto validi.

mi chiedevo come mai il mercato è pieno di DAC in SigmaDelta, ed anche le case degli audiofili, mentre invece gli R2R sono un pò nella nicchia ????

c'è qualche motivo di fondo a livello intrinseco di costruzione e tecnologia per questa diffusione sproporzionata ????

in Italia Abbiamo la Lombarda AQUA che propone
https://www.aquahifi.com/la_scala.html
un dac R2R con MOSFET e valvole, che mi hanno fatto saltare sulla sedia appena l'ho visto (molto simile per concezione allo stupendo DAC del Sig. Marcello Dalmazia) ma che mi ha fatto subito risedere, appena consultato il listino; un prezzo non proprio modesto, ma per qualche portafoglio... più che accessibile.

visto che l'atteso CD DUE della Unison non riesce a trasferirsi dalla fabbrica alla mia abitazione, ci stavo facendo un serio pensiero (all' AQUA o al Denafrips)


immagino anche che la diffusione dei SigmaDelta sia correlata al fatto della facilità di implementazione in computer e dispositivi portatili; non oso immaginare un laptop con un DAC in R2R :lol: :lol: :lol:


Questo è un mio personale pensiero, mi piacerebbe leggere qualche altra opinione riguardo l'esteso mondo dei DAC.


Grazie e Buona domenica

D.P.
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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#2 Messaggio da MarcelloDalmazia »

ing.daniele ha scritto: 03/04/2022, 13:58 Buongiorno,

la mia fissa per i DAC mi ha portato a valutare le tecnologie offerte dal mercato.
come da titolo ne ho riscontrate 3:

R2R, una serie più o meno lunga di resistenze fanno il lavoro
SIGMA-DELTA il chip fà il lavoro
FPGA spesso tecnologie proprietarie dei marchi, aggiornabili negli anni

per ora lasciamo perdere gli FPGA (cavallo di battaglia di MBS ed anche PS AUDIO)
per parlare della diffusione delle altre 2 tipologie.

sono venuta conoscenza degli R2R imbattendomi sempre più frequentemente in recensioni di apparecchi DENEFRIPS (Singapore), ove vengono sottolineate le infinite bontà di tali converter, alimentazioni toroidali sovra il sovradimensionato, espansibilità e sopratutto ottimo rapporto qualità/prestazioni/prezzo .....
ha un catalogo offerte molto vasto, partendo da prodotti di circa 800€ sino al TERMINATOR PLUS di 6k€... con la possibilità di aggiungere un rigeneratore di Clock allo stesso. mi sembrano dei progetti molto molto validi.

mi chiedevo come mai il mercato è pieno di DAC in SigmaDelta, ed anche le case degli audiofili, mentre invece gli R2R sono un pò nella nicchia ????

c'è qualche motivo di fondo a livello intrinseco di costruzione e tecnologia per questa diffusione sproporzionata ????

in Italia Abbiamo la Lombarda AQUA che propone
https://www.aquahifi.com/la_scala.html
un dac R2R con MOSFET e valvole, che mi hanno fatto saltare sulla sedia appena l'ho visto (molto simile per concezione allo stupendo DAC del Sig. Marcello Dalmazia) ma che mi ha fatto subito risedere, appena consultato il listino; un prezzo non proprio modesto, ma per qualche portafoglio... più che accessibile.

visto che l'atteso CD DUE della Unison non riesce a trasferirsi dalla fabbrica alla mia abitazione, ci stavo facendo un serio pensiero (all' AQUA o al Denafrips)


immagino anche che la diffusione dei SigmaDelta sia correlata al fatto della facilità di implementazione in computer e dispositivi portatili; non oso immaginare un laptop con un DAC in R2R :lol: :lol: :lol:


Questo è un mio personale pensiero, mi piacerebbe leggere qualche altra opinione riguardo l'esteso mondo dei DAC.


Grazie e Buona domenica

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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#3 Messaggio da Interference »

La tecnologia delta sigma ha permesso di realizzare DAC pressoché ideali (linearità elevata, basso rumore di fondo, basse distorsioni) in modo relativamente economico, per quanto richieda certamente almeno dei buoni operazionali in uscita. Va ricordato che è la stessa tecnologia alla base del DSD e che è di fatto lo standard per i convertitori A/D (non solo D/A) moderni.

La FPGA non è una tecnica di conversione, ma solamente un modo più flessibile di implementare circuiti (in altre parole è come avere un circuito integrato "scrivibile" via software). Dentro la FPGA si può fare più o meno ciò che si vuole.



C'è chi dice che lo R2R suona meglio... e lì si entra nel soggettivo. Sicuramente è un modo per diversi produttori di distinguersi commercialmente e giustificare un prezzo più elevato.

Io mi chiedo: ma se le registrazioni vengono fatte in delta sigma, può esserci beneficio nel riprodurle con un R2R? E viceversa? O la soluzione al problema è molto più complicata o molto più facile di quel che sembra ;)

Io penso che al di là di un certo livello qualitativo (che si raggiunge già con poche centinaia di euro) il DAC possa considerarsi un "problema risolto", ma rispetto naturalmente chi ha idee diverse.
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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#4 Messaggio da TomCapraro »

Interference ha scritto: 04/04/2022, 12:40 La tecnologia delta sigma ha permesso di realizzare DAC pressoché ideali (linearità elevata, basso rumore di fondo, basse distorsioni) in modo relativamente economico, per quanto richieda certamente almeno dei buoni operazionali in uscita. Va ricordato che è la stessa tecnologia alla base del DSD e che è di fatto lo standard per i convertitori A/D (non solo D/A) moderni.

La FPGA non è una tecnica di conversione, ma solamente un modo più flessibile di implementare circuiti (in altre parole è come avere un circuito integrato "scrivibile" via software). Dentro la FPGA si può fare più o meno ciò che si vuole.



C'è chi dice che lo R2R suona meglio... e lì si entra nel soggettivo. Sicuramente è un modo per diversi produttori di distinguersi commercialmente e giustificare un prezzo più elevato.

Io mi chiedo: ma se le registrazioni vengono fatte in delta sigma, può esserci beneficio nel riprodurle con un R2R? E viceversa? O la soluzione al problema è molto più complicata o molto più facile di quel che sembra ;)

Io penso che al di là di un certo livello qualitativo (che si raggiunge già con poche centinaia di euro) il DAC possa considerarsi un "problema risolto", ma rispetto naturalmente chi ha idee diverse.
Oltre a confermare quanto anticipato da Interference, il mio interesse per i DAC è terminato nel momento in cui (dopo anni di sperimentazioni) ne ho capito il (buon) funzionamento.
Per le minuzie si entra nel soggettivo per cui...provare a casa nel proprio impianto, e lasciare perdere consigli dai quali non si potrà ottenere quello che poi accadrà una volta collegato nel proprio setup.
p.s i sigma delta risultano tecnicamente ideali, mentre gli R2R sono soggettivamente apparecchi che possono acuire il carattere.
saluti, Tom
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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#5 Messaggio da ing.daniele »

MarcelloDalmazia ha scritto: 04/04/2022, 9:44
...mi permetto di darti un consiglio...SALVATORE MICALE..."poca spesa", tanta resa.. ;)
Seguirò il consiglio alla lettera ;) ;) ;)
Interference ha scritto: 04/04/2022, 12:40 La tecnologia delta sigma ha permesso di realizzare DAC pressoché ideali (linearità elevata, basso rumore di fondo, basse distorsioni) in modo relativamente economico, per quanto richieda certamente almeno dei buoni operazionali in uscita. Va ricordato che è la stessa tecnologia alla base del DSD e che è di fatto lo standard per i convertitori A/D (non solo D/A) moderni.

La FPGA non è una tecnica di conversione, ma solamente un modo più flessibile di implementare circuiti (in altre parole è come avere un circuito integrato "scrivibile" via software). Dentro la FPGA si può fare più o meno ciò che si vuole.



C'è chi dice che lo R2R suona meglio... e lì si entra nel soggettivo. Sicuramente è un modo per diversi produttori di distinguersi commercialmente e giustificare un prezzo più elevato.

Io mi chiedo: ma se le registrazioni vengono fatte in delta sigma, può esserci beneficio nel riprodurle con un R2R? E viceversa? O la soluzione al problema è molto più complicata o molto più facile di quel che sembra ;)

Io penso che al di là di un certo livello qualitativo (che si raggiunge già con poche centinaia di euro) il DAC possa considerarsi un "problema risolto", ma rispetto naturalmente chi ha idee diverse.
Grazie tante per la precisa delucidazione
TomCapraro ha scritto: 04/04/2022, 14:49 p.s i sigma delta risultano tecnicamente ideali, mentre gli R2R sono soggettivamente apparecchi che possono acuire il carattere.
credevo che gli R2R fossero simili alle valvole, evidentemente ho letto pareri di persone sbagliate.
Grazie

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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#6 Messaggio da TomCapraro »

ing.daniele ha scritto: 08/04/2022, 8:37
credevo che gli R2R fossero simili alle valvole, evidentemente ho letto pareri di persone sbagliate.
Grazie

D.P.
Dipende, alcuni R2R potrebbero avvicinarsi alla "distorsione delle valvole" (unica cosa che li accomunerebbe) per cui ci si dovrebbe mettere li a misurare alcuni R2R e alcuni stadi a valvole e selezionare quelli piu simili.
saluti, Tom
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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#7 Messaggio da ing.daniele »

TomCapraro ha scritto: 08/04/2022, 17:11 Dipende, alcuni R2R potrebbero avvicinarsi alla "distorsione delle valvole" (unica cosa che li accomunerebbe) per cui ci si dovrebbe mettere li a misurare alcuni R2R e alcuni stadi a valvole e selezionare quelli piu simili.
Grazie tom,
sempre coinciso e preciso.

Solo per curiosità personale:
https://www.denafrips.com/terminator-plus

in basso sono presenti 2 "accessori" per il DAC, mi chiedo, l'obiettivo è quello di convertire la musica da digitale ad analogia oppure quello di mettersi in salone un orologio atomico ?
gusto per capire l'importanza di un rigeneratore di clock esterno....
un pò come MSB che con i femtosecondi ci va a nozze.
Interference
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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#8 Messaggio da Interference »

ing.daniele ha scritto: 10/04/2022, 23:46 Solo per curiosità personale:
https://www.denafrips.com/terminator-plus

in basso sono presenti 2 "accessori" per il DAC, mi chiedo, l'obiettivo è quello di convertire la musica da digitale ad analogia oppure quello di mettersi in salone un orologio atomico ?
gusto per capire l'importanza di un rigeneratore di clock esterno....
un pò come MSB che con i femtosecondi ci va a nozze.
Premesso che come per tutto ci sono audiofili che giurano sulla sua importanza, il master clock non è particolarmente utile se non quando si devono sincronizzare più dispositivi (esigenza più dello studio di registrazione che del sistema di riproduzione).

Se si parla di avere basso jitter, non esiste clock migliore di quello interno e "locale" al dispositivo che effettua la conversione. Sono di questo parere molti addetti ai lavori, dai progettisti di Benchmark e Weiss, a Bob Katz che ne ha parlato estensivamente nel suo "Mastering Audio" (sembrerà strano ma anche nel professionale girano un sacco di leggende in merito). Consiglio anche la lettura del documento "Picoseconds or ppm?" a cura di Grimm Audio.

Si possono anche citare DAC di livello molto elevato come il Benchmark DAC-3 o il Mola Mola Tambaqui che non prevedono nemmeno un ingresso di clock esterno.



Il motivo per cui vengono proposti in ambito hi-fi è più commerciale che tecnico, IMHO.
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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#9 Messaggio da ing.daniele »

Interference ha scritto: 11/04/2022, 11:37
ing.daniele ha scritto: 10/04/2022, 23:46 Solo per curiosità personale:
https://www.denafrips.com/terminator-plus

in basso sono presenti 2 "accessori" per il DAC, mi chiedo, l'obiettivo è quello di convertire la musica da digitale ad analogia oppure quello di mettersi in salone un orologio atomico ?
gusto per capire l'importanza di un rigeneratore di clock esterno....
un pò come MSB che con i femtosecondi ci va a nozze.
Premesso che come per tutto ci sono audiofili che giurano sulla sua importanza, il master clock non è particolarmente utile se non quando si devono sincronizzare più dispositivi (esigenza più dello studio di registrazione che del sistema di riproduzione).

Se si parla di avere basso jitter, non esiste clock migliore di quello interno e "locale" al dispositivo che effettua la conversione. Sono di questo parere molti addetti ai lavori, dai progettisti di Benchmark e Weiss, a Bob Katz che ne ha parlato estensivamente nel suo "Mastering Audio" (sembrerà strano ma anche nel professionale girano un sacco di leggende in merito). Consiglio anche la lettura del documento "Picoseconds or ppm?" a cura di Grimm Audio.

Si possono anche citare DAC di livello molto elevato come il Benchmark DAC-3 o il Mola Mola Tambaqui che non prevedono nemmeno un ingresso di clock esterno.



Il motivo per cui vengono proposti in ambito hi-fi è più commerciale che tecnico, IMHO.
Chiaro e semplice
Grazie

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Re: R2R vs. SigmaDelta vs. FPGA

#10 Messaggio da TomCapraro »

ing.daniele ha scritto: 10/04/2022, 23:46 Solo per curiosità personale:
https://www.denafrips.com/terminator-plus

in basso sono presenti 2 "accessori" per il DAC, mi chiedo, l'obiettivo è quello di convertire la musica da digitale ad analogia oppure quello di mettersi in salone un orologio atomico ?
gusto per capire l'importanza di un rigeneratore di clock esterno....
un pò come MSB che con i femtosecondi ci va a nozze.

Ai tempi, su alcune macchine MSB, effettuai diverse misure relative alla fornitura di armamentario opzionale che andava dai femtoclock, alle super alimentazioni ect...ect....
Non ho ricavato sufficienti variazioni (peraltro inudibili) che ne potessero giustificare il grande esborso in denaro.
saluti, Tom
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