Pagina 2 di 2

Re: Transitori e ampiezza di banda

Inviato: 25/04/2022, 15:00
da TomCapraro
Maurizio.Malagoli ha scritto: 25/04/2022, 12:29
Che dac è?
M2tech Young prima serie
Lo utilizzo nel mio impianto.

Re: Transitori e ampiezza di banda

Inviato: 26/04/2022, 12:19
da Maurizio.Malagoli
MarioBon ha scritto: 24/04/2022, 8:58 Non ha grande importanza la larghezza di banda dell'amplificatore se la sorgente possiede larghezza di banda limitata ...
Anche io avevo pensato che la larghezza di banda è senz'altro limitata dalla sorgente e quindi non un parametro da esasperare. E' questo il motivo per cui le "misure" che si fanno utilizzando onde quadre come segnale sorgente sono un difficile da leggere? Comunque penso che sia un parametro in qualche modo da tenere in conto, ma come?
MarioBon ha scritto: 24/04/2022, 8:58 Dire che il comportamento dell'orecchio sia più simile a quello di un oscilloscopio piuttosto che di un analizzatore di spettro non è sicuramente corretto almeno alla luce di quanto si legge in letteratura dalla fine del 1800 ad oggi.
grazie per la precisazione

Re: Transitori e ampiezza di banda

Inviato: 26/04/2022, 12:21
da Maurizio.Malagoli
TomCapraro ha scritto: 25/04/2022, 15:00
Maurizio.Malagoli ha scritto: 25/04/2022, 12:29
Che dac è?
M2tech Young prima serie
Lo utilizzo nel mio impianto.
Adesso capisco perché in diverse occasioni hai consigliato di "upsamplare" (che brutto termine!) a 96khz.

Re: Transitori e ampiezza di banda

Inviato: 27/04/2022, 13:06
da TomCapraro
Maurizio.Malagoli ha scritto: 26/04/2022, 12:21
Adesso capisco perché in diverse occasioni hai consigliato di "upsamplare" (che brutto termine!) a 96khz.
Su alcuni dac è una panacea, su altri un beneficio...e su altri ancora (pochi in verità) non sortisce alcun effetto.

Re: Transitori e ampiezza di banda

Inviato: 27/04/2022, 19:49
da alfredop
Maurizio.Malagoli ha scritto: 23/04/2022, 18:04
alfredop ha scritto: 22/04/2022, 19:18 Dal punto di vista della teoria dei segnali la cosa sta poco in piedi, ma l’hifi per qualcuno sembra essere un mondo a parte che non obbedisce alla usuali leggi fisiche.

Alfredo
Penso che dal punto di vista della teoria dei segnali non dica niente di sbagliato. Dice che, se in un segnale vi è una certa frequenza (alta) questa contribuisce alle nostre percezioni di ascolto, ance se poi il tono puro a quella frequenza il nostro orecchio non riesce a percepirla.
Messa cosi starebbe a significare che il nostro apparato percettivo è sensibile ad un segnale con spettro continuo oltre i 20Khz, ma non a singoli impulsi centrati nella stessa banda. Sarebbe un comportamento molto strano.
Si potrebbe fare una prova prendendo un brano e modulandolo intorno ai 40Khz (le basse frequenze verrebbero spostate proprio intorno ai 20Khz) e vedendo se si percepisce qualcosa.


Concordo invece sull’utilità di sovracampionare ed aumentare la risoluzione. Un unico appunto riguarda il filtro di anti-aliasing che è molto importante nell’acquisizione (quindi in fase di registrazione), mentre nella fase di riproduzione serve solo ad eliminare le armoniche introdotte dal filtro di ricostruzione e può quindi essere più blando (ovvero le pendenze che definiscono la banda di transizione possono essere più basse).
Dal mio punto di vista quindi la cosa migliore è registrare con frequenze di campionamento elevato (cosa che consente di semplificare i filtri anti-aliasing analogici), filtrare digitalmente le registrazioni e poi decimare per ottenere la frequenza di campionamento desiderata nel file da distribuire; in questo processo le nostre apparecchiature non entrano in alcun modo, ma tutto dipende da chi registra.

Il tutto è coerente con il proverbio informatico “garbage in -> garbage out’ o in altri termini se nelle nostre apparecchiature entra spazzatura dalle stesse uscirà spazzatura.

Alfredo

Re: Transitori e ampiezza di banda

Inviato: 28/04/2022, 1:27
da TomCapraro
alfredop ha scritto: 27/04/2022, 19:49 Si potrebbe fare una prova prendendo un brano e modulandolo intorno ai 40Khz (le basse frequenze verrebbero spostate proprio intorno ai 20Khz) e vedendo se si percepisce qualcosa.

Alfredo
In archivio possiedo uno spezzone di brano, ovviamente campionato a 96khz, con la relativa copia digitale nella quale è stato inserito un tono a 40khz.
Dal DAC non esce differenza dai due files post conversione in analogico da potersi considerare udibile, tuttavia potrebbe intrinsecamente "scatenare" negli stadi a valle successivi (tipo preamplificatore e/o amplificatore) intermodulazione tale da potersi sentire.
Lo farebbe appunto per intermodulazione, ma non perchè altera la banda audio fino a 20khz.