La distorsione armonica
Inviato: 30/08/2022, 15:15
La condizione necessaria e sufficiente per ottenere distorsione armonica nulla è che sia nulla l’intermodulazione per qualsiasi coppia di frequenze. Questo spiega perché i sistemi multiamplificati siano potenzialmente i migliori e pone la distorsione di intermodulazione su un piano di pericolosità maggiore rispetto alla distorsione armonica.
La distorsione armonica si misura in regime forzato stazionario usando come stimoli delle sinusoidi di ampiezza costante al variare della frequenza. Se un dispositivo producesse solo distorsione armonica di ordine pari l’effetto sarebbe uno spostamento del timbro degli strumenti riconoscibile solo da chi conosce il vero timbro dello strumento. Ma dove c’è distorsione armonica c’è sempre distorsione di intermodulazione che è la forma più subdola (perché dipende dalla forma dello stimolo) e più fastidiosa (perché non armonica e perché genera componenti a bassa frequenza potenzialmente mascheranti).
La distorsione armonica viene misurata mantenendo l’ampiezza dello stimolo costante al variare della frequenza: è come se misurassimo la distorsione con un rumore bianco ma usando come stimolo con una riga spettrale per volta.
i programmi musicali hanno spettro più simile al rumore rosa che al rumore bianco.
Ma questo significa che la misura di distorsione armonica utilizza uno stimolo che cresce di almeno 10 dB per decade verso le alte frequenze rispetto alle effettive condizioni d’uso. Ammesso che il tasso di distorsione armonica sia proporzionale allo stimolo (come avviene nei sistemi di una certa qualità) la misura di distorsione armonica fornisce tassi sovrastimeti specie nella seconda e terza decade. Nell'ultima ottava sono mediamente 20 dB più alti (in sostanza la distorsione misurata nell'ultima ottava va divisa almeno per dieci). Ne segue che un tweeter che misura un tasso dell’1% nelle effettive condizioni d’uso produce lo 0.1% di distorsione o anche meno (praticamente non udibile).
I criteri di udibilità della distorsione armonica vanno rivisti. In particolare il tasso di distorsione misurato per un sub woofer è credibile, quello misurato a 20kHz per un tweeter sicuramente non lo è.
Le misure di distorsione armonica servono a poco a meno che non diano risultati ottimo (2^ e 3^ molto bassa con armoniche superiore assenti).
La distorsione armonica si misura in regime forzato stazionario usando come stimoli delle sinusoidi di ampiezza costante al variare della frequenza. Se un dispositivo producesse solo distorsione armonica di ordine pari l’effetto sarebbe uno spostamento del timbro degli strumenti riconoscibile solo da chi conosce il vero timbro dello strumento. Ma dove c’è distorsione armonica c’è sempre distorsione di intermodulazione che è la forma più subdola (perché dipende dalla forma dello stimolo) e più fastidiosa (perché non armonica e perché genera componenti a bassa frequenza potenzialmente mascheranti).
La distorsione armonica viene misurata mantenendo l’ampiezza dello stimolo costante al variare della frequenza: è come se misurassimo la distorsione con un rumore bianco ma usando come stimolo con una riga spettrale per volta.
i programmi musicali hanno spettro più simile al rumore rosa che al rumore bianco.
Ma questo significa che la misura di distorsione armonica utilizza uno stimolo che cresce di almeno 10 dB per decade verso le alte frequenze rispetto alle effettive condizioni d’uso. Ammesso che il tasso di distorsione armonica sia proporzionale allo stimolo (come avviene nei sistemi di una certa qualità) la misura di distorsione armonica fornisce tassi sovrastimeti specie nella seconda e terza decade. Nell'ultima ottava sono mediamente 20 dB più alti (in sostanza la distorsione misurata nell'ultima ottava va divisa almeno per dieci). Ne segue che un tweeter che misura un tasso dell’1% nelle effettive condizioni d’uso produce lo 0.1% di distorsione o anche meno (praticamente non udibile).
I criteri di udibilità della distorsione armonica vanno rivisti. In particolare il tasso di distorsione misurato per un sub woofer è credibile, quello misurato a 20kHz per un tweeter sicuramente non lo è.
Le misure di distorsione armonica servono a poco a meno che non diano risultati ottimo (2^ e 3^ molto bassa con armoniche superiore assenti).