Fabrizio Calabrese e la misura della potenza elettrica

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Fabrizio Calabrese e la misura della potenza elettrica

#1 Messaggio da MarioBon »

tratto da http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3_[ ... f=5&t=9588
Fabrizio Calabrese ha scritto:Immagine
cominciamo con il Brown Noise dove Brown non sta per il colore marrone ma per Brown scopritore dei moti browniani.
https://en.wikipedia.org/wiki/Brownian_noise
Questo tipo di stimolo ha gran poco a che vedere con la musica o gli effetti speciali del cinema. Per il resto se lo si vuol utilizzare per una misura di potenza non ci sono particolari controindicazioni se non l'illusione di fare una misura che rappresenti le effettive condizioni d'uso. A proposito di effettive condizioni d'uso lo spettro degli effetti sonori del cinema si estendono ben oltre i 30 Hz (limite difficilmente superabile con subwoofer del tipo passa banda).

Secondo il sig. Fabrizio Calabrese la potenza dissipata da un carico reattivo con un segnale non sinusoidale si calcola conoscendo la tensione e la corrente efficaci.
Mai sentito parlare di potenza attiva e di potenza reattiva? Dovrebbe misurare la potenza attiva.

Il modo più semplice per calcolare la potenza attiva assorbita da un carico qualsiasi è misurare la sua impedenza (con 150 euro si acquista un DATS V3 della Dayton Audio https://www.costruireaudio.com/dayton-a ... it-it.html che lo può usare anche il gatto di Mario61).
Sicuramente il sig. Fabrizio Calabrese dispone dei mezzi tecnici per misurare l'impedenza di un altoparlante. Perché non lo fa?
Nota l'impedenza e lo stimolo applicato v(t) la potenza è:

Potenza = VV* Z dove VV* è il modulo della tensione di stimolo ai capi di Z e Z è l'impedenza complessa del carico. V= FFT{v(t)}
della potenza così calcolata va presa la parte reale.

Possiamo prevedere che Calabrese affermerà che i suoi sub-woofer hanno impedenza costante. Motivo in più per misurare Z e adoperarla.

Ci sono poi delle costanti cui il nostro è affezionato (continua a confondere SPL e rendimento e si illude che le misure in un ambiente non trattato a 70 cm e a un metro da un altoparlante equivalgano alle misure in campo libero, su quella a 1.4 metri pare non sia tanto sicuro). Su questo non c'è niente da fare. E' come la religione delle tre pareti.
Sorvoliamo anche su come si misura la potenza in un ambiente riverberante (perché il modo c'è).

le riviste non usano i metodi di misura del sig Calabrese...per fortuna.
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Re: Fabrizio Calabrese e la misura della potenza elettrica

#2 Messaggio da carlochiarelli »

Quando facevo le scuole medie, Volt per Ampere NON FACEVA Watt, perché c'era di mezzo il cos(fi) ( come si diceva allora).
Ma a Bracciano la fase elettrica non esiste? Quella acustica è scomparsa da tempo ( visti gli sproloqui sul DRC )....
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Re: Fabrizio Calabrese e la misura della potenza elettrica

#3 Messaggio da carlochiarelli »

Se si vuole fare con il PC e le schede di acquisizione basta acquisire Volt e Ampere e fare il prodotto punto - punto. Fare una media mobile di almeno un paio di periodi della frequenza minima in ingresso e viene fuori la potenza. Il problema è sui sensori di tensione e corrente che devono avere un errore di fase relativa basso, il che è difficilissimo ad alta frequenza.
Altro sistema più semplice è comprarsi un wattmetro ad alta frequenza ( io uso un WT5000 che va bene per valutare perdite sugli inverter e penso che basti anche per l'audio).
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MarioBon
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Re: Fabrizio Calabrese e la misura della potenza elettrica

#4 Messaggio da MarioBon »

Con un PC dotato di una scheda full duplex si possono acquisire due canali e misurare l'impedenza (modulo e fase) con grande precisioni dato che i due canali possono anche essere calibrati individualmente. Basta l'altoparlante e un resistore calibrato di potenza opportuna. Nota l'impedenza si calcola la potenza attiva con qualsiasi stimolo senza fare ulteriori misure Ma solo qualche calcolo). Poi misurare l'SPL è un'altra cosa e risalire dall'SPL alla potenza acustica un'altra ancora ma si può fare (anche in un ambiente non anecoico). Se poi non vogliono o possono fare misure si sfruttano le risposte in frequenza che si trovano nei data sheet (se c'è scritto come sono state riprese).
Certo servono delle conoscenze ma se si possiedono 400 libri tra acustica ed elettroacustica qualche cosa si troverà.
Posso invece consigliare questo:

Bendant and Piersol ”Engeneering Application of correlation and spectral analysis” 1980 - Wiley Inter Science – ISBN 0-471-05887-4

costa parecchio ma li vale tutti. E' la versione per studenti di "Random Data" degli stessi autori.

https://www.wiley.com/en-us/Engineering ... 0471570554
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