L’ hanno bannata dott. Bon?
Ma è vero che…. WARM UP impianto
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
MarioBon ha scritto: ↑20/09/2022, 16:54 Se l'impianto viene usato frequentemente:
elettroniche (valvole o stato solido) => devono raggiungere la temperatura ottimale di lavoro. Le valvole richiedono più tempo.
Questo tempo di riscaldamento è ancora più importante se la temperatura ambientale è bassa (sotto 10°C).
Il range di funzionamento delle apparecchiature consumer va da 0°C a 85°C.
cavi => se hanno bisogno di rodaggio vanno cambiati. Se cambiano suono nel tempo vanno cambiati. Se hanno un verso privilegiato di percorrenza vanno cambiati (tranne i semibilanciati).
Altoparlanti
=> tweeter con ferrofluido: richiedono qualche minuto
=> woofer: qualche minuto
Se gli altoparlanti sono fermi da mesi potrebbe volerci qualche ora.
In generale: si mette il volume a zero, si accendono i dispositivi, si carica la musica e si fa suonare 5 minuti a volume moderato. Nel frattempo si controlla che tutto funzioni. Poi si può alzare il volume. Questa procedura serve anche ad asciugare l'umidità ed evitare, per esempio, che un altoparlante con supporto bobina in nomex si rompa (la bobina si sfila dal supporto).
Buondi a tutti e ben ritrovati, e buon anno nuovo!
Circa la temperatura ottimale di funzionamento della circuitazione elettronica a stato solido, c'è un range specifico in cui i componenti (transistor, microchip, ecc) danno il meglio?
Lo chiedo perche il range di temp. operativa dei componenti indicati nei datasheet è per specifiche consumer di 0/+85°, quindi teoricamente entro questi valori di temperature le caratteristiche elettriche non dovrebbero variare... o no?
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
La temperatura di esercizio indica i limiti da non superare. Se è troppo caldo i componenti non riescono a smaltire il calore, se è troppo freddo c'è la possibilità che non si accendano (mancano elettroni in banda di conduzione). Ogni dispositivo raggiunge una temperatura (al suo interno) che dipende dalle polarizzazioni scelte e dallo smaltimento di calore. Affinchè un dispositivo funzioni correttamente si deve provvedere in mood che possa accendersi (non troppo freddo) e possa smaltire calore (ventilazione).
In ambiente domestico basta non chiudere gli amplificatori dentro a qualche armadio ma assicurarsi che l'aria possa circolare.
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
C’è un signore del panorama audio che sostiene che “il transistor si deve scandare”, tant’è che un audio analogue Maestro mi ha consigliato di farlo scaldare per un ora e mezza ”poi il mosfet vola”.organist ha scritto: ↑22/01/2023, 12:44 Lo chiedo perche il range di temp. operativa dei componenti indicati nei datasheet è per specifiche consumer di 0/+85°, quindi teoricamente entro questi valori di temperature le caratteristiche elettriche non dovrebbero variare... o no?
Di fronte a questo mi sono preparato a chiamare il 115…….
D.P.
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
Non si può escludere a priori che sia così. C'è da chiedersi se dopo un'ora di ascolto si sono scaldati i MOSFET oppure le orecchie.
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
Grazie per le gentili risposte.
Ignoravo completamente che i componenti troppo freddi avessero problemi ad accendersi.
In ambito digitale, quale ruolo ha la temperatura sui componenti? Ad esempio un DAC, quali differenti comportamenti puo avere in relazione alla temperatura?
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
Una componente importante di un convertitore è il clock (realizzato con un cristallo che oscilla a frequenza molto alta e viene poi divisa per ottenere il valore che serve).
Più la frequenza è alta tanto più deve essere divisa e tanto minore è l'errore. Questo cristallo è sensibile alla temperatura.
L'altra componente importante è la tensione di riferimento che può essere ottenuta con uno zener. Anche gli zener sono sensibili alla temperatura e ci sono dei trucchetti per renderli stabili. Il rumore prodotto dallo zener viene facilmente filtrato.
un buon convertitore possiede un clock stabile e una tensione di riferimento stabile (priva di rumore). In genere sia il clock che la tensione di riferimento sono esterni all'integrato che esegue la conversione quindi, con lo stesso integrato, si può realizzare un convertitore ottimo o una ciofeca.
Più la frequenza è alta tanto più deve essere divisa e tanto minore è l'errore. Questo cristallo è sensibile alla temperatura.
L'altra componente importante è la tensione di riferimento che può essere ottenuta con uno zener. Anche gli zener sono sensibili alla temperatura e ci sono dei trucchetti per renderli stabili. Il rumore prodotto dallo zener viene facilmente filtrato.
un buon convertitore possiede un clock stabile e una tensione di riferimento stabile (priva di rumore). In genere sia il clock che la tensione di riferimento sono esterni all'integrato che esegue la conversione quindi, con lo stesso integrato, si può realizzare un convertitore ottimo o una ciofeca.
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Re: Ma è vero che…. WARM UP impianto
Grazie Mario, gentilissimo come sempre!
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