Audio_Italia

ciao a tutti .
secondo voi può funzionare il seguente schema applicato ?

lo scopo è quello di ottenere il cosiddetto motional feedback con una resistenza in serie all'altoparlante di valore al di sotto di 1 ohm

Io, anni fa, ho posseduto due Audio Pro B2 50 che andavano alla grande...
Oggi l'Audio Pro non li produce più...chissà perché?

Leggi qui:
https://www.audiosciencereview.com/foru ... mfb.27956/
https://www-audiosciencereview-com.tran ... r_pto=wapp

Ciao!

Il motional feedback di Philips, se non ricordo male, usava un vero e proprio trasduttore a bordo dell'altoparlante (forse capacitivo) cosa diversa dal ACE BASS della Audio pro che non era un reale motional feedback.

arivel ha scritto: 08/10/2022, 19:41 ciao a tutti .
secondo voi può funzionare il seguente schema applicato ?

lo scopo è quello di ottenere il cosiddetto motional feedback con una resistenza in serie all'altoparlante di valore al di sotto di 1 ohm

Più che il Motional Feedback questa cosa ricorda il ponte di velocità impiegato nella Andante 3A (Francia). L'operazionale in controreazione faceva da doppio integratore.

In quel caso la difficolta stava nel compensare la componente induttiva della bobina mobile.
Oggi sono disponibili (da SB e Eighteen Sound o B&C non ricordo..) woofer con componente induttiva praticamente nulla.

L'ACE BASS di Audio Pro pilota il woofer in corrente e ne corregge i parametri attraverso un secondo loop di retroazione.
Il Motional Feedback usa un accelerometro che misura l'accelerazione del diaframma.

I sistemi controreazionati correggono i difetti dei dispositivi al prezzo della riduzione del guadagno. Il problema degli altoparlanti è che il guadagno è basso.
I sistemi di altoparlanti controreazionati sono passati di moda perchè gli altoparlanti sono migliorati a sufficienza.

questo dovrebbe essere uno degli altri modi di farlo con il ponte di wheatstone

In realtà il circuito che proponi è un semplice pilotaggio in corrente dell'altoparlante che si potrebbe fare anche con un singolo amplificatore non invertente:

Basta che R1 sia molto maggiore di RS. La versione invertente, possibile, è molto costosa perchè richiede due amplificatori di potenza.

Sull'altoparlante non c'è alcuna retroazione.
Lo schema completo del ponte di velocità della Andante 3A è questo:

MarioBon ha scritto: 11/10/2022, 10:13 In realtà il circuito che proponi è un semplice pilotaggio in corrente dell'altoparlante che si potrebbe fare anche con un singolo amplificatore non invertente:

Basta che R1 sia molto maggiore di RS. La versione invertente, possibile, è molto costosa perchè richiede due amplificatori di potenza.

credo che utilizzando l'opamp U2 , essendo amplificatore , al posto di un partitore , come retroazione , si possa usare una RS in serie all'altoparlante ben piu piccola

Il valore di RS deve comunque essere piccolo perché su tale resistenza viene dissipata potenza che viene perduta e in più riduce l'escursione di tensione sull'altoparlante. R1 deve essere molto maggiore di RS e, se RS vale 0.1 Ohm, R1=1000 Ohm è già diecimila volte più grande.

Se :
Rs = 0,1
R1= 10k
R2 = 10k

Si ottiene che :
1volt in ingresso = 2 volt su Rs = 20 Ampere sull'altoparlante

Per cui il guadagno è di 20 A/V
Per aumentare il guadagno basta diminuire R2 ( o aumentare R1) per diminuire il guadagno si aumenta R2 ( o si diminuisce R1).

Poi bisogna considerare il guadagno dell'amplificatore per calcolare la resistenza di uscita ( che in questa configurazione è positiva) ,ma è tutta un'altra storia.

Perfetto. Adesso calcola la tensione all'uscita dall'amplificatore e la caduta ai capi dell'altoparlante (considera pure 6 Ohm di impedenza costante).
Con 2 Ampere RMS attraverso la resistenza RS ai capi dell'altoparlante cadono 24 Volt
Alla risonanza dell'altoparlante, dove l'impedenza vale decine di Ohm, l'ampli dovrebbe avere una escursione di tensione di uscita enorme.
Anche per questo il pilotaggio in corrente non viene molto praticato.