scintilla ha scritto: ↑13/12/2022, 9:47
Non penso.
Quello non è un sistema per giocherellare e non è neanche open source.
E' talmente complesso che è impensabile lasciare la libertà di fare ciò che si vuole al proprietario, si farebbero soltanto casini.
Per quel che ho potuto capire il proprietario potrà avere la possibilità di scegliere tra 2 o 3 impostazioni prestabilite.
Se compri quel sistema, ti viene portato a casa, installato e finemente tarato nel tuo ambiente direttamente da chi lo ha progettato, il quale ti garantirà un risultato certo.
Scintilla ha centrato il punto.
Negli ultimi anni ho aiutato diversi amici a sviluppare e mettere a punto sistemi molto complessi. Li ho sempre avvisati sul concetto che è necessaria una corrispondenza tra il livello di prestazione e quello di percezione, altrimenti non si va avanti nel fine tuning.
In altre parole, in un sistema è così malleabile, assimilabile a un ammasso di creta umida che non asciuga mai, è necessario imprimere la forma gradualmente, passando per un’infinità di piccoli step, piccoli upgrade cui deve necessariamente seguire un periodo d’ascolto necessario a interiorizzarne il risultato.
Finché l’impianto è capace di una prestazione che ci sorprende nei primi secondi d’ascolto, non siamo in grado di migliorarlo. In quel momento è lui che sta migliorando il nostro modello di riferimento nella memoria emotiva. Tutto ciò, per quanto possa apparire delirante, fa parte del meccanismo.
Non posso pretendere che l’utilizzatore sia in grado di acquisire l’esperienza di quindici anni in una settimana o un mese. Non c’è una pillola per questo.
Quando vado a trovare l’amico, trovo un risultato disastroso, poiché il suo tuning non affonda le radici nell’esperienza necessaria a concepire il suo impianto. Non ha avuto tempo necessario e non so se mai l’avrà.
Tra tutti, un carissimo amico, un direttore d’orchestra, è il candidato migliore. Conosce bene gli strumenti, li suona, li dirige. Conosce la musica, la insegna, la arrangia. Il suo modello musicale è senza dubbio superiore al mio, più saldo, più reale. Lui ha messo in piedi un sistema complesso a tempo record, seguendo scrupolosamente i miei consigli. Sono anni già. Eppure è ancora lì che gioca.
Anch’io a volte perdo il “filo del discorso”. Nel mio singolare percorso mi trovo solo, lontano, e continuo a cercare “l’infinitamente piccolo” muovendo il mouse su strumenti virtuali alla ricerca di modelli matematici sempre più eleganti per lo sviluppo delle funzioni di trasferimento più idonee al setup che ho messo in piedi.
Matematica, tanta matematica, solo matematica. Da oltre un anno non faccio altro, ascoltando mappature e non più la musica, che in realtà è l’origine e lo scopo di tutto ciò.
A volte sono costretto a guardare indietro. Scelgo una data e carico una mappa completa tra le centinaia salvate.
È utile a orientarmi.
Qualche anno fa mostrai il cuore di NTT a un professionista del settore, uno capace di comprendere al colpo d’occhio, un amico fidato. La mattina seguente, evidentemente il sonno porta consiglio, aveva stimato oltre 400 variabili.
Attualmente ho aggiunto anche i sitemi dinamici con risposta all’impulso di durata finita, che mi permettono di svincolare la fase rendendola una variabile indipendente. Ora posso soddisfare così qualsiasi “capriccio”.
Come posso pensare di consegnare tutto ciò all’utente, che generalmente la fase l’ha soltanto sentita nominare?
Sarebbe come consegnare le chiavi di un’auto da competizione a un bambino.
NTT è una nave scuola. Io sono il preside, il professore e anche lo studente.
Sto ancora cercandone i limiti.
La ricerca devo farla io, da solo, come sempre. Potrò rilasciare gli aggiornamenti, se riterrò che questi saranno utili all’utente. Se sarà necessario aggiorneremo anche il firmware.
All’utente ho lasciato comunque qualche autonomia.
In gamma bassa ad esempio, la prestazione è fortemente dipendente dalle esigenze e dalle disponibilità di natura logistica di ciascuno. Così lascio che sia l’utente a scegliere cosa impiegare. Possiamo utilizzare materiali già in suo possesso o fare un progetto ad hoc. È certamente consigliabile uno sguardo ai Sub del catalogo Sympho, venduti come accessori, ma non obbligatoriamente. A seconda dei casi possono esserci sicuramente soluzioni più funzionali.
Poi ci sono numerosi banchi di memoria direttamente richiamabili dal retro dell’unità, anche se attualmente sono inaccessibili. In fase di installazione si potrebbe concordare con l’utente quali funzioni assegnargli.
Una potrebbe essere il controllo della direttività. Per le altre c’è l’imbarazzo della scelta, ma è proprio tale imbarazzo che pone dubbi su quanto tali controlli siano effettivamente opportuni.