La solita italietta

[mario061]

Sono usciti quando il progettista delle ESB era Renato Giussani

https://www.audiosinapsi.it/hi-fi/siste ... -italiano/

[NomeUtente]

Intendo il designer... Giugiaro? Pininfarina? Bertone? Teo dovrebbe saperlo.

[mario061]

Credo che il progetto imponesse un disegno di quel tipo, non penso sia stato fatto così da un grafico dell'azienda per essere bello.

[NomeUtente]

Dai... qualcuno a dare l'impronta estetica ci deve essere stato... non e' una cassetta per la frutta...

[Svarione]

https://www.giussani-research.it/about-us/?lang=it

Guarda qua.

Comunque tieni conto che l’efficienza si aggirava sui 87 db cioè per raggiungere il coinvolgimento vantato dai recensori in un ambiente di media cubatura a voglia a metterci watt.

E queste erano disegnate da lojodice, che poi era il motivo del rapporto di amicizia fra un designer, e un ingegnere meccanico.

Il lavoro.

Ma siamo 10 anni dopo la chiusura di galactron.

[NomeUtente]

La Serie 7 l'ha disegnata Loiodice?
Anche le Delta, in foto al link postato, hanno la medesima paternita' estetica?

[Svarione]

Guarda qua:
https://www.giussani-research.it/renato ... i/?lang=it

Erano soci in audiolab e le delta 3 ….dal 74..al 78
Mentre la galactron raggiunse cito il sito va:

“Il momento di massimo splendore toccato nel ’76 vide però accadere avvenimenti che causarono il rapido crollo della splendente meteora Galactron: Aris Bernardini, direttore generale e amministratore delegato dal 1966, messo in minoranza sulla strategia di sviluppo da seguire negli anni successivi, abbandonò l’azienda cedendo le sue quote prima che Galactron iniziasse i lavori di riadattamento e ampliamento decisi utilizzando fondi della Cassa del Mezzogiorno; poco dopo, il Dott. Strampelli, socio di maggioranza, venne a mancare improvvisamente e una finanziaria gestì le sorti dell’industria, rimasta già orfana del suo padre spirituale e guida (Bernardini) e del designer (Lojodice) che aveva saputo dar forma alle idee Galactron. Nel 1980 cessò ogni produzione e nel 1984 fu decretato definitivamente il fallimento dell’azienda.”

Questo fu.

Mentre calabrese era a Oxford in missione per la lexmark inchiostri, senza patente e pedalava.

Una pedalata, una fotocopiata, ettecredo che tornò magro.

E uno dice, ma scusa non poteva stare in uk dove aveva una cameretta a Oxford, una fotocopiatrice in biblioteca, tutti i testi in inglese, e noooo.
A chi faceva leggere le fotocopie agli inglesi??
E quelli se lo sgamano subito, e c’è lo rispedivano a calci e risate.

[NomeUtente]

Da questo:
[quot[cut] ... e del designer (Lojodice) che aveva saputo dar forma alle idee Galactron. ... [cut][/quote]
potrei ipotizzare che, complice l'amicizia tra Giussani e Lojodice, la Serie 7 di ESB abbia avuto come designer Lojodice.

Nei prossimi giorni andro' a vedermi progettista VERO su YouTube.

[Svarione]

Ed ecco alcune calabresate dell’italietta che ci hanno propinato sti signori:

Calabrese sulle Delta 4r10 di Giussani dal suo forum ovvio, quando amava ì fullhorn è un po’ meno gli rd che poi fece:

http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... ta#p136654
Interessante questo passaggio: cito dal link

“Invece, nelle solite misure pubblicate dalle riviste -TND inclusa- le differenze che si osservano sono minime, anche quando, p.es., si comparano le Focal Grand Utopia con le Indiana Line.

In questo senso hanno ragione quelli che criticano le misure (delle riviste), giudicandole inutili...!

Però esistono misure più intelligenti e discriminanti, ma è ovvio che non ne sentirete mai parlare da coloro che hanno interesse a vendere a carissimo prezzo dei ciofegoni asfittici, che a queste misure risulterebbero quello che realmente sono !!!”


Paraculo lecchino fetente viscido penoso sciacallo.

[Svarione]

Altra chicca, con bandalex si discute tanti anni fa fra fh e Giussani:

http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... lta#p69329

Qui calabrese difendeva i fh, e bandalex gli predisse il futuro….embeh il monovia largabanda, arrivò si, 9 anni dopo.

E i fh??

Nella tomba.

Le ultime parole, l’epitaffio, cito testuale il vate:

“Indubbiamente ad una prima lettura quello che fa ridere sono io...”

“Indubbiamente ad una prima lettura quello che fa ridere sono io...”

Ma anche a quelle successive aggiungo io e anche dieci anni dopo.