Audio_Italia

I vari software per crossover (XSim, Vituixcad ecc.) richiedono il modulo dell'impedenza dei trasduttori da impiegare nel progetto, ma per i driver a compressione il fabbricante non li dichiara, e direi anche giustamente perché questo può variare, anche in in maniera sostanziale, a seconda della tromba su cui viene montato il driver.

Dunque cercando come effettuare tali misurazioni del modulo, mi sono imbattuto nel sito di Mario Negro, dove vengono date indicazioni dettagliate per la realizzazione di un semplice "jig" per misurare l'impedenza in due possibili configurazioni cioè con uscita cuffia e con uscita di potenza dell'ampli. La seconda mi sembra consigliata seppure richieda una certa cautela per evitare di bruciare la scheda.
Non posso linkare la pagina direttamente (probabilmente perché realizzata con i frame) ma si trova all indirizzo
http://www.claudionegro.com/ita/
cliccando poi nel menu a sinistra su Speaker Workshop --> Setup --> Cavi

Se qualcuno è in grado e ha voglia di intervenire, avrei bisogno di avere delle delucidazioni a riguardo. In primis che cos'e' quello che nel diagramma e nelle foto viene indicato come "cavo DUT".
Inoltre vorrei capire come si effettuano in concreto le misure, dato che sul sito non c'è scritto nulla a riguardo.
Ovviamente come ho già detto altrove dispongo di microfono di misura e interfaccia USB (Behringer 8000 e Behringer UM2) oltre che REW.

https://www.soundimports.eu/en/dayton-a ... ts-v3.html
funziona e salva i dati in diversi formati (anche testo)

Grazie Mario Bon.
Il sistema con l'accrocchio autocostruito + REW non è affidabile ?
Dato che mi serve una volta sola risparmierei volentieri i 150€ (se possibile).

Il risultato dipende dal valore della resisteza (che dovrebbe essere alto tipo 1000 Ohm o più) e dall'impedenza di ingresso di "line in" che dovrebbe essere sui 100KOhm o più.
La misura viene fatta con una corrente di circa un milliAmper. Con 10 Volt in uscita da Amp Out la tensione misurata va da 30 mV a 500 mV (circa). L'errore massimo è nell'ordime del 5% (se l'impedenza di uscita (Amp Out) è minore di 10 Ohm). Accettabile.
Serve un ampli a stato solido per misure (molto controreazionato) a bassa distorsione in regime sinusoidale.

Grazie per le indicazioni.
Sorge però un altro problema. A prescindere se si usa un sistema commerciale o un cavo autocostruito + REW, ho visto su dei video che a un certo punto bisogna mettere un peso sul cono. Questo è impossibile da fare con dei driver a compressione.
E mi chiedo se sia possibile farlo anche con mid e tweeter a cupola, anche se non è su questo tipo di trasduttori che devo effettuare le misure.

Serve solo per determinare i parametri di Small. Per misurare l'impedenza per realizzare un filtro non serve. Si misura l'impedenza in funzione della frequenza e basta.

MarioBon ha scritto: ↑28/04/2023, 16:14 https://www.soundimports.eu/en/dayton-a ... ts-v3.html
funziona e salva i dati in diversi formati (anche testo)

Può aver senso prenderlo per testare l'impedenza di sistemi completi?
Quali indagini si possono fare da una misura di impedenza?

La misura dell'impedenza di un sistema (passivo) completo mostra l'andamento del modulo e della fase (che dovrebbero essere regolari) ed il minimo di impedenza che deve essere compatibile con il carico pilotabile dall'amplificatore.

Ancor meglio se si può misurare la parte reale dell'impedenza che è quella dove l'amplificatore eroga potenza.
Il valore minimo non dovrebbe scendere sotto 3.2 Ohm.

Va tenuto presente che quando la fase vale 60° la parte reale dell'impedenza vale la metà del modulo.
Per esempio
se l'impedenza vale 6 Ohm con fase 60°, la parte reale dell'impedenza vale 3 Ohm.
se l'impedenza vale 4 Ohm con fase 60°, la parte reale dell'impedenza vale 2 Ohm.

L'impedenza media (che alcuni dichiarano) non ha senso fisico ed è una pratica ai limiti della truffa.

Penso i parametri indicati da Mario siano applicabili ad una misura fatta punto-per-punto con multimetro (in particolare i 10 V) ma nel caso di un'inferfaccia audio la situazione è un po' diversa.

Nella misura con interfaccia audio si usano i due ingressi (L e R) per realizzare una misura differenziale. Uno degli ingressi riceve direttamente il segnale di test che quindi non potrà essere superiore a circa 2 Vrms (che tipicamente è il fondo scala delle interfacce più economiche). Ipotizziamo 1 Vrms per essere lontani dalla saturazione.

Stando al manuale di REW, la resistenza suggerita è di 100 ohm, che corrisponde a 10 mA di corrente. Nella peggiore delle ipotesi (cortoricuito del carico) sono 10 mW.

Il manuale di REW consiglia l'uso dell'uscita cuffie che, se siamo fortunati, ha circa 1 ohm di impedenza (non sempre è questo il caso, alcuni ampli cuffie basati su chip hanno 10 ohm by design). Cortocircuitando il carico REW permette di eseguire una misura di calibrazione che dovrebbe compensare l'impedenza di uscita entro certi limiti.

Il problema è la capacità di erogazione: la popolare Focusrite Scarlett 2i2 ha un'uscita cuffie a bassa impedenza di uscita ma con poca capacità di erogare corrente, le misure di AudioScienceReview danno 6.5 mW su 300 ohm e 26 mW su 33 ohm. Una scheda un po' più costosa come la Motu M4 riesce ancora ad erogare 18 mW a 300 ohm.

Se si dimezza la tensione di prova la potenza richiesta si riduce ad un quarto ma l'altoparlante riceverà un segnale inferiore ai 100 mV consigliati dal manuale di REW.

Credo che misurare segnali deboli non sia un problema per la scheda audio, ma l'effetto del rumore ambientale sulla misura di impedenza sarà più grande


Sicuramente il DATS è più pratico, ma costa una buona fetta di quello che costa un'interfaccia audio, che uno può poi usare per misure acustiche volendo.

Quel jig della Dayton, l'ho comprato un paio d'anni fa, è molto comodo, ci controllo le induttanze, le resistenze i condensatori, misura altoparlanti, ma la cosa per cui l'ho trovato utilissimo, è quando metto mano ai crossover. Se sbagli qualcosa, una misurata all'impedenza subito lo rileva, e non mi è capitato una sola volta. La vecchiaia, che vuoi fare