Base base... anche troppo

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Sbrillicchio
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Base base... anche troppo

#1 Messaggio da Sbrillicchio »

Buonasera

Premetto che ancora non ho posto questa domanda per imbarazzo.

Mi sapreste spiegare come funziona un altoparlante? Nei due cavetti che sono "saldati/incollati" al cono arriva corrente? Alternata? Continua?

Comunque sia, come fa poi la membrana, che deve riprodurre diverse frequenze, mettiamo da 500 a 5000 Hz, a "leggere" e riprodurre contemporaneamente ad esempio note del basso, della chitarra, magari un rullante e anche la voce?

Spero che domande così elementari non siano una rottura di scatole...ne avrei anche altre.

Grazie mille
Svarione
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Re: Base base... anche troppo

#2 Messaggio da Svarione »

Ciao sbri,
Non ti preoccupare siamo in piú di due ad avere ste lacune,

pensa che io sto ancora fermo a non capire perchè il vomere e il coltro non mi suonano i led zappeling quando arano …

E sti maledetti mi hanno risposto di non farmi problemi, e sai come?

Con tanti zeri e uno messi in fila.

Poi oggi sono di fretta, ma appena posso ti faccio la storia, buona domenica carissimo
Interference
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Re: Base base... anche troppo

#3 Messaggio da Interference »

Sbrillicchio ha scritto: 09/06/2023, 19:09 Buonasera

Premetto che ancora non ho posto questa domanda per imbarazzo.

Mi sapreste spiegare come funziona un altoparlante? Nei due cavetti che sono "saldati/incollati" al cono arriva corrente? Alternata? Continua?

Comunque sia, come fa poi la membrana, che deve riprodurre diverse frequenze, mettiamo da 500 a 5000 Hz, a "leggere" e riprodurre contemporaneamente ad esempio note del basso, della chitarra, magari un rullante e anche la voce?

Spero che domande così elementari non siano una rottura di scatole...ne avrei anche altre.

Grazie mille
Ciao! Non sono affatto una rottura di scatole ma... una risposta "da forum" tendenzialmente non è adatta a introdurre l'argomento in modo chiaro e comprensivo. Occorre come minimo impostare un discorso un po' più lungo.

Posso consigliarti di leggere questa serie https://dibirama.altervista.org/tecnica ... stica.html , almeno nelle prime sue tre parti? Poi se qualcosa non è chiaro puoi chiedere qui senza problemi.
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MarioBon
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Re: Base base... anche troppo

#4 Messaggio da MarioBon »

In effetti il consiglio migliore è quello di leggere qualche cosa.
Tuttavia qualche cosa si può dire: l'altoparlante converte la corrente alternata (i segnale musicale) nel movimento della membrana che a sua volta muove l'aria e produce le variazioni di pressione che percepiamo come suono. L'altoparlante è una macchina elettrica.

Il motore dell'altoparlante è una bobina (un avvolgimento, un solenoide) in rame inserito tra le espansioni polari di un magnete (in una fessura circolare detta traferro) che subisce la forza BLi dove B rappresente il campo magnetico, L è la lunghezza del filo, e i è la corrente che lo attraversa. BL detto fattore di forza è costante (in prima approssimazione). La bobina è rigidamente attaccata al diaframma: se si muove la bobina si muove anche il diaframma nello stesso modo.
Se la corrente i varia nel tempo anche la forza BLi (forza sul diaframma) varia allo stesso modo ed il diaframma dell'altoparlante (o cono) spinge l'aria di conseguenza (produce compressioni e rarefazioni => variazioni di pressione).

Il segnale che muove l'altoparlante ha, nel tempo, un andamento fatto di picchi positivi e negativi (di diversa ampiezza) che si susseguono e che si può visualizzare con un oscilloscopio.
Esiste uno strumento, l'analizzatore di spettro, che mostra come questo segnale possa essere riprodotto sommando tra loro una opportuna serie di toni sinusoidali di diversa frequenza e ampiezza.Questo strumento serve a chi fa misure per tutta una serie di motivi.

L'altoparlante non ha bisogno di sapere quali frequenze compongono il segnale e si limita a "seguire" la corrente che scorre nella bobina.

Ci sono altoparlanti più adatti a riprodurre le frequenze basse (woofer)
altri più adatti a riprodurre la voce (medi o mifrange)
e altri che riproducono le frequenza acuste (tweeter)

Per ascoltare musica non serve conoscere la fisica degli altoparlanti ma per scegliere un sistema di altoparlanti qualche nozione è necessaria anche se, ascoltando molti sistemi diversi, ci si può fare un'idea. Bisogna tenere conto che, spesso, la componente estetica diventa predominante e non è detto che un sistema costoso suoni bene... a volte è solo "bello da vedere".
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Re: Base base... anche troppo

#5 Messaggio da Sbrillicchio »

Svarione ha scritto: 10/06/2023, 8:43 Ciao sbri,
Non ti preoccupare siamo in piú di due ad avere ste lacune,

pensa che io sto ancora fermo a non capire perchè il vomere e il coltro non mi suonano i led zappeling quando arano …
Ma questa è facile!
Con l'aratro puoi solo riprodurre rumore rosa col vomere e rumore bianco con il coltro.
I Led Zeppelin si fanno col picco e la zappa!...se partecipa tutta la comunità.

Aspetto
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Re: Base base... anche troppo

#6 Messaggio da Sbrillicchio »

Interference ha scritto: 10/06/2023, 10:51 Posso consigliarti di leggere questa serie https://dibirama.altervista.org/tecnica ... stica.html , almeno nelle prime sue tre parti? Poi se qualcosa non è chiaro puoi chiedere qui senza problemi.
Grazie Interferenze. Quei documenti li avevo scaricati e letti perché erano stati linkati in qualche parte del forum. Quanto ne ho capito alla prima e seconda lettura è poca roba però non ho fretta.

Grazie dell'interessamento
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Re: Base base... anche troppo

#7 Messaggio da Sbrillicchio »

MarioBon ha scritto: 10/06/2023, 15:17 In effetti il consiglio migliore è quello di leggere qualche cosa.
Tuttavia qualche cosa si può dire: l'altoparlante converte la corrente alternata (i segnale musicale) nel movimento della membrana che a sua volta muove l'aria e produce le variazioni di pressione che percepiamo come suono. L'altoparlante è una macchina elettrica.

Il motore dell'altoparlante è una bobina (un avvolgimento, un solenoide) in rame inserito tra le espansioni polari di un magnete (in una fessura circolare detta traferro) che subisce la forza BLi dove B rappresente il campo magnetico, L è la lunghezza del filo, e i è la corrente che lo attraversa. BL detto fattore di forza è costante (in prima approssimazione). La bobina è rigidamente attaccata al diaframma: se si muove la bobina si muove anche il diaframma nello stesso modo.
Se la corrente i varia nel tempo anche la forza BLi (forza sul diaframma) varia allo stesso modo ed il diaframma dell'altoparlante (o cono) spinge l'aria di conseguenza (produce compressioni e rarefazioni => variazioni di pressione).

Il segnale che muove l'altoparlante ha, nel tempo, un andamento fatto di picchi positivi e negativi (di diversa ampiezza) che si susseguono e che si può visualizzare con un oscilloscopio.
Esiste uno strumento, l'analizzatore di spettro, che mostra come questo segnale possa essere riprodotto sommando tra loro una opportuna serie di toni sinusoidali di diversa frequenza e ampiezza.Questo strumento serve a chi fa misure per tutta una serie di motivi.

L'altoparlante non ha bisogno di sapere quali frequenze compongono il segnale e si limita a "seguire" la corrente che scorre nella bobina.

Ci sono altoparlanti più adatti a riprodurre le frequenze basse (woofer)
altri più adatti a riprodurre la voce (medi o mifrange)
e altri che riproducono le frequenza acuste (tweeter)

Per ascoltare musica non serve conoscere la fisica degli altoparlanti ma per scegliere un sistema di altoparlanti qualche nozione è necessaria anche se, ascoltando molti sistemi diversi, ci si può fare un'idea. Bisogna tenere conto che, spesso, la componente estetica diventa predominante e non è detto che un sistema costoso suoni bene... a volte è solo "bello da vedere".
Ok, il sistema altoparlante adesso mi è un po' più comprensibile.
Per ascoltare è vero che non serve conoscere la fisica la meccanica e l'elettroacustica però la curiosità è vorace. In generale mi piace leggere soprattutto argomenti a me ignoti.

Ma se il cono crea la pressione positiva e negativa muovendosi per via del solenoide nel traferro, i due cavi collegato alla membrana che funzione hanno?

Grazie mille Mario
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Re: Base base... anche troppo

#8 Messaggio da Interference »

Sbrillicchio ha scritto: 11/06/2023, 0:55

Ok, il sistema altoparlante adesso mi è un po' più comprensibile.
Per ascoltare è vero che non serve conoscere la fisica la meccanica e l'elettroacustica però la curiosità è vorace. In generale mi piace leggere soprattutto argomenti a me ignoti.

Ma se il cono crea la pressione positiva e negativa muovendosi per via del solenoide nel traferro, i due cavi collegato alla membrana che funzione hanno?
I due cavetti portano la corrente alla bobina. Della serie di documenti che ti ho linkato guarda il capitolo 3, ci sono diverse immagini di "spaccati" e un paio di pagine dedicate queste famose "trecce" ;)
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Re: Base base... anche troppo

#9 Messaggio da MarioBon »

Se vuoi "sentire" il segnale elettrico che arriva agli altoparlanti bagna indice e medio (della stessa mano) con un po' di saliva e appoggiali sui morsetti di ingresso del diffusore, poi alza il volume. La corrente entra in un dito ed esce dall'altro quindi non passa per alcun organo (cuore, cervello, ecc.). La risistenza delle dita impedisce il cortocircuito.
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Re: Base base... anche troppo

#10 Messaggio da Svarione »

Passo a passo se posso lo spasso
ve lo passo

https://blog.landr.com/it/come-funzionano-gli-speakers/

Come è fatto un altoparlante?

Il cono ed il cappuccio antipolvere (le parti che muovono l’aria e producono suono)
Il ragno e il surround (chiamati anche sospensioni, queste sono le parti che mantengono il cono in posizione consentendo comunque di muoversi)
Il magnete e la bobina (le parti che interagiscono per convertire l’energia elettrica in movimento)
Il cesto
Il polo e la piastra superiore
E infine il telaio che monta tutto insieme

Semplice noo?

Se vamos al link ci sono anche i disegnini.

Capito il meccanismo a che servono tutte ste cose?

Li ci vuole il concetto.

Il nostro sistema uditivo cioè la nostra personale sala di musica, è unica e soggettiva.

Il suono è una variazione della pressione dell’aria in funzione del tempo.

Niente aria?
Niente suono.

Ci siamo evoluti in un sistema che deve permetterci di distinguere la provenienza, l’entità e il tipo di suono per sopravvivere non per diletto.

Questo ci ha portato ad oggi con un sistema uditivo che capta quel che capta, cioè quello che serve, lo trasforma in impulsi nervosi e lo trasmette al cervello.
È il cervello che interpreta l’impulso, lo traduce e tanto più il messaggio arriva confuso, distorto, tanto più deve lavorare
e la fatica d’ascolto nasce da lì.

Ma l’impulso nervoso è già distorto.

Si perchè essendo l’apparato uditivo di forme diverse, avendo la testa forme diverse, il segnale audio viene tradotto in impulsi nervosi diversi da ciascuno di noi.

Stop.

Per riprodurre un suono lo si deve prima captare con un microfono che lo traduce da variazione di pressione in un segnale elettrico, poi per riascoltarlo ci vuole un altoparlante che fa l’operazione inversa, trasforma perciò il segnale elettrico in una variazione di pressione.

Siccome l’acustica con l’elettricità non si parla ci vuole un intermediario, la meccanica.

A secondo del tipo di intermediario avremo i vari trasduttori, i piezoelettrici, elettrostatici, elettrodinamici.

Ma a noi adesso non interessa la fedeltà, solo che comunque arrivi ai diffusori un segnale audio elettrico, e che comunque esca un segnale udibile perciò una variazione di pressione dell’aria.

Adesso lo schema lo puoi immaginare.

l’energia la prendi dalla spina, la famosa 220 a 50hz, alternata,che ci passa il convento,
come la birra.

e poi arriva all’ampli passando per un cavo, poi si collega un segnale audio che viaggia separato in carrozza, e che proviene da un cdplayer, o da un giradischi, …non importa.
l’ampli grazie all’energia della rete ci aumenta il segnale audio a un valore digeribile per i diffusori e si scalda pure nel lavoro,spreca perciò, ma quel segnale audio di qualche ordine di grandezza superiore a quello entrato, lo passa a due cavetti milanisti.

…e arrivano alla bobina, al magnete, e al cono che sposta l’aria che è quella che serve per udire qualcosa.

Il resto della struttura dell’altoparlante è forse ancor più importante di ciò che abbiamo descritto almeno per chi vuole ascoltare e non solo sentire.

Il confronto della bontà di un sistema di riproduzione dove lo fai?

Rispetto a cosa?

Ci strappiamo i capelli in tutti i parametri di progettazione?

E l’udito?

E la stanza?

E l’evento originario come era?

E la memoria acustica quanto dura?

E il gusto musicale?

E a cosa serve un autotrasformatore?

E dove ascolti musica?

E come si fa un dac?

E un disco in vinile?

E quante frequenze escono da una membrana?

E come è fatto un amplificatore, e quali parti sono importanti?

E le classi di funzionamento incidono? E come e quanto?

E i cavi?

E la corrente?

Ci stanno marciando su giornalisti, tuttologi, prrrogettisti, è un passatempo passasoldi di tasca in tasca, senza che se ne viene fuori.

Tanto il sistema uditivo è soggettivo, il segnale audio trasformato decine di volte sarà mai paragonabile a quello originario?

E l’udito vogliamo parlare della banda 20-20000? Dei tre db?

Auguri

Ah mi rimaneva la storiella delle frequenze della membrana, bhe, mai fatto vibrare una foglia tenendola fra le dita e soffiando nell’incavo?

Ecco la membrana fa uguale alla foglia, emette più frequenze che altrimenti stavamo al verde veramente. :lol:
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