Gumbo ha scritto: ↑25/06/2023, 11:06
La questione che ponevo e chi decide quali sono le teorie scientifiche a cui dare valore e sulle basi delle quali effettuare scelte di natura socio politica.
Faccio un esempio concreto.
Nel caso dei cambiamenti climatici chi decide la validita' dei vari studi è l'IPCC che è (cito testualmente dal loro sito):
The IPCC is an organization of governments that are members of the United Nations or WMO. The IPCC currently has 195 members. Thousands of people from all over the world contribute to the work of the IPCC. For the assessment reports, experts volunteer their time as IPCC authors to
assess the thousands of scientific papers published each year to provide a comprehensive summary of what is known about the drivers of climate change, its impacts and future risks, and how adaptation and mitigation can reduce those risks. An open and transparent
review by experts and governments around the world is an essential part of the IPCC process, to ensure an objective and complete assessment and to reflect a diverse range of views and expertise. Through its assessments, the IPCC identifies the strength of scientific agreement in different areas and indicates where further research is needed.
The IPCC does not conduct its own research.
In altre parole, la valutazione degli studi sui cambiamenti climatici e affidata ad organizzazione governativa di cui fanno parte "esperti" e "governi", che peraltro non conducono studi in proprio (probabilmente perché non in grado).
In pratica siamo in mano a "collezionisti di francobolli".
Riguardo alla natura antropica dei cambiamenti climatici, e ai criteri di valutazione dell'IPCC, linko uno studio, uno fra tanti, di un noto bufalaro (anzi adesso la parola di moda è "negazionista") tale Kenneth Skrable che però è docente e ricercatore presso la University of Massachusetts Lowell).
https://journals.lww.com/health-physic ... y,.2.aspx
In questo studio non si cerca di dimostrare che i cambiamenti climatici non sono di natura antropica ma di porre rimedio al fatto che:
“la letteratura scientifica non sembra fornire stime né dei valori medi annui della componente fossile antropogenica, CF(t), né della componente non fossile, CNF(t), presente nella concentrazione atmosferica totale di CO2, C(t), né le rispettive variazioni rispetto ai valori del 1750."
Non mi è chiaro dunque su quali basi scientifiche un istituto intergovernativo internazionale, di cui fanno parte non meglio identificati "esperti" e governi ha deciso che l'incremento di CO2 è di natura antropica.
Di studi di questo tipo ce ne sono in quantità (in questo campo e in altri) e non sta a me (ne a voi) valutarne la validità perché non sono competente in materia.
Quello che mi preoccupa è che la validità di questi studi sia valutata da organizzazioni come la IPCC, che ha all'incirca la stessa competenza che ho io.
È a questo che mi riferivo quando parlavo di "metodo" quando lamento l'asservimento della scienza connivente (dove anche la mancanza di critica è da considerare connivenza) a finalità di natura socio/politico/economiche, sia pure condivisibili.
Non capisco se per te questo scambio di post ha il fine di scambiare informazioni oppure ha il fine di supporto alle proprie certezze.
Ma tu, i link che inserisci, li leggi? Leggi anche i link a loro volta riportati? Dove trovi qualche parte sulla quale non hai formazione specifica, vai almeno a cercare di cosa si tratta e cosa viene definito con quelle parole?
Come pensi si possa definire l'affermazione: "“la letteratura scientifica non sembra fornire stime né dei valori medi annui della componente fossile antropogenica"
Detto così sarebbe come un mercatino della frutta secca sul banco di qualche paesino dal quale vai via senza una ricevuta, col prodotto venduto a sacchetti e non pesato.
Oggi, tutto quanto sia inerente la riduzione del consumo di energia viene espresso in tonnellate equivalenti di CO2, compreso il cambio di una finestra.
Che il tizio lavori presso una università, non lo so, ma questo, ti ripeto, non cambia niente. Ma niente davvero. È la sua opinione. Punto.
In merito al C14...cerca senza pregiudizio.
Hai detto bene, non sta né a me né a te né a me validare uno studio. Lo studio DEVE essere validato dal giudizio di chi e come...già detto nei post precedenti. Ti chiedo solo di leggere i link, tutti. Perlomeno se l'argomento ti interessa davvero.
L'IPCC, ha lo scopo di cercare roba validata, non da validare, e poter aggiungere dati attendibili alle previsioni così da poter avere esprimere un dato numerico in merito al margine di errore.
Ma se io ti dicessi che la vettura x è più veloce della vettura y perché tutti giorni arriva a destinazione 30 minuti prima tu ci crederesti?
Il dato relativo ai consumi di carburante, quel numero che nella realtà nostra di tutti i giorni non torna mai, pensi che sia palesemente falso e messo lì per fottere i consumatori ingenui?
Le basi scientifiche sono esclusivamente una questione di metodo. Il metodo è lo studio e la comprensione di cosa sia la scienza. Per interiorizzare cosa sia la scienza si deve ingravidare il proprio pensiero sul metodo scientifico.
Ecco, il metodo.
Sta tutto nel metodo
Se dici: "È a questo che mi riferivo quando parlavo di "metodo" quando lamento l'asservimento della scienza connivente (dove anche la mancanza di critica è da considerare connivenza) a finalità di natura socio/politico/economiche, sia pure condivisibili", stai palesando di non avere coscienza del metodo scientifico.
Reinserisco una spiegazione scritta molto bene
https://osservatore.pastafariano.org/fe ... a-fregato/
Le teorie scientifiche a cui dare valore, come dici tu, sono quelle validate da altri studiosi. I post precedenti di Mario Bon mi sembrano chiarissimi. Non si fa una scelta. Tutto quanto viene dopo deve poterli confermare.
Leggiti il link della corrispondenza tra Albert Einstein e Max Born.
Comunque passo, scrivere è un problema. Di persona con due birrette sarebbe molto più interessante.
Buona domenica Gumbo