Il primo commento è che "pochissimi lo sanno, forse nessuno..." perché non è vero.
Il reflex è un sistema di inversione (della radiazione posteriore dell'altoparlante) per risonanza. Un reflex è un reflex se, in una certa banda di frequenza che comprende la risonanza, il volume si comporta come una molla (all'interno della cassa non c'è propagazione e la pressione è la stessa in tutto il volume almeno in prima approssimazione).
Se si fa una cassa da 50 metri cubi al suo interno c'è propagazione ed il suono può uscire dal portello con ritardo anche oltre 30 millisecondi. Ma non è più un reflex. Una altro modo per ottenere un ritardo di 30 mS è porre il portello molto lontano dall'altoparlante (diciamo 10 metri) e posizionare il microfono molto vicino al portello o all'altoparlante.
Un sistema dove il portello è così lontano dall'altoparlante potrà essere una cassa chiusa, una linea di trasmissione o una tromba... ma non un reflex.
Dette:
G(s) la funzione di trasferimento del reflex
Gport(s) la funzione di trasferimento del portello o condotto
Gw(s) la funzione di trasferimento del woofer
risulta che G(s)=Gw(s)+Gport(s)
G(s) è una funzione a fase minima (come si deduce dalla sua espressione riportata un po' ovunque e anche qui di seguito). Affinchè ciò sia verificato non ci deve essere ritardo tra l'emissione dell'altoparlante e del portello ed il microfono di misura deve essere equidistante da portello e altoparlante (tra l'altro si consiglia di non distanziare troppo il portello dall'altoparlante). Può essere d'aiuto rivedere il Principio di Pascal (che vale quando non c'è propagazione).
La figura che segue mostra alcuni circuiti meccanici equivalenti tra cui il sistema reflex (che in meccanica si chiama "oscillatore accoppiato"). Anche guardando lo schema non è difficile rendersi conto del moto della massa m2 quando m1 è soggetta a moto oscillatorio.
Forse il sig. Fabrizio Calabrese, con il termine "reflex", intendeva una cosa diversa.