Audio_Italia

Buon giorno,
negli amplificatori, da quello che nè so, l'invecchiamento dei condensatori avviene diversamente in funzione dei materiali con i quali sono realizzati.
Con il passare del tempo e le ripetute procedure accensione/spegnimento dovrebbero lentamente degradare le loro caratteristiche.
Visto che il degrado dovrebbe essere lento nel tempo è difficile potersi rendere conto del problema (credo, a meno di guasti catastrofici).
Quindi che approccio usare per porsi il problema e eventualmente provvedere alla sostituzione?
Francesco

Nei cataloghi dovrebbe essere indicata la vita media di un dispositivo.

https://www.google.com/url?esrc=s&q=&rc ... V5mDlMg2kR

L'invecchiamento dei condensatori dipende anche da come viene utilizzato il dispositivo.
Se, per esemio, un elettrolitico non viene utilizzato per anni lo strato di ossido viene intaccato e il valore della capacità diminuisce. Se scende sotto l'80% va sostituito.

Alto valore (>100 uF), alta tensione di lavore, alta la temperatura => minore durata.

Se i disturbi di rete aumentano può essere a causa dei condensatori di filtro (vecchi) dell'alimentazione.
Finché un dispositivo (un amplificatore) funziona correttamente si lascia come è.

Se un amplificatore vintage ha 40 o 50 anni c'è da aspettarsi che gli elettrolitici siano da cambiare. Dato che anche le parti di ricambio originali avranno probabilmente una età simile è meglio lasciar perdere.

Bgiorno,
grazie della risposta, quindi in definitiva, se l'elettronica viene usata in maniera normale i condensatori dovrebbero essere dimensionati per durare almeno quanto gli altri componenti. Dopo un certo numero di anni (una quarantina da quello che capisco), anche se l'ampli funziona ancora non conviene neanche metterci le mani perchè comunque anche gli altri componenti delle circuitazioni presenteranno degrado qualitativo.
Un pò come quando hai una vecchia auto che comincia ad avere problemi....metti una toppa ma si apre poi un altro buco accanto....
Comunque utile il link....appena ho tempo verifico le specifiche di quelli montati sui miei finali e andrò a misurare la temperatura di "lavoro" con un termometro. Compilata con i dati la "maschera" che effettua i calcoli si dovrebbe arrivare a stabilire il numero di cicli di funzionamento utile/anni.
La mia domanda era per capire se pormi il problema....le mie elettroniche di amplificazione sono del 2010, se ci hanno messo componenti decenti, vista la mia età, credo che me le porterò nella tomba
Grazie
Francesco

Ciao Franz... Fermo restando la correttezza di quanto ti ha scritto MarioBon, personalmente mi sento di tranquillizzarti ... La tua componentistica affermi essere del 2010.. Io ho un Technics SU-7700 del 1979.. Era, all'epoca, un prodotto medio/basso.. Ti posso assicurare che suona come il primo giorno e per me è un piacere quando lo accendo.. Credo quindi che, partendo dal 2010, ti aspettino ancora parecchi anni di utilizzo.. Vero pure che le qualità costruttive dei prodotti entry/medi siano nel tempo abbastanza degradate rispetto ai materiali ed alla qualità costruttiva utilizzati negli anni 80 (mia personalissima opinione). Cosa diversa invece quando saliamo di molto sul costo e sulla tipologia di fascia dell'ampli che scegliamo. Quindi dipende anche dal prodotto che utilizzi visto che non mi pare tu abbia specificato di che ampli stai parlando.. Personalmente il mio ampli lo devo vedere "disciogliersi" e vaporizzarsi nel nulla prima di cambiarlo.. Ho un Onkyo TX-NR801E che vorrebbe prendere il suo posto (anche lui molto datato.. è del 2004 e quindi preistoria nell'ambito amplificazione AV), ma, a parte che è un'altra storia come prodotto e finalità di utilizzo, non ho cuore di cambiare il mio 7700..
Cordialmente
Roberto