Se la distorsione cade fuori banda non si sente...
Inviato: 10/11/2024, 12:13
Premessa (11 novembre 2024)
La distorsione armonica si misura quando il segnale di ingresso (lo stimilo) è una sinusoide pura (detta fondamentale).
In uscita si osservano (nella risposta) la fondamentale e toni con frequenza multipla della fondamentale (dette armoniche).
La distorsione armonica dipende solo dalla frequenza e dalla ampiezza dello stimolo.
La distorsione armonica non rappresenta le effettive condizioni d'uso dei dispositivi perchè la musica ed il parlato sono composti dalla sovrapposizione di una moltitudine di toni puri.
La distorsione sub armonica si misura come la distorsione armonica ma in uscita (nella risposta) si osserva anche un tono con frequanza pari a metà della fondamentale con tutte le sue armoniche. Per esempio se uno strumento produce la sequenza con fondamentale a 1000 HZ e armoniche a 2000, 3000, 4000, e 5000 Hz
in presenza di distorsione sub armonica il dispositivo produce:
500, 1000, 1500, 2000, 2500, 3000, 3500, 4000, 4500, 5000, 5500, ecc.
questo falsa il timbro dello strumento creando una falsa fondamentale a frequenza più bassa. Quando è presente è molto fastidiaosa.
Questa distorsione dipende dalla frequenza e dall'amiezza dello stimolo ma appare solo quando lo stimolo supera un certo valore (o energia di soglia).
Di solito riguarda la gamma media ed è tipica dei diaframmi non sufficientemente rigidi e dei driver a compressione con rapporti di compressione eccessivi.
la distorsione di intermodulazione dipende dall'ampiezza e dalla forma nel tempo dello stimolo (o dal suo spettro complesso che è lo stesso).
Lo stimolo più semplice per misurare la distorsione di intermodulazione è una coppia di toni puri f1 e f2 (sinusoidi) con frequenza diversa. In questo caso nella rispota si osservano toni di frequenza pari alla somma ed alla differenza delle sinusoidi di stimolo (kf1 +/- qf2). Per correlare meglio la distorsione misurata alle effettive condizioni d'uso sono stati definiti gli stimoli multitono. Oggi è possibile misurare la disorsione di intermodulaione anche con segnali musicali.
La distorsione può essere causata dalla compressione termica e maccanica e da altri meccanismi ma, alla fine, tutto si riduce alla distorsione armonica, sub armonica e di intermodulazione.
Fa eccezione la distorsione Doppler, presente sono negli altoparlanti, che è una modulazione in frequenza con effettti simili alla distorsione di intermodulazione (produzione di banda laterali). L'effetto della distorsione Doppler probabilmente è stato sovrastimato. Pevitarla è sufficiente limitare la banda di funzionamento di un altoparlanta a una decade. Questo porta a definire sistemi a tre vie con tagli a 200 e 2000 Hz (o prossimi a questi valori).
La condizione necessaria perchè un dispositivo sia privo di distorsione è che sia nulla la distorsione di intermodulazione per qualsiasi coppia di frequenza di qualsiasi ampliezza.
Sulla base di questa definizone sono stati definiti gli stimoli multitono per la misura della distorsione di intemodulazione.
In passato la distorsione armonica veniva misurato con il distorsiometro che elimina la fondamentale e restituisce il valore rms della distorsione (senza distinguere tra le armoniche) questa era detta Distorsione Armonica Totale in inglese THD).
La distorsione armonica si misura quando il segnale di ingresso (lo stimilo) è una sinusoide pura (detta fondamentale).
In uscita si osservano (nella risposta) la fondamentale e toni con frequenza multipla della fondamentale (dette armoniche).
La distorsione armonica dipende solo dalla frequenza e dalla ampiezza dello stimolo.
La distorsione armonica non rappresenta le effettive condizioni d'uso dei dispositivi perchè la musica ed il parlato sono composti dalla sovrapposizione di una moltitudine di toni puri.
La distorsione sub armonica si misura come la distorsione armonica ma in uscita (nella risposta) si osserva anche un tono con frequanza pari a metà della fondamentale con tutte le sue armoniche. Per esempio se uno strumento produce la sequenza con fondamentale a 1000 HZ e armoniche a 2000, 3000, 4000, e 5000 Hz
in presenza di distorsione sub armonica il dispositivo produce:
500, 1000, 1500, 2000, 2500, 3000, 3500, 4000, 4500, 5000, 5500, ecc.
questo falsa il timbro dello strumento creando una falsa fondamentale a frequenza più bassa. Quando è presente è molto fastidiaosa.
Questa distorsione dipende dalla frequenza e dall'amiezza dello stimolo ma appare solo quando lo stimolo supera un certo valore (o energia di soglia).
Di solito riguarda la gamma media ed è tipica dei diaframmi non sufficientemente rigidi e dei driver a compressione con rapporti di compressione eccessivi.
la distorsione di intermodulazione dipende dall'ampiezza e dalla forma nel tempo dello stimolo (o dal suo spettro complesso che è lo stesso).
Lo stimolo più semplice per misurare la distorsione di intermodulazione è una coppia di toni puri f1 e f2 (sinusoidi) con frequenza diversa. In questo caso nella rispota si osservano toni di frequenza pari alla somma ed alla differenza delle sinusoidi di stimolo (kf1 +/- qf2). Per correlare meglio la distorsione misurata alle effettive condizioni d'uso sono stati definiti gli stimoli multitono. Oggi è possibile misurare la disorsione di intermodulaione anche con segnali musicali.
La distorsione può essere causata dalla compressione termica e maccanica e da altri meccanismi ma, alla fine, tutto si riduce alla distorsione armonica, sub armonica e di intermodulazione.
Fa eccezione la distorsione Doppler, presente sono negli altoparlanti, che è una modulazione in frequenza con effettti simili alla distorsione di intermodulazione (produzione di banda laterali). L'effetto della distorsione Doppler probabilmente è stato sovrastimato. Pevitarla è sufficiente limitare la banda di funzionamento di un altoparlanta a una decade. Questo porta a definire sistemi a tre vie con tagli a 200 e 2000 Hz (o prossimi a questi valori).
La condizione necessaria perchè un dispositivo sia privo di distorsione è che sia nulla la distorsione di intermodulazione per qualsiasi coppia di frequenza di qualsiasi ampliezza.
Sulla base di questa definizone sono stati definiti gli stimoli multitono per la misura della distorsione di intemodulazione.
In passato la distorsione armonica veniva misurato con il distorsiometro che elimina la fondamentale e restituisce il valore rms della distorsione (senza distinguere tra le armoniche) questa era detta Distorsione Armonica Totale in inglese THD).