Hardware per la musica liquida: Intel e AMD
Inviato: 06/12/2024, 13:03
Ci sono mille modi diversi di costruire un sistema per la musica liquida con hardware per PC standard.
In questo thread vorrei:
- fornire una panoramica sull'evoluzione hardware Intel e AMD;
- segnalare alcuni prodotti pre-assemblati, di dimensioni contenute, facilmente reperibili che possono prestarsi a fare da "PC per la musica" (thin client, PC di piccolo formato);
- discutere i sistemi "fanless".
Menzioneremo spesso le prestazioni ma ricordiamo che la riproduzione di musica, salvo intervenire con operazioni DSP impegnative (filtri a convoluzione), ha richieste davvero minimali in termini di capacità di calcolo.
Ovviamente avere hardware un minimo prestante aiuta nella gestione di librerie di grandi dimensioni.
---
Cominciamo con un po' di contesto.
L'architettura usata da Intel e AMD è identificata con "x86". Questa dicitura origina con le serie di CPU Intel precedenti al Pentium: 8086, 286, 386, 486 e così via. L'evoluzione a 64 bit si chiama "x86_64", ma anche "amd64" perché AMD fu la prima a presentare CPU a 64 bit. Oggi quasi tutto è a 64 bit e si è tornati ad usare la dicitura "x86", spesso sottintendendo il "64".
La quantità di hardware tra cui scegliere è enorme. Per comodità, convenienza, riusabilità futura e altri motivi ci concentreremo su processori "moderni".
Esistono 14 generazioni di CPU Intel da quando essa ha introdotto i prodotti "Core". A partire dalla seconda generazione e fino circa alla nona, Intel ha seguito un ciclo di sviluppo definito "tick-tock", alternando miglioramenti dell'architettura a miglioramenti del processo produttivo (migliore litografia, transistor più piccoli, i famosi nanometri).
In generale di generazione in generazione cambiano una o più di queste cose:
- massime frequenze di clock raggiungibili;
- capacità di calcolo "per ciclo di clock" (IPC): in altre parole, CPU più moderne sono maggiormente prestazionali anche a parità di clock con quelle vecchie;
- memorie supportate (da DDR3 a DDR4 a DDR5);
- consumo per date prestazioni (e strategie di risparmio energetico);
- numero di core (e thread);
- codec multimediali supportati in hardware (importante per il video, meno per l'audio).
Nonostante AMD avesse proposto per prima l'architettura a 64 bit, a partire dalle CPU "Core" Intel acquisì e mantenne un vantaggio significativo per anni. Questo fino alla presentazione delle CPU Ryzen da parte di AMD, con cui l'azienda è tornata a competere ad armi pari.
Questo ha fatto sì che per molti anni le innovazioni proposte da Intel di generazione in generazione siano state in molti casi moderate o soltanto incrementali. Per esempio, solo con la 8a-9a generazione Intel ha cominciato a incrementare il numero di core nella fascia media (i3, i5). In più, Intel costringe a cambiare scheda madre ogni due generazioni circa, mentre AMD supporta i suoi socket/chipset per anni.
In questo thread vorrei:
- fornire una panoramica sull'evoluzione hardware Intel e AMD;
- segnalare alcuni prodotti pre-assemblati, di dimensioni contenute, facilmente reperibili che possono prestarsi a fare da "PC per la musica" (thin client, PC di piccolo formato);
- discutere i sistemi "fanless".
Menzioneremo spesso le prestazioni ma ricordiamo che la riproduzione di musica, salvo intervenire con operazioni DSP impegnative (filtri a convoluzione), ha richieste davvero minimali in termini di capacità di calcolo.
Ovviamente avere hardware un minimo prestante aiuta nella gestione di librerie di grandi dimensioni.
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Cominciamo con un po' di contesto.
L'architettura usata da Intel e AMD è identificata con "x86". Questa dicitura origina con le serie di CPU Intel precedenti al Pentium: 8086, 286, 386, 486 e così via. L'evoluzione a 64 bit si chiama "x86_64", ma anche "amd64" perché AMD fu la prima a presentare CPU a 64 bit. Oggi quasi tutto è a 64 bit e si è tornati ad usare la dicitura "x86", spesso sottintendendo il "64".
La quantità di hardware tra cui scegliere è enorme. Per comodità, convenienza, riusabilità futura e altri motivi ci concentreremo su processori "moderni".
Esistono 14 generazioni di CPU Intel da quando essa ha introdotto i prodotti "Core". A partire dalla seconda generazione e fino circa alla nona, Intel ha seguito un ciclo di sviluppo definito "tick-tock", alternando miglioramenti dell'architettura a miglioramenti del processo produttivo (migliore litografia, transistor più piccoli, i famosi nanometri).
In generale di generazione in generazione cambiano una o più di queste cose:
- massime frequenze di clock raggiungibili;
- capacità di calcolo "per ciclo di clock" (IPC): in altre parole, CPU più moderne sono maggiormente prestazionali anche a parità di clock con quelle vecchie;
- memorie supportate (da DDR3 a DDR4 a DDR5);
- consumo per date prestazioni (e strategie di risparmio energetico);
- numero di core (e thread);
- codec multimediali supportati in hardware (importante per il video, meno per l'audio).
Nonostante AMD avesse proposto per prima l'architettura a 64 bit, a partire dalle CPU "Core" Intel acquisì e mantenne un vantaggio significativo per anni. Questo fino alla presentazione delle CPU Ryzen da parte di AMD, con cui l'azienda è tornata a competere ad armi pari.
Questo ha fatto sì che per molti anni le innovazioni proposte da Intel di generazione in generazione siano state in molti casi moderate o soltanto incrementali. Per esempio, solo con la 8a-9a generazione Intel ha cominciato a incrementare il numero di core nella fascia media (i3, i5). In più, Intel costringe a cambiare scheda madre ogni due generazioni circa, mentre AMD supporta i suoi socket/chipset per anni.