MarioBon ha scritto:dopo aver letto e riletto questo 3D ho trovato solo affermazioni di principio che possono essere più o meno condivisibili ma tali restano.
In assenza di una minima argomentazione necessaria per sviluppare un dialogo o un confronto, chiudo l'argomento.
L'utente "il Puma" è stato bannato
A casa dell'Appassionato - si noti l'A maiuscola - le misurazioni non servono a niente. Il giudice finale é sempre LUI, l'orecchio. E se non abbiamo un orecchio buono tanto vale cambiare hobby! Io sostengo da 12 anni che "a orecchio" si capisce al volo cosa SUONA BENE O COSA NON SUONA BENE, quali sono le magagne di un impianto e quali le possibili soluzioni. Tutto parte dalla scelta dei diffusori e dal loro abbinamento con le elettroniche (tenendo a mente l'ambiente che dovrò sonorizzare). Un orecchio SUPERFINE sa perfettamente riconoscere LA QUALITÁ dalla porcheria~mediocritá audio. Le misure SONO LIMITATE PER NATURA, non hanno orecchi e non hanno un cervello collegato che permetta loro di discernere cosa é BUONO e cosa é MEDIOCRE, con tutte le gradazioni intermedie esistenti. E siccome il fine ultimo é l'ascolto, nessuna misura (e nessun apparecchio di misura) potrá mai sostituire IL PROPRIO ORECCHIO. Così come in degustazione vino o cibo, nessuna analisi chimica può superare il palato dell'appassionato gourmet, nel discernere IL BUONO DAL MEDIOCRE.
Prosit!
L'orecchio SUPERFINE é in mio possesso, lo ammetto con malcelata umiltá. Ma aggiungo pure che con il giusto allenanento/cultura/esperienza magari si scopre che il proprio orecchio é perfettamente in grado di riconoscere LA QUALITÁ.
Aggiungo anche che dietro le Aziende di produzione HiFi ci vorrebbero più musicisti e meno elettrotecnici. Vi ricordate Antony Michaelson fondatore di MUSICAL FIDELITY? Vi ricordate cone suonava il suo A1? Io sì. Divinamente bene. Primo ascolto (con Chario) subito FULL LOVE. Poi ho scoperto che Antony Michaelson é un musicista (se non ricordo male clarinettista). Sará un caso?
Non credo proprio.
Bluenote ha scritto:Le tue perle di saggezze mancavano proprio a questo forum. Ma non ne avevi uno tutto tuo dove poterne dispensare a iosa ?
Il forum ce l'ho ancora, ma siccome più volte ho invitato Mario (pubblicamente e in pvt) a scrivere su AVHF ricevendo (giustificato) diniego, penso che un confronto in questo forum possa essere possibile. E poi c'é anche il mio "acerrimo nemico" Tom (v. VHF) con il quale non sono mai riuscito a colloquiare in modo sensato. Io scrivo delle cose DI BUON SENSO e basate sulla mia Passione per la Musica e gli strumenti di riproduzione RISPETTOSI della stessa. Lui é "un'elettricista sordo" (in senso buono eh ) e si affida ciecamente alle misure che con l'HiFi e la Musica c'entrano un fico secco.
MarioBon ha scritto:Questa è una tua opinione anche poco rispettosa nei confronti di Tom
Misure che servono in fase di progettazione di un progetto elettronico (ma come base) ma che poi DEVONO lasciar posto al talento dell'uomo.
Se così non fosse, un Bon varrebbe un Serblin, un Klipsch, etc.
MarioBon ha scritto:Questa è una tua opinione poco rispettosa nei confronti miei o di Serblin e Klipsch, a seconda di come la si vuole leggere. Cerca di mantenere il rispetto per le persone e per quello che fanno.
Ciao Puma, sono "arrayforever".
Ne abbiamo già discusso e sai bene che la penso come te.
Il fine ultimo è l'ascolto, non la misura.
Ho sempre tarato il mio sistema a orecchio, e credo che questo abbia contribuito ad accrescere la mia capacità nel distinguere cosa è giusto da cosa non lo è, arrivando a creare nel mio cervello una buona immagine musicale di riferimento.
Tuttavia, proprio negli ultimi giorni, giocando con la messa a punto, sono emersi alcuni aspetti "nuovi" per il mio orecchio, e allora mi chiedo: non è che misurando, ne sarei venuto a capo prima?
Forse per me è arrivato il momento di spendere 50€ per un microfono.
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
Mettiamola così, come espressione del mio concetto: chi ha talento NON HA bisogno di misure.
E talentuosi si nasce o ci si scopre tali, negli anni.
Però...però: con un po' di sforzo, di apertura mentale, di assenza di pregiudizi, di intuizione, di ricerca, di esperienza, e UN MARE DI UMILTÁ, CHIUNQUE PUÒ ARRIVARE laddove il talentuoso c'era giá per natura.
Basta crederci e volerlo.
Basta non usare la SUPPONENZA, L'ARROGANZA E IL NOZIONISMO, che magari il talento esce fuori.
Alessandro Cioni ha scritto:Ciao Puma, sono "arrayforever".
Ne abbiamo già discusso e sai bene che la penso come te.
Il fine ultimo è l'ascolto, non la misura.
Ho sempre tarato il mio sistema a orecchio, e credo che questo abbia contribuito ad accrescere la mia capacità nel distinguere cosa è giusto da cosa non lo è, arrivando a creare nel mio cervello una buona immagine musicale di riferimento.
Tuttavia, proprio negli ultimi giorni, giocando con la messa a punto, sono emersi alcuni aspetti "nuovi" per il mio orecchio, e allora mi chiedo: non è che misurando, ne sarei venuto a capo prima?
Forse per me è arrivato il momento di spendere 50€ per un microfono.
Ciao Ale! So benissimo che LE MISURE sono una VELOCISSIMA SCORCIATOIA rispetto al proprio orecchio. Ma le misure ti portano solo ALLO STANDARD e di lì non si muovono. Per me standard=mediocritá. Ma per moltissimi, magari, é un punto di arrivo. Ne ho oarlato più volte con il mio spacciatore car audio, che ovviamente setta gli impianti tutti perfettini con allineamenti curve preimpostate xover digitali etc. Ogni volta che però entra in macchina mia sa perfettamente che quel sound é INARRIVABILE via pc/dsp/digit crossover...
L'Appassionato con la A Maiuscola è quello che studia impara, legge, si documenta, e non passa le giornate a scrivere nei forum di mezzo mondo quanto è bello il suo impianto e quanto e' fine il suo orecchio (tra l'altro c'è poco da vantarsi per una cosa del genere, visto che nella vita altre qualità rendono grande un uomo).
Sa perfino come funzionano i componenti audio e quali sono i loro limiti, conosce un minimo di elettronica ed acustica (conosce, non che ritiene di conoscere).
Quello è l'Appassionato con la A maiuscola, IMHO.
Poi ci sono gli accroccatori, i cazzari e gli studiosi dell'Annuario e dei listini.