Autocostruire un NAS
Hardware
Un NAS autocostruito è fondamentalmente un PC su cui viene installato un software dedicato a fornire i tipici servizi che offre un NAS (gestione dischi e protocolli di condivisione come NFS o SMB).
Difficilmente i NAS autocostruiti raggiungono la stessa compattezza di quelli commerciali, che hanno hardware custom. Esistono però schede madri in formato mini-ITX (17 cm x 17 cm) e case di dimensioni contenute che permettono di ospitare quattro o più dischi. Esempi:
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Chenbro ES34169: tra i più compatti, con alimentazione integrata, ma il frontale in plastica è fragilino;
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Chenbro SR301: un po' più ingombrante, ma ottimo ed elegante.
- Inter-Tech propone anch'essa diversi modelli, alcuni hanno i caddy dei dischi esposti e un look più industriale (SC-4004), altri hanno uno sportellino (SC-4100)
- Jonsbo propone case particolarmente compatti e con layout originale. Il Jonsbo N1 permette di installare 5 dischi impilati sul lato più lungo del case, ma ho letto che finiscono per essere poco ventilati. Il Jonsbo N4 supporta addirittura 6 unità da 3.5" e 2 da 2.5".
Idealmente un buon NAS dovrebbe avere una o più ventole che estraggono aria dalla zona dischi, per evitare surriscaldamenti.
Riguardo alle schede madri, si può optare tranquillamente per una motherboard fanless basata su CPU Intel low-power di 12ma generazione e successive (come Intel N100). Alcune di queste permettono l'alimentazione esterna con un power brick da 19V, ma forse meglio optare per una soluzione con alimentazione ATX tradizionale (un alimentatore vi serve comunque per i dischi).
Su sistemi ad uso professionale si consiglia l'uso di memorie RAM ECC. In pratica, la RAM permette di rilevare e correggere errori tipicamente di singolo bit. Questo è importante perché se un dato si corrompe mentre "passa" in RAM, una volta scritto su disco non ci si accorge. La corruzione dei dati in RAM è molto rara, ma succede (è attribuita, tra le altre cose, agli effetti dei raggi cosmici sull'hardware). Alcuni filesystem come ZFS usano intensivamente la RAM come cache per i dati, quindi spesso si consiglia l'uso di RAM ECC con ZFS. La RAM ECC è ampiamente supportata da AMD anche su sistemi consumer, mentre Intel ne restringe l'uso solo su CPU e schede madri dedicate al mercato professionale (quindi meno diffuse e più costose).
In ambito domestico, specialmente se i dati sono scritti una volta e letti molte volte (come nel caso di un archivio multimediale), la ECC non è in genere troppo necessaria.
Il consumo di una soluzione autocostruita, per esperienza personale, si aggira intorno ai 20 W con i dischi in standby. Con un'opportuna scelta dell'hardware e un opportuno tuning, potrebbe essere ridotto a una decina di W. Un disco acceso in rotazione comune si prende da solo 4-5W di consumo.
Software
Uno dei primi sistemi operativi open source per NAS è stato FreeNAS, originariamente basato su FreeBSD (un kernel open source sempre Unix-like ma diverso da Linux).
Ad un certo punto lo sviluppo di FreeNAS si è biforcato:
- da un lato, OpenMediaVault è rimasto un progetto completamente volontario ed open source, basato non più su BSD ma su Linux Debian (fino ad oggi).
- dall'altro, FreeNAS è diventato TrueNAS sotto l'egida dell'azienda iXsystems. iXsystems ha mantenuto TrueNAS Core basato su BSD e sviluppato TrueNAS Scale basato su Linux. Lo sviluppo di TrueNAS Core è stato recentemente interrotto in favore di Scale.
Di base, TrueNAS rimane free/open source e liberamente installabile ma iXsystems fornisce anche servizi commerciali ad esso legati. L'interfaccia è molto accattivante ma anche pesantemente "brandizzata".
In sintesi, OpenMediaVault è un prodotto che appare un po' "casereccio" ma 100% scevro da logiche commerciali. TrueNAS è più rifinito e appare più professionale ma anche più legato a logiche commerciali.
Entrambe sono interfacce di configurazione di un sistema Linux, quindi l'affidabilità del "sottostante" non cambia. OpenMediaVault usa BTRFS ma supporta anche altri filesystem, TrueNAS usa esclusivamente ZFS.
Esistono altre soluzioni meno diffuse:
- Rockstor: sviluppato indipendentemente e basato unicamente su BTRFS. Anch'esso open source con alcuni servizi a pagamento (per esempio aggiornamenti più veloci).
- XPEnology: progetto "frankestein" che permette di installare il sistema operativo Synology su hardware comune;
- XigmaNAS: un'altra biforcazione di FreeNAS, che mantiene una filosofia free, un kernel BSD e il supporto ZFS. Meno popolare di altre.
Autocostruirsi e mantenersi un NAS richiede un po' di attitudine all'informatica. Se alcuni di questi software possono rendere facile la configurazione iniziale, potrebbero verificarsi situazioni che richiedono di lavorare molto con la linea di comando (specie sulle soluzioni basate su BTRFS).