IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori (cc)

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Grisulea
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#211 Messaggio da Grisulea »

Certo, ma non è prerogativa degli array e delle masse leggere. È prerogativa del minor spostamento volumetrico. Anche un woofer da 10 kg se ha lo stesso vd dell'array si sposta alla stessa identica velocità. Il vantaggio è il minor spostamento non le masse ridotte. Un woofer da 21" si sposta alla stessa velocità di tanti wooferetti che sommati fanno la stessa superficie anche se pesano 30 volte meno. E suona probabilmente meglio perché non ha break up.
Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#212 Messaggio da Alessandro Cioni »

aspetta, facciamo un passo indietro.
Per ora sto parlando solo del segnale.
Ai wooferoni e ai wooferini arriveremo dopo.
Sei d’accordo sul fatto che riducendo l’ampiezza del segnale da inviare all’ap ridurremo anche l’accelerazione richiesta?
basta un si o un no.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#213 Messaggio da Alessandro Cioni »

Alessandro Cioni ha scritto:Sei d’accordo sul fatto che riducendo l’ampiezza del segnale da inviare all’ap ridurremo anche l’accelerazione richiesta?
basta un si o un no.
Nella speranza che Grisulea sia incondizionatamente d'accordo vado avanti.

Ipotizziamo un sistema che ha la forma e il meccanismo di un woofer, ma con un corpo mobile privo di massa e di forza elastica.
Immergiamolo nel vuoto, così da eliminare anche la massa dell'aria.
Questo magico “trasduttore non trasduttore” sarà l'unico a seguire perfettamente il segnale.
Entro i valori di escursione massima, il movimento del diaframma copierà perfettamente il segnale indipendentemente dalla sua complessità.
Non importa quale segnale inviamo, più semplice o più complesso, in quali frequenze e in quante frequenze, 1Hz e 1MHz contemporaneamente, in ogni istante la posizione del corpo mobile coincide con quella direttamente associabile al segnale, indipendentemente dalla quantità di forza di cui il motore è capace.
Ovviamente un dispositivo così non può esistere. Se invece esiste, viene certamente prodotto nei dintorni di Bracciano.

Ora proviamo a reintrodurre gradualmente la massa, quindi la forza d'inerzia, e inevitabilmente anche la forza elastica.
Non appena “entra” il primo grammo di massa, l'inerzia che ne deriva comincia a generare un piccolo scostamento tra segnale ed effettivo movimento, e sia la forza motrice sia la natura del segnale cominciano ad assumere una valenza.
L'entità dello scostamento diminuirà all'aumentare della forza motrice, al diminuire della frequenza e dell'ampiezza e della complessità del segnale, ma sarà sempre comunque presente.
Aumentando ancora la massa, per avere lo stesso comportamento dovremo aumentare la forza motrice a parità di segnale, o ridurre il segnale a parità di forza motrice (quest'ultima è certamente preferibile perché genera meno correnti di ritorno e fa lavorare e distorcere meno l'amplificatore).
Aumentare l'ampiezza e/o la frequenza significa pretendere una maggiore accelerazione sulla massa, “cozzare” maggiormente con l'inerzia ed aumentare di fatto lo scostamento.

Quanto questo scostamento sia accettabile dipende in primo luogo dalla natura del segnale da trasdurre, poi dalle condizioni a contorno cui ho accennato in un precedente post, che pongono i limiti di tolleranza entro i quali non è avvertibile. Ma questo non significa che non esista.

Sono curioso di vedere i calcoli di Mario sullo slew rate.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#214 Messaggio da Grisulea »

Ma non è così. Più c'è massa e meno c'è inerzia e la velocità dipende dalla frequenza da nulla altro. La velocità è la stessa sia che la massa sia un grammo sia che sia un kg. Non è la velocità che influenza la qualità perché non varia, è il minor spostamento che la influenza, ridurre lo spostamento non necessita di array, bastano grandi altoparlanti.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#215 Messaggio da Alessandro Cioni »

Grisulea ha scritto:Ma non è così. Più c'è massa e meno c'è inerzia e la velocità dipende dalla frequenza da nulla altro. La velocità è la stessa sia che la massa sia un grammo sia che sia un kg. Non è la velocità che influenza la qualità perché non varia, è il minor spostamento che la influenza, ridurre lo spostamento non necessita di array, bastano grandi altoparlanti.
Comincio a sospettare che non ci capiremo mai.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#216 Messaggio da Grisulea »

Alessandro Cioni ha scritto:
Grisulea ha scritto:Ma non è così. Più c'è massa e meno c'è inerzia e la velocità, dipende dalla frequenza da nulla altro. La velocità è la stessa sia che la massa sia un grammo sia che sia un kg. Non è la velocità che influenza la qualità perché non varia, è il minor spostamento che la influenza, ridurre lo spostamento non necessita di array, bastano grandi altoparlanti.
Comincio a sospettare che non ci capiremo mai.
Speriamo di no... hehehehehe. Intendo che un altoparlante pesante si ferma molto prima di uno leggero. Mi pare normale non credi....i break up da cosa dipenderebbero altrimenti se non da masse leggere che continuano a sfarfallare anche dopo che l'impulso è cessato? Un woofer da mezzo chilo cessato l'impulso chi lo sposta? Ma ora entra in ballo un altro fattore...quello di merito, ed anche quello si che conta, ma di nuovo la massa non centra nulla. Quindi per la velocità bassi fattori di merito, per la scarsa distorsione basse escursioni.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#217 Messaggio da Alessandro Cioni »

Grisulea ha scritto: Intendo che un altoparlante pesante si ferma molto prima di uno leggero.
quindi un transatlantico si ferma molto prima di un tenderino?
i migliori spazi d'arresto appartengono alle auto più pesanti...
il titolo mondiale di pattinaggio artistico apparterrà sicuramente a una coppia di obesi...

mi fermo quì.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#218 Messaggio da Grisulea »

E il fattore di merito dove lo lasciamo? Allora forse dimentichi quello.
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#219 Messaggio da Grisulea »

Facciamo un esempio: un woofer da 21” sd 1700 cmq peso massa 500 grammi ed un array di n. 9 woofer da 6” sd totale circa 1200 cmq massa per ciascun wooferetto 30 grammi. Entrambi stanno emettendo lo stesso SPL a 50 hz. Quale si muove più velocemente? Come vedi dimensione e massa non contano, i piccoli sono perdenti anche con il tuo esempio. E’ lo spostamento che conta. Poi ipotizziamo i 6 wooferetti in cassa chiusa con qtc 0,8 altrimenti i bassi non li fanno ed il 21” con qtc 0,5. Quale si ferma prima? La massa cosa centra? E’ evidente che il pesantone grandone si ferma prima. Per fermarsi servono i freni giusti, la massa al limite necessita di un potente motore per partire. In pratica: la velocità dipende dalla frequenza che dipende dallo spostamento, frazionare i woofer e farli leggeri non serve a nulla, servono grandi superfici comunque le si ottenga. Per fermarsi servono fattori di merito bassi, anche questi indipendenti da motore, massa, dimensioni. Ecco perché l’array suona bene per motivi diversi da quelli che sostieni. Secondo la tua teoria i grandi altoparlanti non avrebbero senso. Invece più la frequenza scende e più diventano necessari perché è la massa che abbassa la fs così come la dimensione permette le escursioni necessarie. A parità di sd un grande woofer permette ovviamente escursioni maggiori. Spostarsi di un 1mm quando puoi farlo fino a 30mm non è come spostarsi di 1mm quando la tua massima escursione è 2 o 3 mm.
Troppa carne al fuoco....credo mi fermerò qua.
Alessandro Cioni
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Re: IL REGIME STATICO, un sistema da 300 trasduttori

#220 Messaggio da Alessandro Cioni »

Grisulea ha scritto:E il fattore di merito dove lo lasciamo? Allora forse dimentichi quello.
Dimentico tante cose, pure di rimettere in ordine il cassetto dei calzini, però ora stavo provando a spiegarti il perché riducendo il segnale si semplifica il lavoro svolto dall'ap.
Ma se non sei d'accordo neanche sulla relazione ampiezza- accelerazione e se sei convinto che l'inerzia funzioni al contrario, che senso ha parlare del fattore di merito?
Fermiamoci quì. Su questo almeno siamo d'accordo.
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