Ascolto del sistema array di Alessandro Cioni..
Inviato: 16/02/2017, 11:39
.....con Alessandro.. essendomi sentito per telefono nei giorni passati.. ci siamo dati appuntamento ieri mattina per l' ascolto del suo sistema..
non sto qui a parlare di tecnica elettroacustica, ribadisco soltanto i punti salienti che Alessandro ha già spiegato precedentemente in un altro 3d:
grande superficie di emissione del sistema array che garantisce un ottima impedenza di radiazione con l ambiente,
escursione meccanica dei diaframmi ridotta quasi a livello statico con distorsione armonica inferiore al rumore di fondo. SPL elevato, gamma dinamica molto ampia.
l' ascolto.
l' ascolto è stato fatto con programmi musicali di musica sinfonica e da camera prevalentemente con grandi masse orchestrali, il genere preferito da Alessandro.
La prima impressione che salta all' orecchio di questo sistema è l equilibrio tonale quasi chirurgico, come se ci fosse un sistema attivo che corregge in tempo reale il livello delle varie gamme..ma nulla di tutto ciò ..ci sono solo dei dsp digitali e analogici
con i quali Alessandro ha lavorato per lungo tempo solo in base agli ascolti raggiungendo un risultato direi eccellente del quale io non sarei capace..quindi non strumentale.
Stiamo parlando di 300 trasduttori divisi in 9 vie..
Un altro aspetto dell ascolto è l' impressione di stare davanti a una sorgente estesa in larghezza e altezza..di dimensioni molto grandi che praticamente restituisce l' orchestra in tutte le sue sezioni ben nitide e stagliate nello spazio. Tutto questo avviene senza la benché minima localizzazione della sorgente o sorgenti..la musica riempie l' aria ...la sezione archi è piena..grande con tutte le sue sfumature e cambiamenti d' umore in base allo spartito..la dimensione degli strumenti non è mai esagerata ma nemmeno lillipuziana..
Ottoni ance e strumenti a fiato... mai pungenti ma nitidi.. diffusi nello spazio..e così il resto dell' orchestra
Dinamica.
questo sistema ha un ampia capacità dinamica si arriva con il volume ad ore 14.00 e i trasduttori sono ancora quasi fermi..
poi mettiamo su i cori di Prokofiev Alexander Nevski..c'è un punto di pianissimo in cui il coro maschile quasi borbotta con un sottofondo bassissimo..parlo di microdinamica che questo sistema risolve al punto di ascolto perfettamente anche con una persona che ti parla vicino..quindi grande risoluzione a basso livello.
nei pieni orchestrali tutto rimane al proprio posto..
Immagine.
parlare di immagine stereo con un impianto del genere non ha senso o perlomeno ha senso con le classiche sorgenti puntiformi multivia..quì è diverso
quì l' estensione della sorgente è talmente grande che non ci sono buchi o vuoti dove non ci siano piani sonori.
personalmente credo che i punti o specifiche se volete prefissati da Alessandro sono rispettati totalmente..io aggiungerei che considerando il punto d ascolto a 4.5 mt non si avverte la sensazione di campo riverberato ma solo quella di campo diretto..
con una intelligibilità che i sistemi classici non potrebbero restituire..e una bellezza nel porgere un orchestra molto
più vicina all' arte che al mero tecnicismo..considerando che stiamo parlando di una macchina..o dispositivo l' ingombro degli array in pianta è ridotto e in altezza parliamo di 2mt che non passano inosservati ..ma meno invadenti rispetto a molti catafalchi a tromba che si vedono in giro..
gli array di Alessandro sono costruiti con cura a livello industriale. Tutti i trasduttori sono montati a filo pannello e perfettamente allineati il tutto quasi a sottolineare il rigore e la pazienza applicati a questa filosofia..
I cabinet sono in alluminio e i frontali neri una combinazione di sapore hi tech che ben si inserisce in un arredo moderno
Gli altop usati hanno costi che variano da circa 50 euro a pezzo fino a meno di 10 euro e se qualcuno storce la bocca per questa qualità sappia che trasduttori più costosi non farebbero nessuna differenza questo perché se il sistema lavora con il volume a ore 14.00 se voi toccate le membrane, esse sono quasi ferme..parlo dei mid range.. ciò significa che lavorano con a una escursione meccanica che è una frazione molto bassa se confrontata a quella dello stesso mid range montato singolo in un diffusore a 3 vie..
Riguardo le elettroniche usate e la gestione delle vie Alessandro saprà dirvi meglio.. ci sono ovviamente 9 finali di potenza e un dsp digitale più x-over analogici a gestire il tutto
consiglio vivamente l' ascolto di questo sistema a tutti gli appassionati VERI..professionisti e amatori..e coloro che amano il confronto delle idee.
Alessandro è arrivato a questa scelta dopo un lungo percorso durante il quale non ha fatto nessun uso di strumento di misura alcuno..ma solo in base a dei ragionamenti..
gli stessi ragionamenti ai quali può arrivare anche un professionista..ciò non significa che egli non abbia esperienza... tutt' altro conoscendolo si rivela una persona che sa bene il fatto suo in generale e non è uno sprovveduto..la sua costanza mi è di insegnamento..
Edoardo..
non sto qui a parlare di tecnica elettroacustica, ribadisco soltanto i punti salienti che Alessandro ha già spiegato precedentemente in un altro 3d:
grande superficie di emissione del sistema array che garantisce un ottima impedenza di radiazione con l ambiente,
escursione meccanica dei diaframmi ridotta quasi a livello statico con distorsione armonica inferiore al rumore di fondo. SPL elevato, gamma dinamica molto ampia.
l' ascolto.
l' ascolto è stato fatto con programmi musicali di musica sinfonica e da camera prevalentemente con grandi masse orchestrali, il genere preferito da Alessandro.
La prima impressione che salta all' orecchio di questo sistema è l equilibrio tonale quasi chirurgico, come se ci fosse un sistema attivo che corregge in tempo reale il livello delle varie gamme..ma nulla di tutto ciò ..ci sono solo dei dsp digitali e analogici
con i quali Alessandro ha lavorato per lungo tempo solo in base agli ascolti raggiungendo un risultato direi eccellente del quale io non sarei capace..quindi non strumentale.
Stiamo parlando di 300 trasduttori divisi in 9 vie..
Un altro aspetto dell ascolto è l' impressione di stare davanti a una sorgente estesa in larghezza e altezza..di dimensioni molto grandi che praticamente restituisce l' orchestra in tutte le sue sezioni ben nitide e stagliate nello spazio. Tutto questo avviene senza la benché minima localizzazione della sorgente o sorgenti..la musica riempie l' aria ...la sezione archi è piena..grande con tutte le sue sfumature e cambiamenti d' umore in base allo spartito..la dimensione degli strumenti non è mai esagerata ma nemmeno lillipuziana..
Ottoni ance e strumenti a fiato... mai pungenti ma nitidi.. diffusi nello spazio..e così il resto dell' orchestra
Dinamica.
questo sistema ha un ampia capacità dinamica si arriva con il volume ad ore 14.00 e i trasduttori sono ancora quasi fermi..
poi mettiamo su i cori di Prokofiev Alexander Nevski..c'è un punto di pianissimo in cui il coro maschile quasi borbotta con un sottofondo bassissimo..parlo di microdinamica che questo sistema risolve al punto di ascolto perfettamente anche con una persona che ti parla vicino..quindi grande risoluzione a basso livello.
nei pieni orchestrali tutto rimane al proprio posto..
Immagine.
parlare di immagine stereo con un impianto del genere non ha senso o perlomeno ha senso con le classiche sorgenti puntiformi multivia..quì è diverso
quì l' estensione della sorgente è talmente grande che non ci sono buchi o vuoti dove non ci siano piani sonori.
personalmente credo che i punti o specifiche se volete prefissati da Alessandro sono rispettati totalmente..io aggiungerei che considerando il punto d ascolto a 4.5 mt non si avverte la sensazione di campo riverberato ma solo quella di campo diretto..
con una intelligibilità che i sistemi classici non potrebbero restituire..e una bellezza nel porgere un orchestra molto
più vicina all' arte che al mero tecnicismo..considerando che stiamo parlando di una macchina..o dispositivo l' ingombro degli array in pianta è ridotto e in altezza parliamo di 2mt che non passano inosservati ..ma meno invadenti rispetto a molti catafalchi a tromba che si vedono in giro..
gli array di Alessandro sono costruiti con cura a livello industriale. Tutti i trasduttori sono montati a filo pannello e perfettamente allineati il tutto quasi a sottolineare il rigore e la pazienza applicati a questa filosofia..
I cabinet sono in alluminio e i frontali neri una combinazione di sapore hi tech che ben si inserisce in un arredo moderno
Gli altop usati hanno costi che variano da circa 50 euro a pezzo fino a meno di 10 euro e se qualcuno storce la bocca per questa qualità sappia che trasduttori più costosi non farebbero nessuna differenza questo perché se il sistema lavora con il volume a ore 14.00 se voi toccate le membrane, esse sono quasi ferme..parlo dei mid range.. ciò significa che lavorano con a una escursione meccanica che è una frazione molto bassa se confrontata a quella dello stesso mid range montato singolo in un diffusore a 3 vie..
Riguardo le elettroniche usate e la gestione delle vie Alessandro saprà dirvi meglio.. ci sono ovviamente 9 finali di potenza e un dsp digitale più x-over analogici a gestire il tutto
consiglio vivamente l' ascolto di questo sistema a tutti gli appassionati VERI..professionisti e amatori..e coloro che amano il confronto delle idee.
Alessandro è arrivato a questa scelta dopo un lungo percorso durante il quale non ha fatto nessun uso di strumento di misura alcuno..ma solo in base a dei ragionamenti..
gli stessi ragionamenti ai quali può arrivare anche un professionista..ciò non significa che egli non abbia esperienza... tutt' altro conoscendolo si rivela una persona che sa bene il fatto suo in generale e non è uno sprovveduto..la sua costanza mi è di insegnamento..
Edoardo..