Parliamo sinceramente delle riviste ...

[Haydn]

Scusate, ma non resisto...
Ho acquistato l'ultimo numero di AudioGallery per vedere se finalmente un nuovo corso si apre all'orizzonte.
E.... cosa ti leggo?:

- i soliti giornalisti delle solite testate che provano p.e. integrati da 20.000 euro senza battere ciglio (anzi... tra le righe leggo anche che la versione precedente di uno di questi non è che sia il massimo... per cui solita storia: accattatevi l'ultimo uscito che vedete la Madonna)

- il direttore che prova un 2 vie da 18.000 euro e dice " si collocano in un ambito di mercato in cui qualsiasi diffusore due vie di pari ambizioni costa uguale o di più" !! ... e poi "dei prezzi dell'hiend non possiamo altro che farcene una ragione" !!!!!!!!

Ma davvero, signori miei: credete ancora a questi personaggi?
Capisco che esiste una logica di mercato, bisogna vendere, ecc. ecc... , ma fare una rivista UGUALE ad audioclub degli anni 90 quando ormai il re è nudo mi pare davvero un'offesa alla nostra intelligenza.

[MarioBon]

Lavoro per delle aziende che producono oggetti di un certo costo (non basso). Tuttavia c'è un limite. Questa politica rischia seriamente di ridurre ulteriormente il mercato. Per promuovere l'HiFi si dovrebbe invece mostrare che si può ottenere un buon risultato anche investendo cifre ragionevoli.
Poi chi vuole spendere avrà le sue occasioni.

[Velut Luna]

Lavoro per delle aziende che producono oggetti di un certo costo (non basso). Tuttavia c'è un limite. Questa politica rischia seriamente di ridurre ulteriormente il mercato. Per promuovere l'HiFi si dovrebbe invece mostrare che si può ottenere un buon risultato anche investendo cifre ragionevoli.
Poi chi vuole spendere avrà le sue occasioni.

quoto al 100% il pensiero di Mario.
Però spezzo anche una lancia a favore di AudioGallery: nel senso che di fatto NON è una nuova rivista, ma piuttosto un'estensione di Audioreview, con il preciso obbiettivo di occuparsi della parte alta e altissima del mercato, lasciando ad Audioreview il compito di tenere la barra al centro dell'attenzione di oggetti ben suonanti, ma dal volto e dal costo più umano
Diciamo che dice bene Haydn: Audiogallery non è altro che una versione estesa e lussuosa di ciò che fu Audioclub 25 anni fa...

[Felix]

L'hi-end (come viene definito), che non interessa il mercato audio professionale, è da sempre stato soprattutto anche status symbol. I ricarichi sono sempre stati congrui alle possibilità di esborso di quel tipo di clientela.

[MarioBon]

Però spezzo anche una lancia a favore di AudioGallery: nel senso che di fatto NON è una nuova rivista, ma piuttosto un'estensione di Audioreview, con il preciso obbiettivo di occuparsi della parte alta e altissima del mercato, lasciando ad Audioreview il compito di tenere la barra al centro dell'attenzione di oggetti ben suonanti, ma dal volto e dal costo più umano
Diciamo che dice bene Haydn: Audiogallery non è altro che una versione estesa e lussuosa di ciò che fu Audioclub 25 anni fa...

Sarà per quello che non ci sono misure di alcun tipo.

[Velut Luna]

Però spezzo anche una lancia a favore di AudioGallery: nel senso che di fatto NON è una nuova rivista, ma piuttosto un'estensione di Audioreview, con il preciso obbiettivo di occuparsi della parte alta e altissima del mercato, lasciando ad Audioreview il compito di tenere la barra al centro dell'attenzione di oggetti ben suonanti, ma dal volto e dal costo più umano
Diciamo che dice bene Haydn: Audiogallery non è altro che una versione estesa e lussuosa di ciò che fu Audioclub 25 anni fa...

Sarà per quello che non ci sono misure di alcun tipo.

Infatti, certamente: è il regno degli ascolti... Ma, appunto, ci sta, essendo la "dependance" di Audioreview, dove invece le misure regnano sovrane...

[MarioBon]

Però spezzo anche una lancia a favore di AudioGallery: nel senso che di fatto NON è una nuova rivista, ma piuttosto un'estensione di Audioreview, con il preciso obbiettivo di occuparsi della parte alta e altissima del mercato, lasciando ad Audioreview il compito di tenere la barra al centro dell'attenzione di oggetti ben suonanti, ma dal volto e dal costo più umano
Diciamo che dice bene Haydn: Audiogallery non è altro che una versione estesa e lussuosa di ciò che fu Audioclub 25 anni fa...

Sarà per quello che non ci sono misure di alcun tipo.

Infatti, certamente: è il regno degli ascolti... Ma, appunto, ci sta, essendo la "dependance" di Audioreview, dove invece le misure regnano sovrane...

Però consentimi, proprio perché sono apparecchi che costano, almeno una misura di impedenza sui diffusori acustici (un DATS costa 100$ e lo usa anche un bambino senza leggere le istruzioni...) potrebbe indirizzare l'utente verso la scelta dell'amplificatore più adatto. In alternativa mandiamoli direttamente al reparto colonscopia per i grandi mammiferi.

[faber_57]

Sinceramente non pensavo ci fosse un numero di lettori sufficiente a giustificare la creazione di una rivista come AudioGallery; e cioè appassionati con una allergia spinta alle misure ed una fede cieca nelle orecchie di un manipolo di guru senza freni inibitori. Però, dalle statistiche che girano sulla diminuzione delle vaccinazioni, avrei dovuto invece aspettarmelo.
Non so se è solo un periodaccio o se abbiamo imboccato la via del ritorno alla clava.

[MarcelloDalmazia]

Argomento più che spinoso. Quello che penso io è noto un po a tutti, e allora rispondo in maniera sintetica. Molto meglio alcune riveste Straniere che fanno confronti mirati senza lasciare nulla al caso in maniera molto professionale. Come al solito, le Italiane devono tenere conto di certe "logiche" di mercato che contesto da anni, e che hanno fatto in modo di farmi passare la buona abitudine di acquistarle.

[Haydn]

Sinceramente non pensavo ci fosse un numero di lettori sufficiente a giustificare la creazione di una rivista come AudioGallery; e cioè appassionati con una allergia spinta alle misure ed una fede cieca nelle orecchie di un manipolo di guru senza freni inibitori. Però, dalle statistiche che girano sulla diminuzione delle vaccinazioni, avrei dovuto invece aspettarmelo.
Non so se è solo un periodaccio o se abbiamo imboccato la via del ritorno alla clava.

Proprio quello che penso anch'io!
E' che speravo fosse uscita una rivista finalmente "realistica" e con "nuove idee", ed invece mi ritrovo la coppia Andio Morotti, Gianfranco Machelli, Andrea Della Sala.... insomma, nulla di nuovo sotto il sole e.... 18.000 per un diffusore 2 vie cosa vuoi che sia?
A parte che a vedere la faccia di chi compra queste testate si capiscono un sacco di cose .... ho limpressione che siano maniaci che non possono vivere se si perdono un numero con relativi guru che incensano il prodotto di turno.

ps: ma come si fa a provare un integrato da oltre 20.000 euro di una azienda semisconosciuta come Asbolare? Ma non era meglio un bell'integrato Yamaha As3000? E poi non devo credere che ci sia sotto la spinta degli importatori... ma per piacere !!