Preamplificatore Passivo.
- MarcelloDalmazia
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Preamplificatore Passivo.
In passato, ne ho provati diversi, ASL, AUDIO TEKNE e diversi Artigianali. Sono diversi anni che non ne faccio più uso, non so nemmeno se negli ultimi anni ne sono usciti altri degni di essere presi in considerazione. Vostre esperienze in merito...? Con il mio nuovo Finale Artigianale, vorrei provare qualche passivo di pregio per fare qualche paragone con quello che ho adesso. Si accettano consigli.
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- Alberto
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Re: Preamplificatore Passivo.
Non ho mai capito la funzione del pre passivo, qualcuno mi sa dare delucidazioni?
- MarcelloDalmazia
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Re: Preamplificatore Passivo.
In linea di massima il Pre.Passivo altro non dovrebbe essere che un Potenziometro esterno con ingressi e uscite che danno la possibilità di attaccare più sorgenti con un selettore. Alcuni non hanno nulla tranne che un Potenziometro, altri usano dei Trasformatori. Io li ho provati entrambi, quello che più mi ha soddisfatto, è quello con il solo Potenziometro. Elettronica molto cara ai puristi, un qualcosa che non dovrebbe aggiungere o togliere.Alberto ha scritto:Non ho mai capito la funzione del pre passivo, qualcuno mi sa dare delucidazioni?
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- Alberto
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Re: Preamplificatore Passivo.
Allora converrebbe eliminare totalmente il pre usando solo un dac
Il pre serve a dare una impostazione ben precisa al suono, magari poi si utilizza un finale neutro
Il pre serve a dare una impostazione ben precisa al suono, magari poi si utilizza un finale neutro
- MarcelloDalmazia
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Re: Preamplificatore Passivo.
Sui miei Impianti ho quasi sempre avuto Pre Attivi, è pur vero che il miglior risultato ottenuto finora è stato l'attuale accoppiamento, Pre. Unison UNICO, Finale UNICO DM. In alcuni casi invece il Passivo si è lasciato preferire...con i mono Melody di 300B, è con questo ultimo Artigianale, il Passivo non pregiudica tutta la Naturalezza che esprime.Alberto ha scritto:Allora converrebbe eliminare totalmente il pre usando solo un dac
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Re: Preamplificatore Passivo.
Nel mio caso l'utlizzo del dac PS Audio Directstream collegato direttamente al finale mi ha portato alla vendita di un pezzo da novanta come il preampli VTL 7.5, facendosi decisamente preferire come finezza della grana sonora e della timbrica generale, perdendo forse qualcosa in impatto ed emotività.
La successiva prova nel mio impianto di un pre Spectral mi ha fatto recuperare le virtù perdute, senza però nessun sacrificio (se non quello economico per l'acquisto).
Credo che, come al solito, non esista una regola ma sia sempre da valutare caso per caso. Ogni abbinamento fa storia a se.
La successiva prova nel mio impianto di un pre Spectral mi ha fatto recuperare le virtù perdute, senza però nessun sacrificio (se non quello economico per l'acquisto).
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Re: Preamplificatore Passivo.
L'Unico 90 e 150 hanno un pre passivo con trasformatori di ingresso. In questo caso il pre è "cucito addosso" ai finali e non ci sono problemi.
Il pre passivo (meglio senza trasformatori) è sicuramente la soluzione migliore proprio perché, non essendoci elementi non lineari, non può fisicamente "aggiungere" distorsione. L'unica cosa che può fare un pre passivo è limitare la banda passante e aggiungere un po' di rumore. Nei pre passivi con trasformatori la differenza la fanno i trasformatori che possono essere di qualità più o meno buona.
Il pre passivo, purtroppo, è molto sensibile a quello che gli viene collegato a valle. Quindi è difficile che un determinato pre passivo funzioni con qualsiasi finale: invariabilmente suonerà meglio con quei finali che hanno l' impedenza di ingresso che meglio si adatta alle caratteristiche del pre stesso.
Per adattare un pre a qualsiasi finale si deve aggiungere almeno uno stadio attivo con uscita a bassa impedenza (quello che si chiama un inseguitore di tensione).
A questo punto abbiamo realizzato un pre attivo con la sua alimentazione e con la possibilità che i dispositivi che contiene producano distorsione o alterino il timbro.
Un tempo le sorgenti ad "alto livello" uscivano con una tensione di 100 mV mentre i finali avevano la sensibilità di un Volt: il pre attivo era indispensabile per dare quel guadagno di 10 che mancava.
Oggi i CD esclono con 1 o 2 Volt e i DAC con uscita ancora più alte quindi non c'è più la necessità di amplificare (anzi al contrario si deve attenuare).
L'unico dispositivo che richiede necessariamente un preamplificatore è il giradischi sia per elevare il livello di uscita della testina (che è nell'ordine dei millivolt o decimi di millivolt) sia per applicare l'equalizzazione RIAA.
Il pre passivo (meglio senza trasformatori) è sicuramente la soluzione migliore proprio perché, non essendoci elementi non lineari, non può fisicamente "aggiungere" distorsione. L'unica cosa che può fare un pre passivo è limitare la banda passante e aggiungere un po' di rumore. Nei pre passivi con trasformatori la differenza la fanno i trasformatori che possono essere di qualità più o meno buona.
Il pre passivo, purtroppo, è molto sensibile a quello che gli viene collegato a valle. Quindi è difficile che un determinato pre passivo funzioni con qualsiasi finale: invariabilmente suonerà meglio con quei finali che hanno l' impedenza di ingresso che meglio si adatta alle caratteristiche del pre stesso.
Per adattare un pre a qualsiasi finale si deve aggiungere almeno uno stadio attivo con uscita a bassa impedenza (quello che si chiama un inseguitore di tensione).
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Un tempo le sorgenti ad "alto livello" uscivano con una tensione di 100 mV mentre i finali avevano la sensibilità di un Volt: il pre attivo era indispensabile per dare quel guadagno di 10 che mancava.
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- MarcelloDalmazia
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Re: Preamplificatore Passivo.
Ottimo, infatti la loro bontà eccelle.MarioBon ha scritto:L'Unico 90 e 150 hanno un pre passivo con trasformatori di ingresso. In questo caso il pre è "cucito addosso" ai finali e non ci sono problemi.
Il pre passivo (meglio senza trasformatori) è sicuramente la soluzione migliore proprio perché, non essendoci elementi non lineari, non può fisicamente "aggiungere" distorsione. L'unica cosa che può fare un pre passivo è limitare la banda passante e aggiungere un po' di rumore. Nei pre passivi con trasformatori la differenza la fanno i trasformatori che possono essere di qualità più o meno buona.
Il pre passivo, purtroppo, è molto sensibile a quello che gli viene collegato a valle. Quindi è difficile che un determinato pre passivo funzioni con qualsiasi finale: invariabilmente suonerà meglio con quei finali che hanno l' impedenza di ingresso che meglio si adatta alle caratteristiche del pre stesso.
Per adattare un pre a qualsiasi finale si deve aggiungere almeno uno stadio attivo con uscita a bassa impedenza (quello che si chiama un inseguitore di tensione).
A questo punto abbiamo realizzato un pre attivo con la sua alimentazione e con la possibilità che i dispositivi che contiene producano distorsione o alterino il timbro.
Un tempo le sorgenti ad "alto livello" uscivano con una tensione di 100 mV mentre i finali avevano la sensibilità di un Volt: il pre attivo era indispensabile per dare quel guadagno di 10 che mancava.
Oggi i CD esclono con 1 o 2 Volt e i DAC con uscita ancora più alte quindi non c'è più la necessità di amplificare (anzi al contrario si deve attenuare).
L'unico dispositivo che richiede necessariamente un preamplificatore è il giradischi sia per elevare il livello di uscita della testina (che è nell'ordine dei millivolt o decimi di millivolt) sia per applicare l'equalizzazione RIAA.
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Re: Preamplificatore Passivo.
Tenuto conto che il Finale Artigianale in Ing. è un 100Kohm, per interfacciarsi al meglio, il Pre, come dovrebbe essere...? E' normale che dia un risultato eccelso con un Passivo che ha un Potenziometro con lo stesso valore..?
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Re: Preamplificatore Passivo.
Evidentemente li ha calibrati uno sull'altro.MarcelloDalmazia ha scritto:Tenuto conto che il Finale Artigianale in Ing. è un 100Kohm, per interfacciarsi al meglio, il Pre, come dovrebbe essere...? E' normale che dia un risultato eccelso con un Passivo che ha un Potenziometro con lo stesso valore..?
Il DM ha una impedenza di ingresso di 47kohm (metà del tuo) con 10pF in parallelo. La sensibilità è di 3.14 Volt (probabilmente più alta del tuo ampli che sarà probabilmente inferiore a 1 Volt).
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