Uno dei più grandi misteri dell'universo è il fatto che non sia un mistero.(John D.Barrow)
La realtà ci appare in effetti come una collezione di oggetti che si prestano ad essere numerati e ordinati.
Da un lato abbiamo gli oggetti concreti e dall'altro una rete potente,quanto immateriale ,che li comprende .
La matematica è per alcuni una componente indipendente della realtà.
Esisterebbe indipendentemente dagli uomini e perfino dagli oggetti.
Esisterebbe anche da sola,ma cosa ci starebbe a fare lì tutta da sola,nessuno pero lo sa.
C'è chi dice invece che la matematica è una creazione della mente umana al fine di comprendere la realtà.
Qualcosa di inconcreto che serve a racchiudere,comprendere, i concreti oggetti della realtà.
Questa distinzione fra concreto ed inconcreto è sospetta,come ci suggerisce la fisica quantistica,capace di far coesistere utilmente le due "diverse sostanze ".
Ma non è vero che la fisica quantistica ci sta raccontando la vera realtà in antitesi a una realtà vista come collezione di oggetti,o corpuscoli che dir si voglia.
La genesi della matematica e degli oggetti è da considerare comune.
Ciò che serve a contare nasce insieme a ciò che c'è da contare,e sono fatti quindi della stessa sostanza,nonostante le apparenze.
La doppia natura corpuscoli/onde,oggetto/matematica è solo apparentemente contraddittoria.
Tutto esiste solo nella nostra mente,perciò tutto ciò che ci appare concreto quanto immaginario,sono fatti della stessa sostanza.
Tutto nasce nella nostra mente nell'interazione con la realtà,la quale non è necessariamente fatta dì alcunché che noi possiamo immaginare,così che possiamo immaginare ogni cosa di cui sia fatta,e di queste cose alcune si mostrano utili e vincenti e altre no.
Tutto ciò per dire che è comprensibile,per non dire inevitabile,che si provi ad applicare la fisica quantistica ad ogni cosa,grazie alla sua novità ,e perfino gli oroscopi,se non di tipo quantistico,non sono più credibili.....finalmente.
In definitiva dire che la realtà è una collezione di oggetti concreti e numerabili è una idea balzana come tante altre,che funziona però benissimo.Tanto bene da mascherare quanto l'idea in se sia balzana.
Non meno balzana di un mondo quantistico,il quale parimenti è vincente,se non di più,cosìche si vorrebbe ridipingere tutto il mondo in questa nuova tinta dopo aver scrostato la vecchia.
Ma forse basta dare al massimo una nuova passata.
La fisica quantistica semplicemente entra a far parte di diritto del grande mistero di cui all'incipit di questo post,senza aggiungere mistero a quanto già non ve ne sia,a ben guardare.Un pregio però c'è l'ha.Ci costringe a ripensare la natura di tutto ciò che davamo per scontato,facendoci capire che più che scontato,più che banale,esso era reso tale. dalla consuetudine.
Certo le novità fanno moda,ma le mode poi passano sempre banalizzandosi ,appunto,nell'uso.
Ma quanto tempo ci vorrà perché ciò accada per la fisica quantistica?
Beh,questo è tutto un altro discorso.Di fatto siamo ancora agli aspetti folcloristici,che possono servire come primo approcci,al fine di giungere ad una più intima pconfidenza.E poi comunque che fretta c'è?
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Intanto come dice Bon,continuiamo a goderci il nostro più che banale mondo ordinale,che tante soddisfazioni ancora ci dà.
Ah,già,e con la concretezza del suono come la mettiamo?
Io non l'ho mica capita questa discussione qui,per questo divago.