Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

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MarcelloDalmazia
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#71 Messaggio da MarcelloDalmazia »

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Diva e Prima 2015, Unico 150, Cd1
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Callas e Performance (di lato a destra Sinfonia, Preludio e Simply, a sinistra non distinguo bene)
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Giovanni Nasta e la Sig.ra Debora (moglie di Massimoto68)
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MarcelloDalmazia
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#72 Messaggio da MarcelloDalmazia »

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Marcello Dalmazia con la felpa del forum (grazie Marcello)
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Mino Di Prinzio (il terzo da sinistra in prima fila) ascolta la presentazione di Marco Cicogna
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Alfonso che non si è mai staccato dall'impianto principale
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#73 Messaggio da Alessandro Cioni »

Mi è stato suggerito di “approfondire” i miei giudizi con sincerità, motivo per il quale proverò per la mia prima volta ad indossare i panni del recensore, costringendomi però ad una breve introduzione. Abbiate pazienza.

Mi rendo conto solo ora che c'è una gran differenza tra il recensire, sottoponendo al proprio giudizio il lavoro altrui pubblicamente, e lo sparare gratuitamente a zero tra amici, che è quello che un po' noi audiofili tendiamo a fare.
Il recensore deve anzitutto conoscere il mercato e tener conto di molteplici aspetti, che vanno ben oltre il puro risultato sonoro. Deve saper inquadrare ciò che ascolta e che vede nel giusto contesto commerciale tenendolo ben lontano dai propri gusti o esigenze personali.
Ecco, qui per me sorge un problema, e anche abbastanza grosso.
Sì, perché io non sono un recensore. Sono solo uno che ascolta musica, tanta musica e tanto sinfonica, e ben presto mi sono reso conto che per le mie esigenze il mercato non poteva fare un bel niente, e allora mi sono “messo in proprio” trasformandomi in progettista e costruttore, anche se per un solo cliente, libero da qualsiasi vincolo se non quei pochi posti da mia moglie. Santa moglie.
Così per anni mi sono disinteressato a ciò che offriva il mercato, perché per me semplicemente inefficace o inefficace con l'aggravante dei prezzi folli. Questo fino all'anno scorso, quando dopo una decina d'anni ho rimesso il naso nell'evento di Zaini a Roma, e quest'anno per lo stesso evento.
Le cose non sono affatto cambiate, le tecnologie sono sempre le stesse, e sempre le stesse sono le prospettive e le ambizioni di chi produce sistemi hi-fi.
Quindi mi trovo costretto a spogliarmi, accantonando le mie esigenze per indossare i panni dell'utente medio, quello a cui cerca di rivolgersi il mercato, cioè qualcuno che può spendere circa diecimila euro, che non ha la manualità, il tempo e le capacità di un buon auto costruttore, che non disdegna affatto una “buona dose di bassi”, e che vorrebbe ascoltare la classica ma alla fine si trova spesso ad ascoltare musica più leggera, poiché la trova guarda caso più piacevole.

Veniamo a noi. Ho dedicato a questo evento sia il Sabato che la Domenica, passando molto tempo nella sala Unison/Opera, e anche in qualche altra sala degna del mio interesse.
Nelle altre non sono neanche entrato poiché il suono che ne usciva era già abbastanza esplicito.
In altre sono entrato, attratto dall'aspetto interessante di alcuni impianti, per poi trovarmi di fronte a prestazioni assurde o anche disastrose. Non mi soffermo a descrivere tali ascolti, per rispetto di chi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, investendo anche molto per permettere a gente come me di sottoporre al proprio giudizio il frutto di quel faticoso lavoro.
Nessuno comunque, si è rifiutato di testare il proprio sistema con i miei dischi.
Parlerò solamente di due sale.

Alla Unison/Opera sono arrivato Sabato in tarda mattinata. Era stracolma di gente che ascoltava la musica proposta da Marco Cicogna in persona, utilizzando l'impianto con le Grand Callas.
Ho subito visto Mario Bon sulla porta d'entrata. Felice di conoscerlo mi sono presentato. Intano la musica scorreva, assorbita dai corpi di una trentina persone.
Non mi ha fatto una buona impressione. La meravigliosa musica proposta in files ad alta risoluzione di Cicogna arrivava sgraziata, sgradevole. Mentre Mario mi presentava altri forumers mi muovevo per la sala, fino a trovare una collocazione che in qualche modo riuscisse ad equalizzare il risultato fino a renderlo accettabile, o almeno privo di sofferenza. L'ho trovata a 80/90 gradi fuori asse, con una forte attenuazione delle medio-alte. Evidentemente qualcosa in quel momento non stava funzionando come da copione.
Col senno di poi ho capito che stavano chiedendo troppo a quel sistema, almeno per i miei standard qualitativi. Tutti quegli ascoltatori assorbivano troppa energia e Marco, fomentato ed eccitato dalla sua musica, cercava l'emozione nella manopola del volume.
Poi la sala si è svuotata, ed è stato acceso l'impianto con le diva. Non ho avuto grossi problemi a guadagnare la miglior posizione e poco dopo, è iniziato l'ascolto del mio disco, l'Alexander Newsky proposto dalla Telarc. Come ho già accennato trattasi di una prova durissima, ai limiti della cattiveria, decisamente inopportuna o semplicemente poco rappresentativa della comune “destinazione d'uso” di un tradizionale sistema tre vie di natura puntiforme. Ma solo quello avevo portato, e quello ho chiesto di ascoltare.
Probabilmente quel sabato mattina prima di uscire di casa, ancora insonnolito e ignaro del fatto che poi mi sarei trovato a scrivere le mie impressioni d'ascolto, avrò istintivamente pensato “che faccio... ci vado giù pesante?...”
Su tale ascolto ho già accennato nel mio precedente post. Mi ha sorpreso un triangolo sufficientemente isolato che certamente non sarei aspettato da un tweeter tanto stressato da tutto quel segnale. Allora ho stoppato la musica e l'ho fatto notare a chi mi era intorno. In basso invece mancava qualcosa, qualche fondamentale dei contrabbassi resa troppo timida da tutti quegli ottoni. Suppongo nella zona alta della prima via, quindi sotto i 200hz se non erro. Probabilmente l'incapacità di un solo woofer.
Ma questi sono tecnicismi. Pensieri che cercano di prendere il sopravvento sulla musica, finché questa, potente e maestosa, non arriva in tutta la sua essenza, liberando il suo prezioso messaggio.
La pelle d'oca allora espande e ti senti sollevato, rimosso dal ruolo di giudice cui ti eri eretto e realizzi che nulla può più impedirti di lasciarti andare all'emozione.
Lo scopo è raggiunto. La prova, superata.

Il giorno seguente sono tornato e ho trovato, fortunatamente, una sala quasi vuota.
Ho portato con me l'ottava e la nona di Dvorak, prelevate da una raccolta di 100 CD della brilliant classic, più la quinta di Shostakovich in formato SACD, e “guida all'ascolto della grande orchestra” un HDCD a cura di Marco Cicogna, la cui musica ha ancora una volta destato grande interesse.
Mi sono posizionato davanti alle Grand Callas appropriandomi subito della migliore sedia e del controllo del volume, per me assolutamente fondamentale per tirar fuori il massimo dell'espressività da un sistema.
La sgradevole sensazione del giorno prima è quasi scomparsa. Quasi, ma quanto basta per iniziare ad osservare la reale tessitura del segnale musicale.
Gamma bassa e bassissima molto presente ed efficace, quasi perfetta. Forse si sarebbe potuto tentare un interfacciamento diverso con l'ambiente, magari tentando un assetto diagonale, ma credo che Mario sappia il fatto suo anche in questo, e sicuramente ha raggiunto il miglior risultato possibile.
Comunque con le Diva tale aspetto non l'ho osservato, ma è pur vero che queste non hanno una zona bassa così strutturata. Ecco, questa è la parola che cercavo. Le Grand Callas sono ben strutturate a partire dal basso. Una struttura tale da poterci costruire sopra un edificio musicale complesso. In effetti la scena sonora che si osserva, anche se non enorme appare come una sfera abbastanza delineata e posta esattamente al centro a 1-2 metri dietro la linea dei diffusori. L'immagine è stabile, a patto di non esagerare col volume. Il microdettaglio è molto soddisfacente, di poco superiore a quello del sistema delle Diva.

Ma perché questa continua comparazione con le Diva?
Durante l'ascolto ho dato per scontato (non so proprio perché) che l'ampli fosse il medesimo per entrambe. Solo stamattina, leggendo i vari post ho scoperto che i due sistemi erano pilotati in modo diverso.
Quindi per tutto il tempo ho continuato a cercare le motivazioni per le quali preferivo la gamma medio-alta delle Diva, nonostante queste utilizzassero gli stessi trasduttori e nella stessa configurazione elettro-acustica delle “sorellone”.
Resta il fatto che Domenica con il sistema più grande non è arrivata la pelle d'oca, e questo per me, ormai lo sapete, è determinante.

Concludendo, li definisco come due sistemi molto validi, congrui, molto ben bilanciati e ottimizzati con soluzioni originali, realizzati con una cura tale da assicurare un intrinseco valore merceologico.
Se uno o l'altro è solo una scelta personale, naturalmente.

Due parole su un altro ascolto di mio gradimento, quello nella saletta Sonus Victor.
Mi sono congratulato anche con il Sig.Victor, che a quanto dice è di nazionalità russa, ma ha scelto di produrre e pagare quindi le tasse in Italia.
Ha esposto un tre vie da stand in cassa chiusa con un mid a cupola da 50mm e un tw da 25.
Un suono molto affine al mio orecchio. Sicuramente degno di attenzione, anche se proposto a un prezzo di poco più alto di quello che ci si potrebbe aspettare.
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
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MarcelloDalmazia
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#74 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Ottimo Alessandro...Ottimo :!:
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mluxor
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#75 Messaggio da mluxor »

Un saluto ai "colleghi audiofili" incontrati sabato mattina, non potevo trattenermi oltre l' orario consentito dalla mia dolce metà, ma quelle 2 ore e mezza sono state proficue: ho finalmente conosciuto Mario, Marcello, Alfonso, Massimoto, Teomaarini, salutato Alessandro Cioni incontrato proprio mentre scappavo via dall' evento. Ho potuto ascoltare sia la presentazione di Marco Lincetto che quella di Cicogna, mia moglie che per la prima volta assisteva ad una loro "demo" ne è rimasta affascinata.
Peccato per l'ascolto un po' "sottotono", vi garantisco che quando sono arrivato alle 9.30 (un po' in anticipo) e stavano provando la scaletta con Marco Cicogna, dalle Gran Callas con il Dm ne usciva un suono fantastico.
Quando poi sono rientrato per le due presentazioni il suono era cambiato/indurito, sia Lincetto che Cicogna spesso dovevano aumentare il volume per coprire le demo della sala adiacente (le proac suonavano altine), le persone ad assistere non erano poche e il risultato è stato quello descritto da Alessandro Cioni.
Ultima modifica di mluxor il 21/11/2017, 9:20, modificato 1 volta in totale.
Ciao
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#76 Messaggio da MarioBon »

Le fiere sono quello che sono con le solite difficoltà che tutti conosciamo. Mi ritengo molto molto fortunato per il risultato ottenuto. Al Top Audio di Milano era molto molto peggio...
La sala adiacente si sentiva ...ma anche loro avranno sentito noi (e si saranno lamentati suppongo).
Convincere la moglie che l'ascolto della musica può essere appagante è un successo assoluto (forse il massimo cui si può aspirare).

Marco Cicogna riesce a coniugare il brano musicale, l'interpretazione artistica e la qualità della registrazione. Dopo aver fatto sentire musica nel miglior modo possibile ti invita, giustamente, andare ad ascoltarla dal vivo.
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MarcelloDalmazia
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#77 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Postate le Foto, vorrei fare dei doverosi Ringraziamenti a quanti hanno contribuito a far si che questa Sala Suonasse in maniera tutto sommato decentemente. Ringrazio Alfonso, Francesco, Rolando, il Dott. Mancini che nella giornata di venerdì, con tanta dedizione hanno contribuito alla messa a punto degli Impianti e della Sala con preziosi consigli e oggettistica varia. Quando io e Alfonso siamo arrivati il venerdì mattina alle 8,30 e messo piede nella sala, poco ci mancava che mi prendesse un colpo.. :o :shock: facendo i primi test, parlando e battendo le mani, in un determinato punto, registravamo un eco da lasciarmi senza fiato. Preoccupato di questo aspetto per noi deleterio, ci siamo guardati in faccia e detto: CERCHIAMO DI FARE DEL NOSTRO MEGLIO O SONO CAXXI AMARI. Io ho studiato come disporre gli Impianti, Alfonso di procurarsi l'occorrente per tappare i vari buchi. Ad un certo punto, Alfonso ha sottratto tutte le piante esistenti all'interno dell' albergo, e tutto ciò che poteva servire per smorzare ogni tipo di risonanza in maniera adeguata. Alla fine con 11 piante, tavoli, tovaglie, fiori e sedie, siamo riusciti a preparare quello che avete potuto sentire. Vi assicuro che i 2 Impianti, meglio non potevano essere posizionati, visto le pareti di Compensato i Vetri e le rientranze, non potevo che optare per quella scelta. Spero che il nostro lavoro sia stato di vostro gradimento, ma vi assicuro che di meglio non si poteva fare.

UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE VA A MARCO LINCETTO CHE CONTINUA A DIMOSTRARCI CON CERTOSINO LAVORO LE SUE DELIZIOSE REGISTRAZIONI E AL MITICO MARCO CICOGNA CHE CON I SUOI BRANI E LA SUA PROFONDA CONOSCENZA DELLA MATERIA, CI HA DELIZIATO DI MUSICA DI GRANDE PREGIO....GRAZIE..GRAZIE DI CUORE.
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MAXXI
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#78 Messaggio da MAXXI »

Alessandro , il tuo "reportage" è sicuramente interessante ma solleva varie perplessità.
Le elenco in ordine sparso :

- "pelle d'oca " . Mah , io ho parecchie primavere ( sono nato in aprile di tanti anni fa.... ) sulle spalle ma francamente non ho mai considerato questo termine un po' troppo d'effetto e "sovrabbondane " a quello che normalmente si intende per un ascolto appagante. Io lo chiamo semplicemente "piacere di ascolto " in cui , se si ha sufficiente cultura musicale e conoscenza della timbrica degli strumenti , ritrovi tutto al punto giusto con la giusta spazialità , la capacità di distinguere i vari strumenti anche nei piani più tumultuosi ( il nero infrastrumentale :) ) la micro e macrodinamica ed una corretta riproposizione della timbrica in generale. La pelle d'oca può venire forse occasionalmente per devastanti colpi di timpano e grancassa tipici ad esempio nella Sagra o nella fanfare for common man con ottoni in prima linea o altri esempi similari. Ma comunque finisce qui.

- Dici di essere stato lunghissimo tempo nella saletta Unison Opera ma solo alla fine badi alle elettroniche che davano vita a quelle affascinanti signore lignee , beh, senza essere un maniaco quando vado a sentire un impianto mi informo subito su come è composto anche per avere un'idea su come e quanto sentirò appena inseriti pezzi che conosco a menadito. Quindi un punto in meno...... :D per la disattenzione

- Non conosco quella versione dell' Alexander della Telarc , marca che ho apprezzato in varie occasioni ma che non sempre è stata univoca nella riproposizione corretta di quanto registrato. Come anche le realizzazioni della brilliant , nota soprattutto per avere dei prezzi moderati , ma non certo all'altezza di una Decca tanto per fare un esempio. Comunque è ovvio e naturale che ognuno abbia i suoi riferimenti , anche io li ho e li ho usati in tanti miei interventi sul forum da cui quasi tutti proveniamo.

- Io ci sono stato sia la mattina inoltrata che nel pomeriggio di sabato fino quasi alla chiusura. Devo dire , in questo convergo su di te , che anche io la mattina non ho riscontrato l'eccellente resa che ben conosco delle Gran Callas sentite a mio completa disposizione più volte dal dealer Stereomuch. Sicuramente la sala di notevoli dimensioni era superaffollata e quindi mangiawatt a profusione e in certi momenti ho sentito un certo appiattimento della dinamica. Le Gran Callas hanno una capacità veramente fuori del comune di digerire centinaia di watt RMS senza fare una piega , una volta le ho ascoltate con Pre McIntosh C50 e finali mono MC 601 con una resa veramente "da pelle d'oca" come dici tu. Se avessi deciso io come assemblare l'impianto dopo un primo preesame della sala avrei usato due finali DM messi in mono e quindi in grado di spingere bene senza alcun affanno che forse è venuto fuori nel pomeriggio quando Cicogna spingeva sull'acceleratore e il buon Mario Bon appariva sinceramente preoccupato. La resa di due DM messi a ponte la conosce bene l'amico e collega Massimoto con cui ci pilota le ammiraglie della casa , le Malibran .Comunque , sempre nel pomeriggio , e con meno gente Cicogna ha messo dei brani veramente eccellenti che anche ascoltati a gran volume non hanno palesato difetti , uno per tutti il "cosi parlò Zaratustra" con un organo viscerale e il fanfare per common man di Copland con percussioni ed ottoni al massimo livello.

- Sulla Diva purtroppo non posso dire nulla , dato che in quel momento l'attenzione era sul sistema grande e loro erano in stand-by , però le conosco altrettanto bene e comunque l'anno scorso in un'altra sala , mi pare quest'anno occupata dalla Elac , avevano dato prova di grande timbrica ed efficacia.
Oltretutto , essendo pilotate in modo diverso , UNICO CD1 e UNICO 150 ,sicuramente una certa differenza potevano averla con le sorelle più grandi pur mantenendo una impronta timbrica "di famiglia".

Che dire alla fine ? Me le porterei a casa tutte e due , magari preferibilmente la Diva , un po' più inseribile in un salotto doppio di 27 mq. e con un deciso upgrade al mio attuale UNICO SE e Opera Quinta 2006 che vedete nel mio avatar ma che comunque mi soddisfa appieno sia con la sinfonica che con il jazz soprattutto per grande orchestra. Ovvio che dovrei pensare anche all'amplificazione , per il resto , lettore SACD ( 2 diversi ) e ensemble per la musica liquida non posso lamentarmi.

bene , vi saluto e ...ottimi ascolti a tutti ,qualsiasi sistema abbiate a casa.

Massimo
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Palfe
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#79 Messaggio da Palfe »

Alessandro Cioni ha scritto:Mi è stato suggerito di “approfondire” i miei giudizi con sincerità...
Alessandro, i miei più sinceri complimenti.
È bello sentire una persona che parla a ragion veduta senza sparare sentenze con la solita, esagerata, perentorietà…
Ottima disamina da vero appassionato di Hi-fi ma soprattutto di musica
Velut Luna
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Re: Roma HI FIDELITY 2017 - 18/19 Novembre

#80 Messaggio da Velut Luna »

...Io posso dire una sola cosa: GRAZIE A TUTTI, VERAMENTE DI CUORE!!!
A tutto lo staff, a Mario, a Giovanni a Marcello ad Alfonso.
E GRAZIE A TUTTI GLI AMICI INTERVENUTI PER ASCOLTARE LE NOSTRA BELLA MUSICA!!!
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