Ecco qui come è semplice misurare differenze tra condensatori anche in presenza di tensioni basse.
Qui sotto il segnale che attraversa due condensatori (A+B) in simultanea.
Il segnale è allineato (sotto 50ps) e uno è stato invertito tramite la funzione A-B
I due condensatori sono entrambi in polipropilene.
L'intera somma delle distorsioni raggiunge un valore di circa -135dBr.
La fase (threshold a -75dB) non subisce alcuna variazione.
Questo significa che i due condensatori risultano molto simili e non alterano in modo determinante il segnale.
Adesso vediamo uno dei due condensatori in polipropilene affiancato da un elettrolitico.
Notiamo subito che il livello (dBr) è salito fino a circa -90dB
Notiamo anche che la fase in prossimità dei 100hz subisce variazioni (l'immagine è statica ma se la si osserva in real time le variazioni di fase risultano repentine)
Questo significa che, incontrovertibilmente, il condensatore elettrolitico risulta penalizzante rispetto quello in polipropilene.
Dunque, stavolta parità di misure non ce ne sono, quando si manifesta una differenza (tra componenti) questa viene rilevata immediatamente.
Questa misurazione, ripeto, appartiene al "minimo sindacale" in quanto nei segnali di potenza (tipo nei cross) se ne manifestano di più macroscopiche.
In ogni caso, se si confermasse l'udibilità tra due componenti, alle misure verrebbero fuori delle rilevazioni con differenze evidentissime.
p.s Questi test riguardano strettamente dati oggettivi, dati comprovati e comprovabili (oltre che ripetibili)
ed è giusto (necessario) che a questi vengano affiancate valide prove di ascolto.