Ho letto uno straccio di quella prova postata da Flavio e ho capito che, intrinsecamente, quei dac avrebbero potuto anche suonare in modo indiscernibile.
Oltre al citato "stadio analogico di uscita" (ma il confronto è stato fatto con questo attivo
) conta anche l'interfacciamento, ed è li che si gioca la partita perchè se la stragrande maggioranza di dac si collegasse ad uno stadio ingresso con impedenza "fissa" quindi sfruttando la massima tensione di uscita (senza ulteriori stadi di attenuazione o guadagno) i dac...veramente...offrirebbero ben poco all'ascolto per potersi distinguere, almeno con facilità-(la tanto decantata facilità che alcuni audiofili fanno passare per "abissale")
Cosa volete che distorca un DAC ? oggi son tutti buoni, e spessissimo le differenze sono appunto causate da variabili legate all'interfacciamento, basta un filo di variazione nella risposta in frequenza per fregiarlo come scadente.
La "prova del 9" viene confermata dal mio, ormai noto, esperimento che vede l'applicazione di un filtro FIR su una scheda audio da pochissime centinaia di euro, resa indistinguibile all'ascolto se confrontata con un dac dal costo molto importante (6000/8000€)
Una cosa comunque la posso asserire, tutte le volte che nei test ABX sono stati raggiunti i sufficienti livelli di confidenza (quindi test ABX superati) successivamente è stata rilevata una differenza alle misure molto marcata e di semplice interpretazione.
Accade anche, come la mia prova svolta a Taormina, che tra dac si riesce a riconoscerne le differenze (dovessero essere anche intrinsecamente legate all'interfacciamento e non relativamente alla qualità, che rimane alta per i due DUT) e con livelli di uscita micrometricamente livellati.
E dunque, si, è difficile rilevare differenze in cieco tra dac, se ben livellato il segnale, ma è possibile anche rilevarle perchè è accaduto.
Solitamente non riguarda la qualità, visto il livello molto basso di alterazioni non lineari, ma...e che pochi tengono in considerazione...sulla fase del segnale, tra dac, ho trovato delle marcatissime differenze.
Se le inversioni di fase superano una certa soglia, possiamo udirle, questo perchè non si ascolta con un inversione assoluta di 180°, ma perchè il segnale convertito tra dac risulta essere per alcuni congruo, per altri mixed fase (ovvero con una miriade di rotazioni dentro lo stesso segnale)
Ogni dac tratta un determinato livello, se analizzato, di Threshold, vale a dire che un dac può rispettare la fase corretta sui grandi segnali, e risultare alterato sui segnali a basso-medio livello.