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Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 22/12/2017, 14:21
da MarioBon
317,38 uS a 344 m/s sono quasi 11 centimetri.
Ho letto un White Paper della Yamaha dove dicevano che si possono distinguere ritardi (tra due sorgenti) di 6 micro secondi (2 millimetri).
6 microsecondi mi sembrano veramente pochi (probabilmente tutti noi in casa abbiamo una differenza di distanza tra i diffusori anche maggiore e comunque basta "girare la testa" di qualche grado per introdurre ritardi maggiori).
Per questo tipo di misure è molto importante definire con cura le condizioni di misura.

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 22/12/2017, 19:53
da TomCapraro
Anche a me sembrano troppo pochi 6us.
Potrei provare in cuffia simulando un impulso allineato e un impulso con incrocio a 2,5khz sfasato di 10us.
Il secondo impulso simulerebbe un due vie con woofer e tweeter disallineati.
Penso che sarà impossibile poterlo discernere.

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 22/12/2017, 22:40
da Felix
Domanda ignorantissima. Ma la cuffia, essendo monovia presenta problemi di allineamento di fase?

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 22/12/2017, 23:41
da TomCapraro
Di fase acustica no, appunto, perché utilizza una sorgente multibanda, oltretutto l'emissione si trova a stretto contatto con il timpano (distanza molto ridotta)

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 23/12/2017, 0:52
da Felix
Perfetto. Ecco perché le correzioni dei profili cuffia di Reference 4 non ti fanno scegliere il "tipo di fase". :)

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 23/12/2017, 15:25
da TomCapraro
Sul discorso fase lineare e minima leggi qui http://audioitalia.mondoforum.com/viewt ... ?f=3&t=991

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 23/12/2017, 16:30
da Felix
Già fatto grazie. ;)

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 23/12/2017, 17:24
da MarioBon
torniamo un attimo in argomento:
Immagine
la figura in alto rappresenta la risposta impulsiva di un sistema ripresa in camera anecoica.
Quella in basso rappresenta la stessa risposta (sempre in camera anecoica) ma in presenza di una parete riflettente la quale genera il secondo picco. In ambiente la situazione è più complicata perché le pareti sono sei.
Il DRC deve "cancellare" il secondo picco. Il problema è che la trasformata del segnale da correggere si azzera a certe frequenze (per interferenza) e non può essere invertito (non è a fase minima). In altre parole la funzione di correzione diverge e non può essere calcolata per deconvoluzione. Ne segue, tra le altre cose, che (come dice Flavio in altro 3D) tutto il segnale deve essere ritardato introducendo una latenza. Quindi l'introduzione della latenza (del ritardo) è una condizione necessaria per applicare la correzione. Tale ritardo si realizza con filtri a fase lineare.

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 23/12/2017, 17:53
da TomCapraro
Esattamente Mario.

Re: Seminario: La Fase Minima

Inviato: 28/12/2017, 12:42
da MarioBon
Felix ha scritto:Domanda ignorantissima. Ma la cuffia, essendo monovia presenta problemi di allineamento di fase?
Dentro alla cuffia c'è un piccolo altoparlante che, proprio per le sue dimensioni, si comporta come un pistone rigido fino (e anche oltre) a 5000 Hz. Ne segue che, almeno fino a tale limite, presenta un comportamento molto vicino alla fase minima. Quello che succede oltre i 5kHz non è molto interessante perché, in quel range, l'orecchio è molto poco (o per nulla) sensibile all'eccesso di fase. Tra l'altro i trasduttori delle cuffie sono praticamente piatti o possono essere considerati tali fino a frequenza ben superiori rispetto agli altoparlanti convenzionali.
L'ambiente in cui "suona" la cuffia è noto e cambia poco da un ascoltatore all'altro.
Tuttavia ciascuno di noi ha un canale auricolare diverso quindi anche con la stessa cuffia "sente" in modo diverso.
Per tutte queste ragioni una certa "equalizzazione" della risposta può essere opportuna.
Correggere l'eccesso di fase per una cuffia è molto meno gravoso che per un sistema di altoparlanti convenzionale.
http://www.mariobon.com/Glossario/___Udito/Pinna.htm